Chiuso il dibattito sul nuovo ponte. Delusione dei sindaci
Proposte rimaste inascoltate e criticità non risolte, verrebbe da dire ignorate.
Così il dibattito pubblico su quello che sarà la soluzione alternativa al san Michele si è chiuso con una consapevolezza: che il territorio, pur portatore di istanze sensate e fattibili, è rimasto inascoltato dagli enti che stanno giocando questa partita, principalmente RFI e poi Regione, che si era espressa per una soluzione per nulla accettabile da parte delle municipalità.

Delusione e amarezza da parte dei sindaci che si sono visti inascoltati, ignorati e soprattutto messi di fronte a scelte che non rispettano il territorio e la sua gente che rappresentano.
Se il “dibattito pubblico”, visto come strumento di confronto, è chiuso, non così le interlocuzioni e la battaglia dei primi cittadini, pronti a proseguire nella tutela delle loro comunità.
CLICCA sul link per i documenti conclusivi
https://www.dpnuovopontesanmichele.it/
Così il dibattito pubblico su quello che sarà la soluzione alternativa al san Michele si è chiuso con una consapevolezza: che il territorio, pur portatore di istanze sensate e fattibili, è rimasto inascoltato dagli enti che stanno giocando questa partita, principalmente RFI e poi Regione, che si era espressa per una soluzione per nulla accettabile da parte delle municipalità.

Delusione e amarezza da parte dei sindaci che si sono visti inascoltati, ignorati e soprattutto messi di fronte a scelte che non rispettano il territorio e la sua gente che rappresentano.
Se il “dibattito pubblico”, visto come strumento di confronto, è chiuso, non così le interlocuzioni e la battaglia dei primi cittadini, pronti a proseguire nella tutela delle loro comunità.
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https://www.dpnuovopontesanmichele.it/
Il Dibattito Pubblico sul nuovo ponte San Michele si è concluso esattamente dove, fin dall’inizio, temevamo saremmo arrivati: in un punto in cui le osservazioni del nostro territorio, pur presentate in modo ampiamente condiviso, non hanno trovato reale ascolto.
Rimangono tutte, senza eccezione, le criticità sollevate dai Comuni di prima fascia – Paderno, Verderio, Robbiate, Imbersago – e da quelli di seconda fascia del Meratese, della Brianza. Criticità ambientali, paesaggistiche e viabilistiche: un aumento del traffico fino al +145%, oltre 2.000 mezzi pesanti al giorno, attraversamento ferroviario merci, impatti diretti sui centri abitati e un nuovo ponte destinato a modificare in modo irreversibile il paesaggio della valle dell’Adda e la percezione del San Michele, un bene storico e identitario di valore nazionale.
Trenta metri a nord o trenta metri a sud cambiano ben poco.
Siamo accusati di dire soltanto “no”, ma la verità è opposta. Il territorio ha portato proposte, alternative progettuali e soluzioni di buon senso. Eppure questo patrimonio di analisi è partecipazione è rimasto sostanzialmente ai margini: il contributo dei Comuni più coinvolti è stato di fatto espulso dal confronto pubblico.
Non siamo contro un nuovo ponte: siamo contro un progetto che, così concepito, produce impatti devastanti sulle nostre comunità e sul nostro territorio, senza rispondere alle criticità segnalate. Continuiamo a credere che il territorio meriti un’opera giusta, nel posto giusto, progettata con visione e responsabilità, non una scelta calata dall’alto che scarica sui cittadini problemi che non possono essere sostenuti.
Il percorso non è concluso. Continueremo a difendere i nostri territori e la valle dell’Adda con determinazione, convinti che il futuro si costruisce insieme alle comunità, non contro di esse.Sindaci di Paderno d'Adda, Verderio, Robbiate e Imbersago























