L’atto vandalico non fermerà l’impegno dell’assessora Riva per l’emancipazione femminile

L’assessora Patrizia Riva è stata vittima la notte scorsa di un atto tanto ignobile quanto vile, perfettamente nelle corde degli autori del gesto.
Questo fatto, ne siamo certe, non fermerà né modificherà il percorso intrapreso da Riva, come assessora e come militante nella lotta per i diritti delle donne, e a lei va tutta la nostra solidarietà e amicizia.
Detto questo, una breve riflessione è d’obbligo: innanzitutto sul clima politico che sta prendendo piede anche qui sull’onda di quello che aleggia ormai da tempo sull’intero Paese, un clima di intolleranza, di abbruttimento morale, che non contempla più l’avversario, ma solo il nemico. Da combattere e da abbattere. Un clima da stadio, dove le tifoserie ultras si fanno la guerra, una deriva etica che lascia sbalorditi e attoniti.
Tuttavia, se ciò non bastasse, in questo atto si legge una componente ancora più sordida e inquietante. Il colore rosa. 
Patrizia è, tra le altre cose, un pilastro del gruppo Ora Basta, che è nato da una sua intuizione e dalla sua leggendaria capacità organizzativa; da assessora è molto presente sulla questione della parità di genere e dell’empowerment femminile e questo, probabilmente, nella mente di qualcuno la colloca ai primi posti della lista di nemici da combattere. 
O forse il colore rosa è una mera coincidenza. Forse, tutto può essere, eppure è una coincidenza sconcertante; fatto sta che per tutte noi è l’ennesimo motivo di incertezza e paura riconducibile al solo fatto di essere donne.
Ribadendo la nostra piena solidarietà e vicinanza a Patrizia Riva intendiamo informare gli autori dello spregevole gesto che nessuna di noi intende farsi intimidire né tantomeno pensa di fermarsi nella sacrosanta lotta per i diritti delle donne.  
Gruppo Ora Basta
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