Cernusco: presentate le due opere di Silvana Ferrario

Curiosa, osservatrice, ironica sono gli aggettivi più utilizzati per descrivere Silvana Ferrario, che sabato pomeriggio ha presentato a Cernusco Lombardone i suoi due ultimi libri nell’ambito della rassegna “Autunno d’autore”.
L’incontro era previsto per la presentazione della raccolta di racconti “Dentro la vita”, ma per una fortunata coincidenza è arrivata proprio nei giorni scorsi anche la pubblicazione del romanzo “La verità tardiva”, il che ha permesso all’autrice di presentare entrambi.
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Elisabetta Carta, Silvana Ferrario e Giliola Gaviraghi

Ad affiancare la giornalista c’erano Elisabetta Carta, della Commissione Biblioteca, e Giliola Gaviraghi, volontaria del Centro di Aiuto alla Vita di Vimercate.
“I temi ricorrenti dei 21 racconti che compongono la raccolta sono la malattia, il lago e la Brianza nel periodo della fine della civiltà contadina”, ha esordito Elisabetta Carta. “Poiché il tema della malattia è già stato sviscerato durante un precedente incontro, oggi ci concentreremo sugli altri due aspetti”.
Unica eccezione il racconto “Gelato al limone”, ispirato dall’esperienza di volontariato presso l’hospice “Il Nespolo” e al quale l’autrice è particolarmente legata.
Confermata la scelta di parlare degli scritti più caratterizzati da leggerezza e ironia, Ferrario ha quindi raccontato la genesi di alcuni di quelli che parlano del lago, come “La casa di famiglia”, ambientato a Montagnola sul lago di Lugano dove aveva dimora lo scrittore Hermann Hesse.
Giliola Gaviraghi ha poi letto alcuni brani di questo e altri racconti, tra cui “Il paradiso ritrovato” e “Campane a festa”: quest’ultimo narra una storia alla Peppone e don Camillo, in cui la figura del sacrestano è ispirata da un personaggio realmente vissuto in paese.
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Elisabetta Carta ha poi illustrato “La verità tardiva”: “C’è una verità che verrà svelata nel corso del romanzo, che inizia con una sparizione. Protagoniste sono tre donne, una giovane, una più matura e la terza anziana, quest’ultima segnata dalla malattia. La donna matura sparisce e la sua sparizione genererà un cambiamento in quella più giovane. Alla fine anche l’anziana si rivelerà e questo produrrà a cascata altri cambiamenti. Per la scomparsa ci sono diverse piste e diverse persone che si mettono in gioco senza tuttavia arrivare a una soluzione”.
Trattandosi di un thriller non sono stati svelati ulteriori dettagli, per non rovinare la sorpresa finale ai lettori.
L’autrice ha però specificato che “Il romanzo è diviso in tre parti: nella prima e nell’ultima la storia è ambientata a Milano, mentre in quella centrale si svolge a San Giovanni Jato in provincia di Palermo. La differenza tra le due realtà si vede dai colori e profumi differenti, oltre che dai ritmi più veloci nella metropoli del nord e più lenti al sud. Si parla di una malattia e il libro l’ho dedicato a due persone che ne soffrono”.
“Silvana Ferrario nei suoi libri riesce a dire cose profonde e importanti con leggerezza”, ha commentato la volontaria del Centro di Aiuto alla Vita.
In chiusura l’autrice ha voluto ringraziare la cognata Simona Crippa e l’amica Chiara Basile che hanno riletto la prima stesura del libro invitandola a pubblicarlo per l’originalità della trama.
Ha poi ricordato che “Dentro la vita” è dedicato al fratello Giulio, deceduto alcuni anni fa in un incidente stradale.
A.Vi.
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