Lomagna: truffe? No grazie Incontro con militari e P.L.

Nel pomeriggio di martedì 16 dicembre presso l’auditorium di Lomagna, si è tenuto l’incontro “Truffe? No, grazie” per combattere i raggiri agli anziani presieduto da Cristina Maria Citterio, sindaco Lomagna, dal vicesindaco Lino Lalli , dal Comandante della polizia locale Ronny Papini e dal Comandante dei carabinieri di Casatenovo Christian Cucciniello “L’obiettivo di oggi è quello di illustrarvi le azioni pratiche che vi possono aiutare a evitare di essere truffati"  ha spiegato il maresciallo Cucciniello. "Lomagna ormai ha questo appuntamento in maniera cadenzata ogni anno” ha continuato, prima di proiettare dei brevi video informativi che riassumevano gli argomenti dell’incontro.
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Successivamente è stato confermato che quello delle truffe è un problema estremamente diffuso a livello nazionale poiché i criminali si organizzano e si specializzano in questo genere di reato. La cosa più grave di queste situazioni è la condizione psicologica in cui poi vengono ridotte le vittime, le quali provano un senso di vergogna e abbattimento al pensiero di essere state raggirate “Non dev’essere così, a chiunque può succedere un episodio del genere. È dunque importante cercare sostegno nei propri cari per superare il momento di difficoltà” ha tranquillizzato i presenti Cucciniello, spiegando poi che è abbastanza facile proteggersi dalle truffe che, a differenza dei furti, “siamo noi a fare entrare i malviventi nella nostra sfera privata e a dare loro fiducia”.
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Il comandante di Casatenovo Christian Cucciniello

Durante il suo intervento il comandante della stazione di Casatenovo ha poi differenziato diversi generi di truffe, prima tra tutte quella commessa da falsi carabinieri durante la quale il truffatore contatta telefonicamente la vittima qualificandosi come Carabiniere o Maresciallo e rappresentando una situazione in cui sarebbe rimasto coinvolto un familiare; in particolare fa spesso riferimento ad un presunto incidente stradale, a seguito del quale il figlio, o altro parente, avrebbe causato dei danni e necessiterebbe di denaro, a titolo di cauzione, per non essere arrestato. A quel punto il falso carabiniere annuncia che, in breve tempo, la vittima inconsapevole riceverà la visita di un incaricato, solitamente un avvocato o un altro finto carabiniere in borghese per ritirare il denaro richiesto o, in alternativa, oggetti preziosi presenti in casa. “Ricordatevi di mantenere la calma e di non farvi prendere dalla fretta, cercate di guadagnare tempo” ha consigliato il comandante Papini. “Una volta interrotta la conversazione utilizzate un cellulare per mettervi in contatto con il 112 e con il congiunto interessato, per verificare se la notizia sia vera o falsa. Ricordatevi di utilizzare un cellulare perché il truffatore vi contatta su un’utenza fissa e una volta terminata la conversazione non interrompe il collegamento. Quindi la persona contattata, credendo di avere linea libera chiama il 112 o il parente, ma in realtà sta parlando con il malvivente”.
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Il sindaco Cristina Citterio
Cucciniello ha poi ripreso la parola rammentando che le cronache recenti riportano sempre più spesso episodi di criminali che approfittano della buona fede dei cittadini: il truffatore per farsi aprire la porta ed introdursi nelle case dei malcapitati può presentarsi come una persona distinta, elegante e molto gentile dicendo di essere un funzionario delle poste, di un ente di beneficenza, dell’INPS o di un addetto alla luce o al gas, o anche un avvocato. A proposito di questo argomento è stato ricordato ai presenti che di solito il controllo domiciliare delle utenze domestiche viene preannunciato con un avviso apposto sul portone indicante il motivo, il giorno e l’ora della visita del tecnico. In questi casi non bisogna aprire e non fare entrare lo sconosciuto, soprattutto se in quel momento si è soli in casa e di non mandare a aprire la porta i bambini. In caso di consegna di lettere, pacchi, o qualsiasi altra cosa, bisogna chiedere che questi vengano lasciati nella cassetta della posta o sullo zerbino; se poi bisogna fare entrare in casa una persona, accertarsi della sua identità chiedendo di farsi mostrare il tesserino “Nel dubbio chiamate il 112 o telefonate all’ufficio di zona dell’Ente e verificate la veridicità dei controlli, non chiamate mai i numeri dati dalla persona che si è presentata alla vostra porta perché potrebbe parlare un complice. In ogni caso è buona abitudine tenere a disposizione un’agenda con i numeri dei servizi di pubblica utilità” ha concluso Papini, per poi suggerire che nel caso in cui si dovesse aver aperto la porta ad uno sconosciuto e ci si dovesse sentire a disagio, dovrebbe bastare esortarlo in maniera ferma ad andarsene “I truffatori sono dei gentiluomini, in un certo senso, se capiscono che non ci cascate se ne vanno senza dare problemi”.
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Il comandante della PL dottor Ronny Papini

Altro argomento chiave trattato nel corso del pomeriggio è quello del digitale, un'era dominata dalla connettività, gli utenti devono infatti vigilare con estrema attenzione sui numeri di telefono sconosciuti provenienti dall'estero che lampeggiano sul loro cellulare, sulle email apparentemente innocue che intasano la casella di posta e sulle subdole tecniche di spoofing adottate dai malintenzionati, capaci di mascherare un numero ignoto facendolo apparire come quello di un contatto fidato come la banca o un familiare, inducendo la vittima a rispondere senza sospetti e a divulgare informazioni sensibili come codici PIN, password o dati bancari. Allo stesso modo, le email fraudolente spesso contengono link maliziosi che rimandano a siti clone di portali ufficiali, progettati per catturare credenziali di accesso una volta cliccati, trasformando un semplice gesto in una porta aperta per furti d'identità e drenaggi di conti correnti; per questo, la prudenza impone di non rispondere mai a chiamate o messaggi non richiesti, di verificare l'autenticità dei numeri tramite canali ufficiali, di evitare clic su link sospetti e di attivare filtri antifrode sugli smartphone, adottando così una difesa proattiva contro i predatori del web che sfruttano la fiducia quotidiana per colpire.
Ultimo argomento toccato dal comandante Cucciniello, quello delle effrazioni domestiche che seguono ritmi stagionali e orari precisi, con picchi che dipendono dalle bande criminali che si spostano sul territorio, colpendo soprattutto durante i periodi di vacanze o ferie e intensificandosi dall'imbrunire fino all'orario di cena, quando le case appaiono più vulnerabili e deserte. I ladri, attenti osservatori, tengono d'occhio le abitazioni individuando quelle vuote o poco sorvegliate, per poi agire con rapidità e astuzia; la maggior parte delle intrusioni avviene non forzando le porte principali, spesso protette da serrature antiscasso, ma sfruttando finestre e porte-finestre, punti deboli ideali per un ingresso silenzioso “Il consiglio è quello di chiudere sempre le persiane e lasciare accesa qualche luce visibile, installare allarmi perimetrali che monitorano l'esterno della proprietà – preferibili rispetto a quelli volumetrici interni, suscettibili a falsi allarmi, o ai semplici sensori sulle finestre – e di evitare di nascondere valori preziosi in luoghi ovvi come il comodino della camera da letto, optando invece per nascondigli meno prevedibili e meglio protetti”.
Come aiuto per fare sentire più sicuri dai furti nelle proprie case è stato attivato ormai da qualche anno il servizio “Controllo del vicinato” come ricordato dal vicesindaco Lalli, basato sulla partecipazione attiva dei cittadini, che collaborano con le Forze dell'Ordine (Polizia Locale, Carabinieri) attraverso la segnalazione di situazioni sospette usando gruppi WhatsApp.
L'incontro "Truffe? No, grazie" ha così posto le basi per una comunità più vigile e unita, dimostrando che la prevenzione non è solo affare delle forze dell'ordine, ma un impegno condiviso che parte dalla consapevolezza individuale e dalla solidarietà collettiva. In un panorama criminale sempre più astuto e pervasivo, questi appuntamenti annuali rappresentano un punto di snodo essenziale: non si tratta solo di difendersi dalle truffe o dalle effrazioni, ma di reclamare la serenità quotidiana, trasformando la paura in reazione e ricordando che, come ha sottolineato il comandante Cucciniello, "A chiunque può succedere, ma con la giusta informazione e il sostegno reciproco, nessuno deve sentirsi solo". Lomagna, con il suo impegno, indica la via da seguire: informarsi, verificare, collaborare, per rendere ogni anziano un cittadino protetto.
I.M.
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