Guerra in Ucraina, atto finale?

Tutti noi, ci auguriamo la conclusione di questa guerra fratricida in Ucraina che ad onor del vero doveva e poteva essere evitata, risparmiando molte migliaia di vite umane, con orrori, tragedie e distruzioni che dovevano essere risparmiate all’intera umanità.

Solo i veri contendenti potranno porre fine a questo scempio di guerra, da un lato il Governo degli Stati Uniti con la NATO, i veri committenti della guerra, dall’altro la Federazione della Russia, che sul campo militare e politico l’ha vinta.

Il Governo dell’Ucraina con il loro presidente Zelensky, l’Europa con le loro Istituzioni, non potranno insieme avere alcun titolo ed alcuna credibilità ed alcun peso nel pretendere di porre condizioni pur avendo partecipato e duramente pagato la loro sconfitta.

Si va delineando una situazione mortificante nella nostra parte che di fatto si è prestata ad un ruolo subalterno in questo conflitto assurdo contro una superpotenza che non poteva essere sconfitta sia sul piano militare e tanto meno su quello etico morale e politico. 

Da perdenti non possiamo imporre e/o pretendere rivendicazioni se non quella di apprendere da questa esperienza bellica negativa, un forte insegnamento, di mai rinunciare alla propria dignità e sovranità politica di anticipare ad ogni confrontazione, l‘azione diplomatica a prevenire ed evitare ogni sanzione o scontro militare.

Questa profonda e lacerante ferita sarà difficile rimarginare in quanto, per parte nostra, i primi attori irresponsabili, occupano ancora posizioni di governo, di potere, ed insistono nel perseguire una linea bellicista, non riconoscendo i loro errori, trascinando tutti noi in una guerra d’attrito logorante che potrà ancora continuare a farci solo del male reciproco, i nostri avversari vanno rispettati.

Il 18 Dicembre p.v. è già fissata una data importante e significativa, i Governi europei decideranno se e come rapinare 180 miliardi di Euro della Federazione Russa, depositati in alcune banche europee da utilizzare nell’acquisto di sistemi bellici ed aiuti economici da dare al corrotto Governo ucraino per continuare ad alimentare questo esangue conflitto, da assassini a ladri il passo è breve.

Non resta che mobilitarci democraticamente per rivendicare la nostra più ferma e determinata volontà perché vi sia un profondo ed esteso mutamento della nostra classe dirigente, nelle forze democratiche che ci rappresentano nelle Istituzioni ai vari livelli, per favorire una evoluzione dei nostri comportamenti che aiutino la necessità di un cambiamento per sostenere la pace indispensabile nel rispetto delle sicurezze ed interessi reciproci.
Sergio Fenaroli
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