Lomagna: in Aula Bilancio e programma investimenti

Il dibattito politico si è fatto più acceso durante la discussione su bilancio, opere pubbliche e Documento unico di programmazione, con un confronto serrato tra maggioranza e opposizione.
Le prime critiche sono emerse sulla conferma dell’aliquota dell’addizionale IRPEF, che l’amministrazione ha deciso di mantenere invariata anche per il 2026, senza introdurre soglie di esenzione. Il consigliere Valentino ha contestato la scelta, ricordando come in Commissione Bilancio fosse stata avanzata l’ipotesi - non accolta - di esentare i redditi fino a 15.000 euro, definendola «un segnale importante per le fasce più fragili della popolazione».
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L’assessore Manganini ha risposto chiarendo che la scelta non deriva da una mancanza di volontà politica, ma da un approccio prudente rispetto agli equilibri di bilancio. Ha spiegato che l’addizionale IRPEF viene contabilizzata secondo il criterio di cassa, mentre le simulazioni ministeriali sono basate sulla competenza, generando uno sfasamento che rende difficile la stima degli effetti reali di eventuali riduzioni. «Una modifica oggi - ha spiegato - produrrebbe effetti distribuiti su più esercizi finanziari, con possibili ricadute negative negli anni successivi, anche considerando che i dati disponibili risalgono al 2022 e sono aggiornati solo tramite previsioni Istat».
Sulla stessa linea il sindaco Cristina Citterio, che ha parlato di «un rammarico condiviso da tutta l’amministrazione», sottolineando come ogni anno venga valutata la possibilità di introdurre esenzioni, ma che l’incertezza sulle entrate future imponga scelte di responsabilità per non compromettere la sostenibilità finanziaria del Comune nel medio periodo.
Valentino ha quindi annunciato il voto contrario, ritenendo che l’Amministrazione abbia comunque scelto consapevolmente di mantenere l’aliquota al livello massimo consentito. La proposta è stata approvata con sei voti favorevoli e tre contrari.
A seguire, l’assessore Panariti ha presentato il programma triennale delle opere pubbliche, articolato su tre annualità e incentrato prevalentemente su manutenzioni straordinarie e interventi finanziati tramite contributi esterni. Per il 2026 sono previsti lavori per oltre 600mila euro, tra cui la manutenzione straordinaria della scuola primaria con il rifacimento della rete idrica e di riscaldamento (224.083,57 euro, finanziati con contributo statale) e l’adeguamento delle barriere architettoniche con la sostituzione degli infissi della biblioteca comunale (380mila euro, coperti da contributo regionale).
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Il 2027 rappresenta l’anno più rilevante dal punto di vista economico, con interventi per circa 1,6 milioni di euro: dai lavori sulla viabilità in via Donatori del Sangue (307.935 euro) alla realizzazione delle piste ciclabili in via Giotto–Fornace (380mila euro), fino alla manutenzione straordinaria del cimitero, sia per i vialetti (380mila euro) che per loculi e le tombe ipogee già previste dal piano cimiteriale del 2019 (550mila euro), quest’ultimo unico intervento finanziato tramite mutuo.
Per il 2028 è infine programmata la riqualificazione dell’impianto sportivo di via Volta, lotto C, per un importo di 528.506,87 euro, coperto da contributo statale. Panariti ha inoltre precisato che nel territorio comunale non risultano opere pubbliche incompiute.
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Critico il commento del consigliere Manzoni, che ha parlato di una certa tendenza alla staticità: da un lato opere non ormai non più rinviabili, dall’altro interventi programmati da anni che restano solo sulla carta, spesso vincolati a coperture finanziarie non ancora certe. Ha evidenziato come circa 2,2 milioni di euro su 2,7 complessivi dipendono da contributi esterni non garantiti, con il rischio di non poterli reperire.
Il Sindaco Citterio ha replicato che la riproposizione delle opere non va interpretata come staticità, ma come scelta di priorità strategiche, ricordando come l’amministrazione sia già intervenuta in passato su emergenze non previste, dimostrando la flessibilità del piano. Ha spiegato inoltre che la riproposizione di progetti già programmati consente di essere pronti qualora emergano opportunità di finanziamento, e ha sottolineato l’importanza di mantenere il focus sugli interventi ritenuti prioritari, come l’ampliamento delle piste ciclopedonali, i progetti sulla biblioteca e gli interventi sul cimitero.
Il consigliere Valentino ha aggiunto che, oltre alla fragilità generale del piano, un ulteriore elemento di potenziale instabilità è rappresentato dalla cessazione della gestione associata dal 1° gennaio: pur augurandosi che tutto proceda nel migliore dei modi, ha sottolineato che questo passaggio va tenuto in considerazione come possibile fonte di criticità.
Il programma triennale delle opere pubbliche e degli acquisti 2026-2028 è stato approvato con tre voti contrari e dichiarazione di immediata eseguibilità.
Il confronto più acceso si è concentrato sul Documento Unico di Programmazione e sul bilancio di previsione 2026-2028. L’assessore Manganini ha ricostruito nel dettaglio l’iter di formazione del bilancio, spiegando che si è partiti dal bilancio tecnico predisposto dall’Ufficio Ragioneria, per poi costruire, insieme alla Giunta, un programma «il più possibile realistico», senza nuove opere primarie ma puntando su manutenzioni e contributi pubblici. La scelta di approvare il bilancio senza attendere la proroga al 28 febbraio è stata motivata dalla volontà di evitare la gestione in esercizio provvisorio e garantire continuità amministrativa.
Di segno opposto l’intervento di Valentino, che ha definito il DUP «l’atto politico per eccellenza», giudicandolo ancora troppo legato all’ordinaria amministrazione e privo di quel cambio di passo necessario per guardare davvero al futuro della comunità. Secondo la minoranza, la gestione attuale fatica a garantire la tenuta della macchina amministrativa, anche a causa delle scelte sulle funzioni associate e delle continue riorganizzazioni del personale. Sul fronte della spesa, Valentino ha riconosciuto il peso dei servizi essenziali, ma ha invitato a «pensare a modelli più innovativi ed efficienti», citando il trasporto scolastico come esempio di servizio che potrebbe essere reso più competitivo «attraverso gare diverse o collaborazioni con soggetti privati».
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Non si è fatta attendere la risposta del Primo cittadino, che ha difeso l’amministrazione, ribadendo che «Governare significa anche garantire l’ordinarietà dei servizi, che oggi sono già a livelli qualitativi elevati», aggiungendo che «le parole devono tradursi in proposte concrete». Al termine della discussione, il DUP 2026-2028 e il bilancio di previsione sono stati approvati con tre voti contrari, chiudendo una delle fasi più politicamente rilevanti dell’intera seduta consiliare. 
F.Ri.
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