Brivio: Airoldi scrive ad Anas per chiedere la passerella. ‘La sicurezza non è sacrificabile’

È un ingegnere prima ancora che un sindaco, e la sua preoccupazione ha solide basi tecniche. Federico Airoldi, primo cittadino di Brivio, ha scritto ad Anas, ai Ministeri competenti, alla Regione Lombardia, alla Provincia e alla Soprintendenza chiedendo una revisione del progetto di manutenzione straordinaria sul ponte di Brivio, affinché venga realizzato un attraversamento pedonale sicuro. Il primo velato quesito posto è: parliamo davvero di una manutenzione straordinaria?
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Il nucleo della richiesta però è un altro. Gli attuali “marciapiedi” del ponte, largo 6,40 metri e costruito tra il 1911 e il 1917, misurano appena 80 centimetri. Già oggi sono insufficienti; con i lavori previsti, l’inserimento di nuovi elementi strutturali ridurrebbe lo spazio utile a soli 55 centimetri. Troppo poco per un passaggio pedonale dignitoso e soprattutto sicuro per mamme con passeggini o persone in carrozzina, tanto più se si considera che si parla di un’infrastruttura attraversata da circa 20 mila veicoli al giorno, numero destinato a salire in caso di limitazioni sul San Michele di Paderno d’Adda.
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Il rischio è evidente: pedoni costretti a scendere sulla carreggiata, tra auto e camion. La sicurezza – sottolinea Airoldi – non può essere sacrificata. La questione si intreccia inoltre con un confronto diretto: a Sorico (Como), su un ponte “gemello”, Anas ha già installato una passerella ciclopedonale. Perché lì sì e a Brivio no? Secondo quanto riportato dal Comune, la motivazione sarebbe un diniego della Soprintendenza a un intervento simile. Ma il sindaco solleva dubbi: il progetto attuale modifica comunque la struttura originale, e una passerella coerente dal punto di vista paesaggistico non dovrebbe essere esclusa.
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Per vederci chiaro, il Comune ha presentato una richiesta di accesso agli atti alla Soprintendenza, per conoscere i documenti depositati. Intanto, Brivio e Cisano Bergamasco ribadiscono la loro proposta: integrare il progetto Anas con un attraversamento ciclopedonale, esigenza condivisa anche dai territori limitrofi e cruciale per lo sviluppo della mobilità leggera lungo il sistema della ciclovia dell’Adda.
Brivio, 18/12/2025

Egr. Dott. Ing. Matteo Castiglioni
Responsabile Struttura Territoriale
Anas Lombardia
anas.lombardia@postacert.stradeanas.it

Egr. Sen. Matteo Salvini
Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti
Segreteria.ministro@pec.mit.gov.t

S.E. Dott. Paolo Giuseppe Alfredo Ponta
Prefetto di Lecco
protocollo.preflc@pec.interno.it

Egr. Dott. Arch. Giuseppe Stolfi
Soprintendente per le provincie di

Lecco, Como, Sondrio e Varese
sabap-co-lc@pec.cultura.gov.it

Egr. Sig. Alessandro Giuli
Ministro della Cultura
udcm@pec.cultura.gov.it

Al Presidente della Regione Lombardia
Dott. Avv. Attilio Fontana
presidenza@pec.regione.lombardia.it

Egr. Assessore ai Trasporti e Mobilità
della Regione Lombardia
Avv. Claudia Maria Terzi
territorio_protezionecivile@pec.regione.lombardia.itEgr. Sottosegretario Dott. Mauro Piazza

Regione Lombardia
segreteria_piazza@regione.lombardia.it
Gent.ma Presidente della Provincia di Lecco

Dott.ssa Alessandra Hofmann
provincia.lecco@lc.legalmail.camcom.it

Egr. Dott. Giorgio Monti
Presidente del Parco Adda Nord
protocollo.parco.addanord@pec.regione.lombardia.it

e p.c.

Ai Sindaci del Comuni di:
Cisano Bergamasco
Villa d’Adda
Pontida
Airuno
Olginate
Calolziocorte
Monte Marenzo
Calco
Imbersago
Robbiate
Merate
Paderno d’Adda
Calusco d’Adda

Oggetto: Lavori di manutenzione straordinaria del ponte di Brivio lungo la Strada Statale n° 342 “Briantea” al km 20+770. Richiesta di revisione del progetto esecutivo con la realizzazione di un attraversamento pedonale sicuro
Faccio seguito a tutti i precedenti intercorsi ed all’invio al Comune di Brivio, da parte della Struttura Territoriale Anas Lombardia, del progetto esecutivo dei lavori stradali in oggetto, con inizio lavori previsto a partire da marzo 2026, dopo il termine delle Olimpiadi Milano - Cortina.
In qualità di Sindaco del Comune di Brivio unitamente al Sindaco del Comune di Cisano Bergamasco avevo rappresentato a più riprese, prima della definizione dei gradi di intervento del progetto esecutivo per la manutenzione straordinaria del Ponte (siamo sicuri che trattasi di mero intervento di manutenzione straordinaria?), la necessità di integrarlo con la realizzazione di una struttura idonea a garantire un attraversamento ciclo - pedonale sicuro da parte degli utenti.
Il Ponte, realizzato tra il 1911 ed il 1917, presenta una carreggiata larga ml. 6,40 affiancata da due “marciapiedi” larghi ml. 0,80 ciascuno. Questi ultimi perfettamente adatti per l’epoca, quando il ponte era percorso prevalentemente da carri trainati da cavalli, da pedoni diretti ai pochi stabilimenti tessili esistenti ai margini del fiume, da biciclette, oltre a qualche raro automezzo.
L’evoluzione dimensionale dei mezzi di trasporto combinata con l’elevata velocità di percorrenza, l’altissimo numero di attraversamenti e l’inadeguatezza dimensionale degli attuali marciapiedi, determinano serie criticità per l’attraversamento pedonale. Attualmente avviene spesso anche sulla carreggiata, in particolar modo quando a transitare sono donne con passeggini o disabili in carrozzina.
Il Progetto Esecutivo elaborato dagli stimati colleghi è perfetto sotto il profilo strutturale, ma compromette definitivamente la seppur minima fruibilità dei marciapiedi. Con riferimento alla tavola T28 – T29 “elementi di ancoraggio inferiore dei tiranti integrativi esterni” e T30 – “ripristino corticale e integrazioni delle armature trasversali” si evince che l’applicazione di tiranti esterni inciderà negativamente in termini dimensionali sulla larghezza utile dei marciapiedi, che si ridurrà di 25 centimetri in corrispondenza dei pendini, determinando un dimensionamento utile netto di 55 centimetri. Insufficiente, per un pedone, per potervi transitare in tutta sicurezza.
Questo nuovo dimensionamento comporterebbe la discesa del pedone sulla carreggiata ogni tre – quattro metri, se non il transito completo sulla stessa, con conseguente rischio d’investimento. Il contesto urbano in cui è collocata l’infrastruttura oggetto di intervento ed il frequente attraversamento pedonale, impone serie ed ineludibili riflessioni in capo a tutti i soggetti in indirizzo. In particolar modo a chi è istituzionalmente deputato allamanutenzione del ponte, soprattutto sotto il profilo della responsabilità civile, penale e morale nel denegato caso in cui si dovessero verificare incidenti con investimento di persone.
Si consideri che il numero dei veicoli che attraversano il ponte in entrambe le direzioni è di circa 20.000 unità/giorno e che in futuro, qualora dovessero esser applicate nuove restrizioni al transito sul San Michele di Paderno d’Adda si potrebbe verificare un incremento del 35% dei transiti, come già accertato in passato.
Vieppiù un’acclarata necessità di garantire la tanto sostenuta mobilità leggera, prevista negli indirizzi del Piano Territoriale di Coordinamento del Parco Regionale Adda Nord, che interessa ad anello i comuni Brivio, Cisano Bergamasco, Pontida, Villa d’Adda, Imbersago e Calco, interconnessi dalla ciclovia dell’Adda e dagli attraversamenti del fiume garantiti dal Ponte di Brivio e dal Traghetto di Imbersago.
Il Territorio ha proposto, ribadendolo anche alla videoconferenza del 4 agosto u.s. tramite l’UTC del nostro Comune, l’integrazione del progetto con la realizzazione di un attraversamento pedonale di dimensioni adeguate. Alla richiesta è stato opposto, da parte dei funzionari Anas, un rifiuto supportato da un asserito diniego da parte della Soprintendenza all’integrazione del Ponte con una passerella a sbalzo.
Sul punto sorgono seri dubbi: se per un verso è certo che ogni contesto paesaggistico è a sé, per l’altro è altrettanto certo che a 60 Km da Brivio, e più precisamente a Sorico (CO), vi è un ponte “gemello” al quale è stata applicata una passerella ciclopedonale in ferro con progetto, gestione e impegno economico a cura di Anas, finalizzato a risolvere i problemi di sicurezza per i pedoni e ciclisti in transito. Il progetto strutturale riferito al Ponte di Brivio modifica profondamente ed integralmente l’opera perché è evidente che l’inserimento di nuovi elementi strutturali in profilli metallici costituisce alterazione dell’architettura storica del ponte, con conseguente impatto sul contesto paesaggistico.
Cosi come constatato dalla stessa Soprintendenza che ha espresso parere paesaggistico favorevole, condizionato unicamente alla modifica della cromia degli elementi metallici, il progetto è stato ritenuto compatibile sia con i valori del vincolo monumentale del bene sia con i caratteri del vincolo paesaggisticoAnalogamente, la realizzazione di una passerella pedonale a lato della struttura esistente, qualora costruita con le medesime caratteristiche tipologiche e cromatiche indicate dalla soprintendenza nell’espressione del proprio parere condizionato, non può in alcun modo ottenere un diniego da parte degli organi preposti alla tutela del vincolo paesaggistico nelle sue differenti forme.
Anche qualora, si ritenesse, in contrasto con quanto espresso nel parere medesimo, che la passarella pedonale fosse incompatibile con i valori del  vincolo storico e paesaggistico, potrebbe in realtà presentarsi l’opportunità di sviluppare un nuovo progetto architettonico complessivo con caratteristiche tipologiche mitigative dell’impatto paesistico. Pur nel pieno rispetto del ruolo istituzionale e delle prerogative della Soprintendenza ritengo opportuno evidenziare che ciò che stiamo chiedendo di realizzare, serve per garantire l’irrinunciabile sicurezza delle persone. Pertanto deve essere valutato nella duplice ottica della compatibilità paesaggistica e della salvaguardia dell’incolumità delle persone, che viene prima di ogni altra considerazione.
Nell’ottica di una corretta collaborazione ritengo opportuno chiedere ad Anas,
nella persona del Responsabile della Struttura Territoriale della Lombardia ed agli interlocutori istituzionali, di fare una rapida riflessione sui contenuti qui esposti e darmi un riscontro in termini di revisione ed integrazione del progetto esecutivo con la realizzazione di un attraversamento pedonale sicuro.
Cordiali saluti.

IL SINDACO

Dott. Ing. Federico Airoldi
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