Osnago: in Consiglio bilancio, piano studi e fine della gestione associata con Lomagna

La seduta del Consiglio comunale di Osnago di venerdì 21 novembre ha offerto un confronto serrato su diversi temi di peso: dall’ultima variazione di bilancio dell’anno alle nuove norme cimiteriali, fino alla formalizzazione della chiusura della gestione associata con il Comune di Lomagna.
OsnagoSedutaAula__4_.png (363 KB)
Il dibattito si è acceso sin dall’interpellanza presentata dal consigliere di minoranza Fabio Nicoli, che ha raccolto le lamentele dei cittadini per la chiusura totale del cimitero tra il 10 e il 14 novembre, in concomitanza con la tradizionale cura delle tombe dopo il ponte dei morti. L’Amministrazione ha ricostruito nel dettaglio l’entità degli interventi: 26 operazioni primarie e 24 secondarie, molte delle quali hanno richiesto mezzi meccanici in movimento continuo, rendendo impossibile garantire condizioni di sicurezza per visitatori e operatori. Il sindaco Felice Rocca ha ricordato che ATS raccomanda la chiusura totale nelle operazioni più delicate, specie quando riguardano salme non completamente scheletrizzate. L'Amministrazione ha comunque riconosciuto la necessità di migliorare i tempi di comunicazione in vista di future estumulazioni.
OsnagoSedutaAula__2_.png (257 KB)
Il Consiglio ha poi approvato la variazione di bilancio 2025-2027, pari a 287.000 euro. Accanto ad alcune entrate aggiuntive, tra cui fondi statali per le biblioteche, un contributo provinciale legato al bando “Fiumi Sicuri” e un incremento delle sanzioni stradali, sono stati inseriti adeguamenti per energia, manutenzioni e un trasferimento più consistente al Comune di Lomagna per le spese sociali.
La parte più discussa ha riguardato la riqualificazione del campo da calcio di via Gorizia. L’Amministrazione ha deciso di aumentare al 50% la quota coperta da mutuo, ritenendo che ciò consenta di ottenere un punteggio più favorevole nel bando regionale previsto per marzo 2026. L’assessore Ernesto Sirtori ha definito l’intervento “non più rimandabile”, vista l’insostenibilità della manutenzione del manto in erba naturale. A margine è emerso anche il tema dei 3.000 euro non ancora spesi per la videosorveglianza, slittati al 2026 a causa del ritardo nell’assegnazione di un precedente bando regionale.
OsnagoSedutaAula__1_.png (297 KB)
Uno dei passaggi più significativi è stato l’approvazione della convenzione che accompagnerà, per un anno, il ritorno delle funzioni amministrative alla gestione separata dei due Comuni, dopo oltre un decennio di collaborazione. Continuerà in forma associata soltanto la Polizia Locale, per altri quattro anni. Il consigliere Marco Riva ha espresso scetticismo, giudicando la scelta penalizzante sul piano delle economie di scala. Il Sindaco ha ribadito che la decisione nasce dalla volontà condivisa delle due Amministrazioni e ha ricordato come, durante la gestione associata, gli indicatori di qualità dei servizi avessero raggiunto punte elevate.
OsnagoSedutaAula__3_.png (248 KB)
L’assessora Maria Grazia Caio ha successivamente presentato il Piano per il Diritto allo Studio 2025-2026, segnato dal mantenimento dei servizi e da un quadro demografico ormai stabile. Confermata l’adesione alla misura regionale “Nidi gratis plus”, così come le agevolazioni tariffarie per il nido “Primi Passi”, che ha raggiunto la capienza massima. Tra queste rientra anche la riduzione per i non residenti che lavorano nel territorio osnaghese, introdotta per favorire la collaborazione con le aziende locali. Il punto più discusso ha riguardato la Scuola dell’infanzia paritaria e, in particolare, la quota di solidarietà inclusa nel contributo comunale, pari al 25% delle spese di gestione, destinata alle famiglie con ISEE fino a 6.000 euro. I consiglieri di minoranza Riva e Bonanomi hanno contestato il meccanismo, ritenendo che, poiché la quota è compensata nel contributo alla scuola, finisca per gravare sugli altri genitori. L’Amministrazione ha difeso l’impostazione, definendola uno strumento per contenere il fenomeno dei mancati pagamenti e sostenere le famiglie più fragili.
Il Consiglio ha inoltre approvato l’aggiornamento del regolamento dei servizi cimiteriali, reso necessario dall’aumento delle cremazioni, destinato, secondo le proiezioni, a superare la tumulazione tradizionale nel prossimo decennio. Le novità riguardano soprattutto la possibilità di inserire due cassette nei loculi e nelle tombe singole e due urne nei cinerari, favorendo il ricongiungimento dei familiari. È stata estesa anche la possibilità di rinnovo per cinerari e ossari quando utilizzati come prima sepoltura. Riva ha lamentato il mancato recepimento della richiesta di consentire l’accoglimento di persone non residenti ma legate al paese. L’Amministrazione ha replicato che l’attuale piano cimiteriale non consente previsioni in tal senso, pur dichiarandosi disponibile a riconsiderare l’ipotesi qualora la crescita delle cremazioni liberi spazi significativi.
Il Consiglio ha infine preso atto del Piano di zona 2025-2027 per i servizi sociali e sociosanitari dell’Ambito di Merate. La prossima seduta, in programma il 16 dicembre, sarà dedicata all’approvazione del bilancio di previsione 2026.
M.Pen.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.