Cernusco: in Consulta i temi CER e ‘aletta’. Duro scontro tra il Presidente e Zardoni
Si può dire sia stata una riunione “anomala” quella della Consulta Urbanistica del comune di Cernusco Lombardone, tenutasi nella serata di martedì 18 novembre. I punti all’ordine del giorno, tolta l’approvazione dei verbali della seduta precedente e le varie ed eventuali, sono stati fondamentalmente due: “sistemazione aletta Piazza della Vittoria” e “Comunità energetiche rinnovabili a Cernusco: quale modello per la nostra realtà”. Entrambi hanno generato un vivace dibattito, ma non per i temi in sé, quanto per il fatto se fossero o meno davvero temi da affrontare in sede di Consulta…Urbanistica. Il testa a testa in particolar modo è stato tra il nuovo presidente della Consulta, Angelo Guglielmo, supportato dal vicepresidente Ivan Ghidorzi, e l’ex presidente Giovanni Zardoni.

Detto questo, si è partiti col primo punto: “l’aletta”. Zardoni ha subito esordito: “Questa sistemazione è un argomento da Ufficio Tecnico, non da Consulta. Cosa serve metterlo all’ordine del giorno? La Consulta deve fare altro”. Guglielmo, ricordando che da quando si è insediato come presidente ha voluto “trasformare” la Consulta in un qualcosa di più propositivo, ha replicato: “Visto che dura da tanti mesi questa situazione, magari si può trovare una soluzione per metterla a posto. Forse si può dare attenzione a questa cosa anche per ridurre la pericolosità e rendere meno fatiscente quell’angolo”. È scaturito un dibattito generale riguardo al fatto se fosse un “tema da Consulta” o meno, fino quando Gian Battista Spada non ha provato a fare sintesi: “Varrebbe la pena cercare di capire se l’amministrazione pensi di intervenire a breve sull’area o meno, e da lì si capisce se ha senso sistemare l’aletta o aspettare”. Zardoni ha suggerito al presidente di inoltrare una pec all’amministrazione per sciogliere il dubbio. Tutti i membri hanno comunque concordato che non si può tollerare ancora a lungo la situazione, con l’antiestetico telo blu a coprire l’aletta dell’edificio. “Andrebbe almeno intonacata”.


È quindi intervenuto nuovamente Giovanni Zardoni che, con verbale alla mano, ha ricordato quando a luglio del 2023, durante una riunione congiunta tra Consulta Urbanistica (con Zardoni presidente ndr) e Consulta Ambiente alla presenza dell’amministrazione si era deciso che “quale tipo di Cer e come costituirla” sarebbe stata materia della Consulta Ambiente, mentre il dove installare eventuali impianti per la produzione di energia sarebbe stato argomento da trattare in Consulta Urbanistica. “Mi pare ovvio, quindi, che ora l’assessore Passavanti tenga come riferimento la Consulta Ambiente. Io in Consulta Urbanistica non ritengo di dover dire qualcosa sulla Cer ad oggi, ma se ora il presidente ha cambiato idea e ritiene che ci si debba esprimere anche su questo, allora bisogna parlare con la Consulta Ambiente e con l’assessore per farci aggiornare” ha detto, spiegando di non voler partecipare ulteriormente alla seduta.

Il presidente Guglielmo ha ribadito che a parer suo sia corretto che la Consulta Urbanistica si interroghi sul fatto se sia giusto o meno costituire una Cer attraverso una Fondazione con sede a Sassari. Zardoni ha replicato nuovamente spiegando che non è ambito di interesse della Consulta Urbanistica l’argomento e ha interpellato gli altri membri per capire cosa ne pensassero. Ha trovato appoggio in Gian Battista Spada e Alessandro Gatti, che hanno detto che anche a parer loro non fosse argomento “Urbanistico”. Erminio Gennari ha invece condiviso la linea del presidente: “Ci siamo detti di essere propositivi. Dobbiamo esserlo anche nell’ambito della CER. Diciamo cosa vogliamo per Cernusco come CER”. Si sono ritrovati invece a ‘metà strada’ Ivan Ghidorzi e Alberto Fumagalli. Entrambi hanno concordato sul fatto che si debba esprimere un parere, ma che sarebbe necessario farlo previo ottenimento di tutte le informazioni sul tema.

Forte di questo, Zardoni ha cercato di chiudere la riunione, dicendo al presidente che non avrebbe dovuto convocare la riunione sapendo che l’assessore Passavanti non sarebbe potuto venire ad aggiornare sull’argomento Comunità Energetica. È scaturito un nuovo battibecco tra lui e il presidente che ha di fatto portato alla chiusura della seduta.
In conclusione il presidente Guglielmo ha fatto sapere di aver chiesto all’amministrazione comunale di poter riaprire il bando affinché nuovi cittadini si possano iscrivere alla Consulta, anche a fronte del recente decadimento di Amedeo Rigamonti e Ilaria Scaccabarozzi quali membri della Consulta.

Il presidente Lino Guglielmo, Erminio Gennari e Alberto Fumagalli
Ma andiamo con ordine. A inizio seduta Guglielmo ha fatto sapere di aver richiesto la presenza durante la riunione dell’assessore all’Ambiente Andrea Passavanti, il quale però non ha potuto presenziare. Inoltre il presidente della Consulta ha riferito di aver chiesto allo stesso Passavanti degli aggiornamenti in generale in vista della seduta, ma che tra loro non ci sia stata occasione – in otto giorni – di incontrarsi. Detto questo, si è partiti col primo punto: “l’aletta”. Zardoni ha subito esordito: “Questa sistemazione è un argomento da Ufficio Tecnico, non da Consulta. Cosa serve metterlo all’ordine del giorno? La Consulta deve fare altro”. Guglielmo, ricordando che da quando si è insediato come presidente ha voluto “trasformare” la Consulta in un qualcosa di più propositivo, ha replicato: “Visto che dura da tanti mesi questa situazione, magari si può trovare una soluzione per metterla a posto. Forse si può dare attenzione a questa cosa anche per ridurre la pericolosità e rendere meno fatiscente quell’angolo”. È scaturito un dibattito generale riguardo al fatto se fosse un “tema da Consulta” o meno, fino quando Gian Battista Spada non ha provato a fare sintesi: “Varrebbe la pena cercare di capire se l’amministrazione pensi di intervenire a breve sull’area o meno, e da lì si capisce se ha senso sistemare l’aletta o aspettare”. Zardoni ha suggerito al presidente di inoltrare una pec all’amministrazione per sciogliere il dubbio. Tutti i membri hanno comunque concordato che non si può tollerare ancora a lungo la situazione, con l’antiestetico telo blu a coprire l’aletta dell’edificio. “Andrebbe almeno intonacata”.

Ivan Ghidorzi, Gian Battista Spada e Alessandro Gatti
Si è così passati in pochi minuti al secondo argomento, la Comunità Energetica Rinnovabile. “Non condivido il fatto che non sia stata coinvolta la Consulta Urbanistica nella scelta della CER” ha detto il presidente, riferendo che il Comune a luglio stava valutando se dar vita a una Comunità Energetica Rinnovabile attraverso la Provincia di Lecco, attraverso una associazione “non riconosciuta” o se attraverso la Fondazione “La tua CER”. Secondo il presidente Guglielmo, il Comune sarebbe propenso a scegliere proprio quest’ultima opzione, avvalendosi dunque del supporto della Fondazione con sede a Sassari per gettare le basi per la propria Comunità Energetica. A “La tua CER”, nel Lecchese, avrebbe aderito solamente il Comune di Vercurago. Il presidente Guglielmo ha mostrato perplessità rispetto a questa decisione e ha spiegato come secondo lui a Cernusco ci sia bisogno di cose “che partano dal basso” e non “che vengano calate dall’alto”. 
Il pubblico: la consigliera di minoranza Samantha Brusadelli
È quindi intervenuto nuovamente Giovanni Zardoni che, con verbale alla mano, ha ricordato quando a luglio del 2023, durante una riunione congiunta tra Consulta Urbanistica (con Zardoni presidente ndr) e Consulta Ambiente alla presenza dell’amministrazione si era deciso che “quale tipo di Cer e come costituirla” sarebbe stata materia della Consulta Ambiente, mentre il dove installare eventuali impianti per la produzione di energia sarebbe stato argomento da trattare in Consulta Urbanistica. “Mi pare ovvio, quindi, che ora l’assessore Passavanti tenga come riferimento la Consulta Ambiente. Io in Consulta Urbanistica non ritengo di dover dire qualcosa sulla Cer ad oggi, ma se ora il presidente ha cambiato idea e ritiene che ci si debba esprimere anche su questo, allora bisogna parlare con la Consulta Ambiente e con l’assessore per farci aggiornare” ha detto, spiegando di non voler partecipare ulteriormente alla seduta.

Il presidente Guglielmo ha ribadito che a parer suo sia corretto che la Consulta Urbanistica si interroghi sul fatto se sia giusto o meno costituire una Cer attraverso una Fondazione con sede a Sassari. Zardoni ha replicato nuovamente spiegando che non è ambito di interesse della Consulta Urbanistica l’argomento e ha interpellato gli altri membri per capire cosa ne pensassero. Ha trovato appoggio in Gian Battista Spada e Alessandro Gatti, che hanno detto che anche a parer loro non fosse argomento “Urbanistico”. Erminio Gennari ha invece condiviso la linea del presidente: “Ci siamo detti di essere propositivi. Dobbiamo esserlo anche nell’ambito della CER. Diciamo cosa vogliamo per Cernusco come CER”. Si sono ritrovati invece a ‘metà strada’ Ivan Ghidorzi e Alberto Fumagalli. Entrambi hanno concordato sul fatto che si debba esprimere un parere, ma che sarebbe necessario farlo previo ottenimento di tutte le informazioni sul tema.

Giovanni Zardoni
Forte di questo, Zardoni ha cercato di chiudere la riunione, dicendo al presidente che non avrebbe dovuto convocare la riunione sapendo che l’assessore Passavanti non sarebbe potuto venire ad aggiornare sull’argomento Comunità Energetica. È scaturito un nuovo battibecco tra lui e il presidente che ha di fatto portato alla chiusura della seduta.
In conclusione il presidente Guglielmo ha fatto sapere di aver chiesto all’amministrazione comunale di poter riaprire il bando affinché nuovi cittadini si possano iscrivere alla Consulta, anche a fronte del recente decadimento di Amedeo Rigamonti e Ilaria Scaccabarozzi quali membri della Consulta.
E.Ma.























