Osnago: grande festa per il 35mo del gruppo alpini
Si è svolta domenica mattina, nel secondo giorno di celebrazioni per il 35° anniversario di fondazione del Gruppo Alpini di Osnago, la cerimonia di posa del nuovo pannello commemorativo dedicato ai caduti osnaghesi della Prima guerra mondiale, un’iniziativa che si inserisce nel più ampio ricordo dei 110 anni dall’inizio del conflitto del 1915-1918.


La cerimonia, molto partecipata, ha avuto luogo alle 11.45 nei pressi del monumento ai caduti, al termine della Messa celebrata nella chiesa parrocchiale da Don Alessandro Fusetti. Presenti autorità civili e militari, i rappresentanti della Sezione ANA di Lecco e diversi gruppi Alpini del territorio. A rendere ancora più significativo il momento, alcuni bambini hanno sorretto le bandiere accanto al tricolore, simbolo del passaggio di memoria tra generazioni.
Ad aprire la cerimonia è stato il sindaco Felice Rocca, che ha spiegato il senso dell'iniziativa: «Quest’anno, nel centodecimo anniversario dell’inizio della Grande Guerra, abbiamo svolto un importante lavoro di ricerca. Dietro ogni nome inciso sul nostro monumento c’è una storia, una famiglia, un destino. Oggi presentiamo questo pannello per rendere visibile ciò che abbiamo scoperto».


Il progetto, promosso dall’amministrazione comunale, nasce infatti dalla volontà di restituire identità e contesto ai nomi riportati sulla lapide. A illustrare il contenuto della ricerca è stata l’assessore e vicesindaco Maria Grazia Caglio, che ha evidenziato come il lavoro abbia portato alla ricostruzione delle biografie dei caduti: «Abbiamo ricostruito chi fossero questi uomini, quali fossero le loro famiglie, in quale corpo militare combattevano, dove sono caduti e in quali circostanze. Da questa ricerca sono emerse 54 storie. E pochi giorni fa è stato individuato un altro nome: i caduti osnaghesi sono almeno 55, e continueremo ad aggiornare il pannello».
Il ricercatore Gabriele Fontana, curatore del progetto, ha sottolineato l’importanza di raccontare tutte le storie, anche quelle scomode: «La memoria non può diventare propaganda. Una comunità senza memoria fatica a camminare. Dobbiamo raccontare ogni storia, anche quelle dei fucilati, dei disertori, di chi è morto anni dopo per le conseguenze dei gas. Solo così la storia mantiene senso».


A lui si è aggiunto Danilo Mores, membro dell’associazione storica “Cimeetrincee” con sede a Venezia, che ha contribuito alle ricerche sui caduti e sui reduci osnaghesi: «È un lavoro che non finisce mai. Ogni nome ritrovato è un tassello che restituisce dignità a queste persone e alla comunità. Molti morirono anni dopo la fine della guerra per le malattie e le intossicazioni riportate al fronte».


Nella parte conclusiva della cerimonia, il capogruppo degli Alpini di Osnago, Luigi Francesco Caglio, visibilmente emozionato, ha rivolto un ringraziamento a tutti i presenti e ai gruppi intervenuti, ricordando anche la serata corale svoltasi il giorno precedente e la calorosa accoglienza della parrocchia.
Il primo cittadino di Osnago è intervenuto per un intervento commemorativo sui 35 anni del gruppo Alpini, ricordando l’impegno costante del sodalizio nel territorio e il valore civico della loro presenza: «In questi 35 anni avete incarnato lo spirito alpino come volontari infaticabili, memoria attiva, presidio dei valori della Repubblica. Avete curato i luoghi del paese, sostenuto le istituzioni, aiutato chi era nel bisogno. Siete un cuore pulsante della comunità». Rocca ha inoltre rivolto un ringraziamento al Coro dell’Adda di Olginate per la serata precedente, portatrice - ha ricordato - di due importanti messaggi: amicizia e pace.


La cerimonia si è chiusa con l’intervento di Mauro Farina, responsabile cerimoniale sezionale, che ha consegnato un omaggio al Sindaco Rocca, al brigadiere Capo Vincenzo Cinturino, alla Madrina del gruppo alpino di Osnago Maria Adele Nava, al sindaco di Robbiate Marco Magni, ex presidente della Sezione ANA di Lecco, e al capogruppo Mauro Fumagalli. Farina ha rinnovato l’invito a custodire la memoria storica come fondamento di pace e civiltà.
La mattinata si è conclusa con il pranzo comunitario presso la scuola primaria.




La sera precedente si è tenuta l'apertura della mostra dei cimeli storici, alla presenza del coro ANA di Calolzio e Olginate che ha offerto una serie di brani celebrativi, particolarmente apprezzati dal pubblico.


La cerimonia, molto partecipata, ha avuto luogo alle 11.45 nei pressi del monumento ai caduti, al termine della Messa celebrata nella chiesa parrocchiale da Don Alessandro Fusetti. Presenti autorità civili e militari, i rappresentanti della Sezione ANA di Lecco e diversi gruppi Alpini del territorio. A rendere ancora più significativo il momento, alcuni bambini hanno sorretto le bandiere accanto al tricolore, simbolo del passaggio di memoria tra generazioni.
Ad aprire la cerimonia è stato il sindaco Felice Rocca, che ha spiegato il senso dell'iniziativa: «Quest’anno, nel centodecimo anniversario dell’inizio della Grande Guerra, abbiamo svolto un importante lavoro di ricerca. Dietro ogni nome inciso sul nostro monumento c’è una storia, una famiglia, un destino. Oggi presentiamo questo pannello per rendere visibile ciò che abbiamo scoperto».


Il progetto, promosso dall’amministrazione comunale, nasce infatti dalla volontà di restituire identità e contesto ai nomi riportati sulla lapide. A illustrare il contenuto della ricerca è stata l’assessore e vicesindaco Maria Grazia Caglio, che ha evidenziato come il lavoro abbia portato alla ricostruzione delle biografie dei caduti: «Abbiamo ricostruito chi fossero questi uomini, quali fossero le loro famiglie, in quale corpo militare combattevano, dove sono caduti e in quali circostanze. Da questa ricerca sono emerse 54 storie. E pochi giorni fa è stato individuato un altro nome: i caduti osnaghesi sono almeno 55, e continueremo ad aggiornare il pannello».
Il ricercatore Gabriele Fontana, curatore del progetto, ha sottolineato l’importanza di raccontare tutte le storie, anche quelle scomode: «La memoria non può diventare propaganda. Una comunità senza memoria fatica a camminare. Dobbiamo raccontare ogni storia, anche quelle dei fucilati, dei disertori, di chi è morto anni dopo per le conseguenze dei gas. Solo così la storia mantiene senso».

Danilo Mores e Gabriele Fontana

Mauro Farina
A lui si è aggiunto Danilo Mores, membro dell’associazione storica “Cimeetrincee” con sede a Venezia, che ha contribuito alle ricerche sui caduti e sui reduci osnaghesi: «È un lavoro che non finisce mai. Ogni nome ritrovato è un tassello che restituisce dignità a queste persone e alla comunità. Molti morirono anni dopo la fine della guerra per le malattie e le intossicazioni riportate al fronte».

La mostra allestita allo spazio De Andrè

Nella parte conclusiva della cerimonia, il capogruppo degli Alpini di Osnago, Luigi Francesco Caglio, visibilmente emozionato, ha rivolto un ringraziamento a tutti i presenti e ai gruppi intervenuti, ricordando anche la serata corale svoltasi il giorno precedente e la calorosa accoglienza della parrocchia.
Il primo cittadino di Osnago è intervenuto per un intervento commemorativo sui 35 anni del gruppo Alpini, ricordando l’impegno costante del sodalizio nel territorio e il valore civico della loro presenza: «In questi 35 anni avete incarnato lo spirito alpino come volontari infaticabili, memoria attiva, presidio dei valori della Repubblica. Avete curato i luoghi del paese, sostenuto le istituzioni, aiutato chi era nel bisogno. Siete un cuore pulsante della comunità». Rocca ha inoltre rivolto un ringraziamento al Coro dell’Adda di Olginate per la serata precedente, portatrice - ha ricordato - di due importanti messaggi: amicizia e pace.

Il gruppo alpini

Il coro ANA di Calolziocorte e Olginate
La cerimonia si è chiusa con l’intervento di Mauro Farina, responsabile cerimoniale sezionale, che ha consegnato un omaggio al Sindaco Rocca, al brigadiere Capo Vincenzo Cinturino, alla Madrina del gruppo alpino di Osnago Maria Adele Nava, al sindaco di Robbiate Marco Magni, ex presidente della Sezione ANA di Lecco, e al capogruppo Mauro Fumagalli. Farina ha rinnovato l’invito a custodire la memoria storica come fondamento di pace e civiltà.
La mattinata si è conclusa con il pranzo comunitario presso la scuola primaria.

Luigi Francesco Caglio e il brigadiere capo Vincenzo Cinturino

Maria adele Nava

Marco Magni

Mauro Fumagalli
La sera precedente si è tenuta l'apertura della mostra dei cimeli storici, alla presenza del coro ANA di Calolzio e Olginate che ha offerto una serie di brani celebrativi, particolarmente apprezzati dal pubblico.
F.Ri.























