Imbersago: bilancio, aliquote Imu e Irpef in Consiglio

La seduta consiliare di Imbersago si è aperta con la comunicazione del sindaco Fabio Vergani del prelievo dal fondo di riserva di 3.500 euro per il contributo annuale alla società San Marcellino, l'unica che si occupa di erogare sport per i ragazzi in paese.
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A seguire è stato approvato il nuovo affidamento in house a Silea per la gestione del ciclo integrato dei rifiuti, un servizio quest'anno ottimizzato per Imbersago, che ha visto l'ingresso dei sacchi rossi e l'implemento degli strumenti di pesatura e lettura dei rifiuti. Il paese registra un tasso del 70,3% per la raccolta differenziata, un dato da anni in salita e che con i nuovi strumenti andrà solo migliorando. La consigliera Eleonora Lavelli ha sottolineato la crescita della società dal 1972, che negli anni si è trasformata in S.p.a. e che ha oggi conta 87 soci, con la recente aggiunta di comuni dalla sponda bergamasca, offrendo risultati eccellenti a realtà che da sole non riuscirebbero a erogare il servizio. Il primo cittadino ha dunque passato velocemente in rassegna tre punti all'ordine del giorno. Le partecipazioni pubbliche del Comune, che rimangono Lario Reti Holding allo 0,0784% Silea allo 0,0948% con le conseguenti indirette Acinque al 23,93% e Seruso al 64,45%. Il programma triennale delle opere pubbliche è risultato in negativo, perché il Comune non ha in previsione opere di valore superiore a 100.000 euro così come per gli acquisti di beni e servizi, che non supereranno i 150.000 euro.
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Il sindaco Fabio Vergani
Le aliquote Imu per il 2026 ricalcano quelle del 2025: 0,6 % per le abitazioni principali, 0,1% per i fabbricati rurali, 1,6% per il gruppo catastale D e 1,06% per aree fabbricabili e altri fabbricati. Anche l'Irpef è rimasto invariato allo 0,8%, mantenendo Imbersago il secondo comune della provincia con il reddito Irpef pro capite più elevato, un elemento che permette di erogare buoni servizi per il paese, garantendo al Comune un gettito di 426.000 euro, previsto in aumento a 440.000 euro per il 2026.
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Il consigliere Giovanni Ghislandi
Infine, il consigliere Giovanni Ghislandi ha presentato il bilancio di previsione 2026-28 che si aggira su un pareggio di 2 milioni 075 mila euro, senza presentare debiti fuori bilancio, proventi di alienazioni o rinegoziazioni di mutui. Dopo anni di somme basse, dovute all'assenza di personale, le sanzioni amministrative del codice della strada hanno toccato i 30.000 euro, un servizio che non ha ricevuto lamentele, significando una volontà di educare il cittadino e non di fare cassa, ha sottolineato il sindaco. Un tasto dolente i canoni di locazione, ammontati a 2.818 euro per il 2025, che non riescono a coprire il costo del mantenimento delle strutture che ricade interamente sulle casse comunali. Sono stati prelevati 270.000 euro dall'avanzo di amministrazione, una cifra che insieme agli oneri ha permesso di fare investimenti. Infine Ghislandi ha evidenziato l'indice di indebitamento, che nel prossimo quinquennio vedrà un forte rientro: nel 2024 era di 609.000 euro e scenderà a 419.000 euro nel 2028, una diminuzione che permetterà, se necessario, di aprire nuovi mutui.
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“Grazie a finanziamenti, interventi importanti, come all'isola ecologica, si sono portati a termine, così come le riqualificazioni territoriali che valorizzano il paese” ha concluso il primo cittadino, sottolineando l'importanza di mantenere l'attenzione verso un territorio “delicato” che nel periodo estivo è stato soggetto di fenomeni meteorici forti che hanno causato danni e disagi che hanno costretto a utilizzare fondi che hanno paralizzato altri interventi.
I.Bi.
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