Verderio: intelligenza artificiale, rischi e benefici

La sala di Villa Gallavresi a Verderio ha ospitato l'incontro organizzato e patrocinato dal Comune, dal titolo “Intelligenza Artificiale: impariamo a conoscerla e utilizzarla nella vita quotidiana”.
Obiettivo della serata quello di spiegare come utilizzare al meglio questo strumento in modo consapevole nella vita quotidiana, anche attraverso dimostrazioni pratiche ed esempi che hanno visto l'utilizzo di quattro dei più famosi programmi di IA gratuiti (Chat GPT, Gemini, Copilot, Perplexity).
VerderioIntArt__2_.jpg (268 KB)
Il fisico elettronico Pierluigi Redaelli, ha guidato il pubblico attraverso le origini dell'intelligenza artificiale e la sua evoluzione: dal primo neurone artificiale di McCulloch e Pitts (1943), la sconfitta del campione di scacchi Garry Kasparov nel 1997 contro il computer Deep Blue di IBM, fino al trionfo di AlphaGo contro il campione mondiale di Go (gioco cinese di difficoltà estrema) Lee Sedol nel 2016.
Redaelli ha mostrato come le reti neurali artificiali siano semplicemente elettronica e matematica applicata, che attraverso l'algoritmo della “retropropagazione dell'errore” vengono addestrate a risolvere ogni tipo di problema. Sono seguite le applicazioni concrete al giorno d'oggi e agli sviluppi nel settore della sanità e agli utilizzi nei campi più disparati: diagnosi tumorali con il 90% di accuratezza in più rispetto ai medici, auto che guidano da sole, e ancora nella pubblica amministrazione, l'agricoltura e il cinema. Particolarmente significativa la testimonianza del papà di un ragazzino affetto da spettro autistico, che attraverso l'utilizzo del metaverso ha trovato un supporto fondamentale per insegnare al proprio figlio come svolgere, senza procurargli ansia e disagio, piccole attività quotidiane, come farsi la doccia e lavarsi i denti.
VerderioIntArt__1_.jpg (184 KB)
L'elettronico Pierluigi Redaelli

Sono anche stati approfonditi i lati oscuri dell'AI: deepfake sempre più realistici, la creazione di immagini false a contenuto sessuale esplicito, frodi, ingenti consumi di energia, i risvolti negativi nel settore della privacy individuale e l'impatto negativo sul mondo del lavoro, che sempre più risentirà, con l'avanzare della tecnologia, del contributo dell'intelligenza artificiale a discapito delle persone.
A concludere la spiegazione del dottor Redaelli una citazione calzante dell'astrofisico Stephen Hawking: «L’intelligenza artificiale potrebbe essere la più grande invenzione o il più grave errore dell’umanità».
Il momento più intenso della serata è arrivato però con le domande del pubblico, che hanno occupato quasi un’ora: insegnanti preoccupati per i compiti fatti con ChatGPT, il timore di essere sostituiti da computer sul posto di lavoro, la paura che l'abitudine di utilizzare l'AI per qualsiasi cosa porti un analfabetismo già dilagante a prendere sempre più piede per mancanza di senso critico.
Il relatore è stato tacciato di aver “venduto l'AI come se fosse la soluzione per qualsiasi cosa”.
VerderioIntArt__3_.jpg (188 KB)
“Io la trovo molto utile nella vita di tutti i giorni” ha risposto pacatamente il dott. Redaelli “è chiaro che sono gli stessi programmi a suggerire su consultare un professionista per questioni delicate, ma può essere un aiuto in più per facilitare e velocizzare certe operazioni, come scrivere un'e-mail”.
A poco a poco, attraverso le preoccupazioni avanzate dai presenti, un incontro che avrebbe dovuto servire a capire come utilizzare questi strumenti in maniera responsabile nel quotidiano, si è spostato sul piano etico-sociale e si è fatto voce degli allarmismi della comunità.
Insomma, di intelligenza artificiale, forse, servirebbe ancora parlarne.
F.F.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.