Calco: non solo Unes. Altre 2 attività presto chiuderanno
Non solo l’Unes di via Nazionale, entro fine 2025 a Calco chiuderà anche un’altra attività e, a giugno 2026, un’altra ancora. Si tratta de’ La Forneria di Franco Brambilla, storica gastronomia di via Risorgimento, e la Salumeria Magni di via Italia.

Aperta nel 1955 dal padre dell’attuale titolare, La Forneria di Franco Brambilla è sempre stata un punto di riferimento per i residenti di Calco che abitano nei pressi della stazione ferroviaria, ma anche per i cittadini di Olgiate Molgora, data la vicinanza appunto di via Risorgimento con questo comune. Oltre a pane fresco ogni giorno, l’attività ha sempre offerto una ricca varietà di prodotti appena cucinati al banco della gastronomia. Nel 1992 la gestione era passata nelle mani dei figli, che ora, non avendo a loro volta una generazione davanti intenzionata a prendere il timone dell’attività, si trovano costretti a chiudere i battenti. “Non è solo questa la ragione – spiega il titolare – Negli anni le piccole attività hanno risentito dell’apertura di grossi supermercati e del continuo aumento dei costi”. A fine 2025, dunque, la saracinesca verrà abbassata per l’ultima volta e al momento non è ancora noto che ne sarà dei locali. Ad oggi nessuno si è fatto avanti con l’intenzione di rilevare l’attività, pertanto l’idea del titolare è quella di mettere in affitto gli spazi.

Non a fine 2025, ma a giugno 2026, chiuderà invece la Salumeria di via Italia, gestita da oltre 50 anni dalla famiglia Magni, che l’aveva rilevata dai precedenti proprietari, i Brambilla (che non hanno a che vedere con quelli di via Risorgimento). Si parla dunque di un’attività storica per Calco, aperta in paese da quasi un secolo. Da oltre 30 anni la gestione è passata a Osvaldo Magni, figlio dei titolari, che ha portato avanti la salumeria con passione insieme alla moglie Luigina Scotti, spentasi prematuramente nel maggio del 2022.
Il negozio, oltre a vendere salumi, ha anche un piccolo reparto alimentari ed è autorizzato alla vendita di tabacchi. Anche in questo caso, per mancanza di un ricambio generazionale, l’attività non andrà avanti. “Ho scelto di chiudere la prossima estate per dare ancora un po’ di continuità e non lasciare i clienti di punto in bianco” spiega il titolare. “È ancora presto per parlare di quello che ne sarà del negozio” aggiunge, lasciando varie possibilità aperte. Non si esclude quindi che qualcuno possa rilevare l’attività, ma neanche che i locali possano venire trasformati in un altro tipo di negozio.
Nel giro di poche settimane Calco si troverà quindi con un supermercato e un negozio di alimentari in meno. E entro sei mesi senza un negozio ancora.

Aperta nel 1955 dal padre dell’attuale titolare, La Forneria di Franco Brambilla è sempre stata un punto di riferimento per i residenti di Calco che abitano nei pressi della stazione ferroviaria, ma anche per i cittadini di Olgiate Molgora, data la vicinanza appunto di via Risorgimento con questo comune. Oltre a pane fresco ogni giorno, l’attività ha sempre offerto una ricca varietà di prodotti appena cucinati al banco della gastronomia. Nel 1992 la gestione era passata nelle mani dei figli, che ora, non avendo a loro volta una generazione davanti intenzionata a prendere il timone dell’attività, si trovano costretti a chiudere i battenti. “Non è solo questa la ragione – spiega il titolare – Negli anni le piccole attività hanno risentito dell’apertura di grossi supermercati e del continuo aumento dei costi”. A fine 2025, dunque, la saracinesca verrà abbassata per l’ultima volta e al momento non è ancora noto che ne sarà dei locali. Ad oggi nessuno si è fatto avanti con l’intenzione di rilevare l’attività, pertanto l’idea del titolare è quella di mettere in affitto gli spazi.

Non a fine 2025, ma a giugno 2026, chiuderà invece la Salumeria di via Italia, gestita da oltre 50 anni dalla famiglia Magni, che l’aveva rilevata dai precedenti proprietari, i Brambilla (che non hanno a che vedere con quelli di via Risorgimento). Si parla dunque di un’attività storica per Calco, aperta in paese da quasi un secolo. Da oltre 30 anni la gestione è passata a Osvaldo Magni, figlio dei titolari, che ha portato avanti la salumeria con passione insieme alla moglie Luigina Scotti, spentasi prematuramente nel maggio del 2022.
Il negozio, oltre a vendere salumi, ha anche un piccolo reparto alimentari ed è autorizzato alla vendita di tabacchi. Anche in questo caso, per mancanza di un ricambio generazionale, l’attività non andrà avanti. “Ho scelto di chiudere la prossima estate per dare ancora un po’ di continuità e non lasciare i clienti di punto in bianco” spiega il titolare. “È ancora presto per parlare di quello che ne sarà del negozio” aggiunge, lasciando varie possibilità aperte. Non si esclude quindi che qualcuno possa rilevare l’attività, ma neanche che i locali possano venire trasformati in un altro tipo di negozio.
Nel giro di poche settimane Calco si troverà quindi con un supermercato e un negozio di alimentari in meno. E entro sei mesi senza un negozio ancora.
E.Ma.























