Pagnano: il Centro Medico di Roberto Casiraghi in Madagascar compie un anno. Un concerto in chiesa il 20 per sostenerlo
Un anno fa, il 1° dicembre 2024, nel villaggio di Andranotakatra – alla periferia di Belobaka, Madagascar – iniziava ufficialmente l’attività del Centro Medico Fahasoavana, il sogno coraggioso del pagnanese Roberto Casiraghi diventato realtà dopo anni di lavori, sacrifici e una lunga scia di solidarietà partita anche dall’Italia.
In questi giorni il Centro sta celebrando il suo primo anno di servizio, e lo fa con due feste lontane tra loro ma profondamente unite: una semplice, raccolta tra il personale malgascio, tenutasi pochi giorni fa e una in Italia, nella Pagnano di Roberto. Sabato 20 dicembre alle 21 infatti la chiesa parrocchiale di San Giorgio ospiterà un concerto di beneficenza del coro Figli di Nessuno, un appuntamento dedicato proprio al Fahasoavana, per sostenere un progetto che ogni giorno salva vite e cura un’intera comunità. Un modo per stringersi – anche a migliaia di chilometri di distanza – attorno a Roberto e alla sua missione.


Gli ultimi mesi al Centro Fahasoavana – dopo una breve permanenza di Roberto in Italia in occasione della Strapagnano – sono stati tutto fuorché semplici, ma anche conditi da molte soddisfazioni. L’arrivo della certificazione ufficiale, a settembre, ha sancito definitivamente il ruolo del Centro all’interno del territorio, ma quasi in contemporanea sono arrivati guasti tecnici, blackout, e persino un tentato furto che ha costretto a cambiare serrature e a riorganizzare spazi e abitudini. Il caldo eccezionale ha messo a dura prova il sistema di pompaggio dell’acqua, mentre l’inverter che fa funzionare l’impianto solare ha lasciato il Centro al buio per giorni. Guasti che hanno richiesto interventi costosi e complessi, affrontati grazie a una rete di sostenitori che non ha mai smesso di rispondere.


Accanto alle difficoltà, però, ci sono state storie che hanno dato senso a tutto. Come quella della neonata salvata due volte: rianimata alla nascita dopo problemi respiratori, tornata mesi dopo in condizioni critiche e stabilizzata grazie all’ossigeno del Centro, abbastanza da permettere il trasferimento in ospedale. Ai genitori, i medici hanno detto chiaramente che senza l’intervento del Fahasoavana la piccola non sarebbe sopravvissuta. Una vicenda tra tante che ribadisce quanto sia urgente l’arrivo di medici volontari, soprattutto pediatri, per offrire consulti specialistici che in quella zona sono un lusso quasi inesistente.


Le emergenze però non si sono fermate. Febbri altissime, donne portate d’urgenza in ospedale anche con mezzi di fortuna, bambini malnutriti. E proprio la difficoltà negli spostamenti ha spinto Roberto a lanciare un appello per acquistare un mezzo dedicato alle emergenze. L’aiuto è arrivato anche da Pagnano, grazie alla donazione raccolta durante la Strapagnano: un contributo determinante che ha permesso di completare lavanderia, cucina e box per la nuova Ape Car, frutto della donazione di una generosa famiglia e arrivata a dicembre e già operativa. Una parte della donazione ricevuta dalla AC Pagnano è infine stata conservata in vista dell'inaugurazione ufficiale del mezzo.
Nel frattempo, dai pacchi raccolti in Italia sono partiti vestiti e materiali distribuiti alle famiglie del villaggio, e si prepara la tradizionale Festa dei Bimbi di Natale, un pomeriggio di giochi e regali che per molti piccoli sarà l’unico dono ricevuto nell’anno.

Il 1° dicembre il Centro ha celebrato il suo primo compleanno in modo semplice, quasi intimo, ma con il cuore rivolto ai tanti sostenitori italiani. “Sarebbe bello avervi qui”, ha scritto Roberto nel gruppo Whatsapp con cui quotidianamente aggiorna i sostenitori del centro con foto e info “ma vi porteremo nel nostro pensiero in questa giornata”.
E a Pagnano sarà proprio così, con una comunità che si riunisce, canta e abbraccia simbolicamente il suo concittadino e quel luogo che da un anno porta il nome di Fahasoavana: "qualcosa di buono che ti arriva". Un nome che, oggi più che mai, ha trovato pieno compimento.

Gli ultimi mesi al Centro Fahasoavana – dopo una breve permanenza di Roberto in Italia in occasione della Strapagnano – sono stati tutto fuorché semplici, ma anche conditi da molte soddisfazioni. L’arrivo della certificazione ufficiale, a settembre, ha sancito definitivamente il ruolo del Centro all’interno del territorio, ma quasi in contemporanea sono arrivati guasti tecnici, blackout, e persino un tentato furto che ha costretto a cambiare serrature e a riorganizzare spazi e abitudini. Il caldo eccezionale ha messo a dura prova il sistema di pompaggio dell’acqua, mentre l’inverter che fa funzionare l’impianto solare ha lasciato il Centro al buio per giorni. Guasti che hanno richiesto interventi costosi e complessi, affrontati grazie a una rete di sostenitori che non ha mai smesso di rispondere.
Accanto alle difficoltà, però, ci sono state storie che hanno dato senso a tutto. Come quella della neonata salvata due volte: rianimata alla nascita dopo problemi respiratori, tornata mesi dopo in condizioni critiche e stabilizzata grazie all’ossigeno del Centro, abbastanza da permettere il trasferimento in ospedale. Ai genitori, i medici hanno detto chiaramente che senza l’intervento del Fahasoavana la piccola non sarebbe sopravvissuta. Una vicenda tra tante che ribadisce quanto sia urgente l’arrivo di medici volontari, soprattutto pediatri, per offrire consulti specialistici che in quella zona sono un lusso quasi inesistente.
Le emergenze però non si sono fermate. Febbri altissime, donne portate d’urgenza in ospedale anche con mezzi di fortuna, bambini malnutriti. E proprio la difficoltà negli spostamenti ha spinto Roberto a lanciare un appello per acquistare un mezzo dedicato alle emergenze. L’aiuto è arrivato anche da Pagnano, grazie alla donazione raccolta durante la Strapagnano: un contributo determinante che ha permesso di completare lavanderia, cucina e box per la nuova Ape Car, frutto della donazione di una generosa famiglia e arrivata a dicembre e già operativa. Una parte della donazione ricevuta dalla AC Pagnano è infine stata conservata in vista dell'inaugurazione ufficiale del mezzo.
Nel frattempo, dai pacchi raccolti in Italia sono partiti vestiti e materiali distribuiti alle famiglie del villaggio, e si prepara la tradizionale Festa dei Bimbi di Natale, un pomeriggio di giochi e regali che per molti piccoli sarà l’unico dono ricevuto nell’anno.
Il 1° dicembre il Centro ha celebrato il suo primo compleanno in modo semplice, quasi intimo, ma con il cuore rivolto ai tanti sostenitori italiani. “Sarebbe bello avervi qui”, ha scritto Roberto nel gruppo Whatsapp con cui quotidianamente aggiorna i sostenitori del centro con foto e info “ma vi porteremo nel nostro pensiero in questa giornata”.
E a Pagnano sarà proprio così, con una comunità che si riunisce, canta e abbraccia simbolicamente il suo concittadino e quel luogo che da un anno porta il nome di Fahasoavana: "qualcosa di buono che ti arriva". Un nome che, oggi più che mai, ha trovato pieno compimento.
E.Ma.
Date evento
sabato, 20 dicembre 2025























