Osnago: i riconoscimenti ai volontari dal Comune
Una mattina, quella di oggi, di festa a Osnago, per chi si spende per la comunità al fianco delle fragilità e dei bisogni, con generosità, disponibilità e altruismo, un lavoro di squadra tra Amministrazione, volontari e associazioni che rendono la società più coesa e collettiva.


Così il sindaco Felice Rocca ha aperto la cerimonia per dire grazie a coloro che ogni giorno partecipano attivamente nella vita della società, come il gruppo Alpini, che quest'anno ha festeggiato il 35° anniversario e la Protezione Civile sempre pronta a intervenire. Un'occasione per ricordare due “costruttori” della comunità spirituale mancati nel 2025: Don Piero Cecchi e don Giovanni Rigamonti, così come l'artigiano della panificazione Abramo Formenti.

Cinque sono stati i riconoscimenti consegnati, quattro individuali e uno associativo, per rimarcare l'importanza del volontariato nel tessuto del paese. La prima chiamata è stata Liliana Enrica Gaviraghi, per aver speso una vita spesa ad accompagnare il prossimo in viaggi guidati dalla fede e dalla cultura.


Due sono stati gli Alpini premiati. Luigi Francesco Caglio, per l'esempio alla comunità di un aiuto che non conosce mai ritiro per ottenere traguardi comuni e per essere una guida sicura per i più piccoli, così come Sergio Comi, che spende il suo talento per mantenere stabili realtà come la parrocchia, l'associazione sportiva e la scuola dell'infanzia, per assicurare il futuro degli altri.

L'ultima targa individuale è stata consegnata a Tiziana Molgora, per una vita misurata dalla generosità, il sorriso e la mano tesa sempre rivolta verso il prossimo, una certezza silenziosa sulla quale sempre contare.

Infine, a chiudere le premiazioni è stato il gruppo L'Armadio dell'associazione Il Pellicano, che rende il riuso la più grande forma di solidarietà, riciclando giocattoli, abiti e libri per restituire un destino di utilità. Una realtà nata dall'unione di mamme e amiche, accolta da don Alessandro nel locale della Caritas.


Dopo un ringraziamento dell'Amministrazione a tutti i presenti, a Punto Ristorazione che ha allestito un ricco buffet e agli archi della scuola di musica Arché che con i loro brani hanno allietato la cerimonia, la festa si è conclusa con gli auguri di un Natale di gioia e aperto alla pace, scandito dalle parole di Gianni Rodari “Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra, per esempio: la guerra”.
Così il sindaco Felice Rocca ha aperto la cerimonia per dire grazie a coloro che ogni giorno partecipano attivamente nella vita della società, come il gruppo Alpini, che quest'anno ha festeggiato il 35° anniversario e la Protezione Civile sempre pronta a intervenire. Un'occasione per ricordare due “costruttori” della comunità spirituale mancati nel 2025: Don Piero Cecchi e don Giovanni Rigamonti, così come l'artigiano della panificazione Abramo Formenti.
Liliana Enrica Gaviraghi
Cinque sono stati i riconoscimenti consegnati, quattro individuali e uno associativo, per rimarcare l'importanza del volontariato nel tessuto del paese. La prima chiamata è stata Liliana Enrica Gaviraghi, per aver speso una vita spesa ad accompagnare il prossimo in viaggi guidati dalla fede e dalla cultura.
Francesco Caglio e Sergio Comi
Due sono stati gli Alpini premiati. Luigi Francesco Caglio, per l'esempio alla comunità di un aiuto che non conosce mai ritiro per ottenere traguardi comuni e per essere una guida sicura per i più piccoli, così come Sergio Comi, che spende il suo talento per mantenere stabili realtà come la parrocchia, l'associazione sportiva e la scuola dell'infanzia, per assicurare il futuro degli altri.
Tiziana Molgora
L'ultima targa individuale è stata consegnata a Tiziana Molgora, per una vita misurata dalla generosità, il sorriso e la mano tesa sempre rivolta verso il prossimo, una certezza silenziosa sulla quale sempre contare.
Le rappresentanti del gruppo Armadio
Infine, a chiudere le premiazioni è stato il gruppo L'Armadio dell'associazione Il Pellicano, che rende il riuso la più grande forma di solidarietà, riciclando giocattoli, abiti e libri per restituire un destino di utilità. Una realtà nata dall'unione di mamme e amiche, accolta da don Alessandro nel locale della Caritas.
Gli archi della scuola di musica Archè e il gruppo Alpini con il sindaco Felice Rocca e la Vicesindaca Mariagrazia Caglio
Dopo un ringraziamento dell'Amministrazione a tutti i presenti, a Punto Ristorazione che ha allestito un ricco buffet e agli archi della scuola di musica Arché che con i loro brani hanno allietato la cerimonia, la festa si è conclusa con gli auguri di un Natale di gioia e aperto alla pace, scandito dalle parole di Gianni Rodari “Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra, per esempio: la guerra”.
I.Bi.























