Merate, “parchimetri”: fuori luogo l’intervento di Salvioni
Francamente non abbiamo capito quale necessità abbia spinto il sindaco Mattia Salvioni a intervenire sulla vicenda del parchimetro funzionante o meno. Una vicenda, tutto sommato, circoscritta.
Che ci sia un problema di difficile soluzione sul metodo sanzionatorio, è evidente, lo dicono i numeri delle multe elevate e i relativi incassi a bilancio.
Che ci sia una questione di manutenzione insufficiente dei parcheggi dati in gestione, basta scendere nell’ufficio – si fa per dire – del silo di via Cornaggia per averne prova.
Nel caso specifico siamo in presenza di un’automobilista disposto a pagare comunque la sanzione, dopo aver manifestato il proprio dissenso alla polizia locale, la quale afferma di aver trovato il totem ancora fuori uso alle 17.15 mentre Abaco, la società che gestisce il sistema parcheggi in città, sostiene che sì, i parchimetri erano fuori uso la mattina ma alle 14.15 sarebbero tornati attivi.
Fatichiamo a comprendere perché l’automobilista abbia sollevato la questione se sapesse di essere in difetto. Più probabile che l’apparecchio si fosse ancora guastato. Del resto possiamo confermare che in almeno un paio di occasioni in tempi recenti l’impianto di piazza Prinetti era fuori uso e non è che l’automobilista di turno si munisce di cartina per andare alla ricerca di un altro totem funzionante.
Comunque stiano le cose, Mattia Salvioni deve atterrare e prendere atto che qualcosa può sempre andare storno e che, comunque, non tutto ciò che decide a gestisce la Giunta è perfetto.
Per esempio concedere l’uso degli stalli blu ai possessori di autorizzazione al transito in ZTL (quando la suddetta area è chiusa per manifestazioni) e poi imporre orari rigidissimi dove basta lasciare l’auto qualche minuto prima dell’orario indicato dall’ordinanza per essere sanzionati dall’efficiente matr. 74 non è proprio una genialata.
Che ci sia un problema di difficile soluzione sul metodo sanzionatorio, è evidente, lo dicono i numeri delle multe elevate e i relativi incassi a bilancio.
Che ci sia una questione di manutenzione insufficiente dei parcheggi dati in gestione, basta scendere nell’ufficio – si fa per dire – del silo di via Cornaggia per averne prova.
Nel caso specifico siamo in presenza di un’automobilista disposto a pagare comunque la sanzione, dopo aver manifestato il proprio dissenso alla polizia locale, la quale afferma di aver trovato il totem ancora fuori uso alle 17.15 mentre Abaco, la società che gestisce il sistema parcheggi in città, sostiene che sì, i parchimetri erano fuori uso la mattina ma alle 14.15 sarebbero tornati attivi.
Fatichiamo a comprendere perché l’automobilista abbia sollevato la questione se sapesse di essere in difetto. Più probabile che l’apparecchio si fosse ancora guastato. Del resto possiamo confermare che in almeno un paio di occasioni in tempi recenti l’impianto di piazza Prinetti era fuori uso e non è che l’automobilista di turno si munisce di cartina per andare alla ricerca di un altro totem funzionante.
Comunque stiano le cose, Mattia Salvioni deve atterrare e prendere atto che qualcosa può sempre andare storno e che, comunque, non tutto ciò che decide a gestisce la Giunta è perfetto.
Per esempio concedere l’uso degli stalli blu ai possessori di autorizzazione al transito in ZTL (quando la suddetta area è chiusa per manifestazioni) e poi imporre orari rigidissimi dove basta lasciare l’auto qualche minuto prima dell’orario indicato dall’ordinanza per essere sanzionati dall’efficiente matr. 74 non è proprio una genialata.
C.B.























