Merate: contributi ordinari alla cultura. La scuola d'arte viene esclusa per un ritardo

La “Scuola d'arte pura e applicata” di Merate non riceverà il contributo ordinario del comune di Merate. Una doccia fredda di cui il presidente Ernesto Passoni è venuto a conoscenza in presa diretta nel corso della commissione preposta al riparto, che si è svolta nella serata di venerdì 14 novembre.
4500 euro lo stanziamento che fino allo scorso anno lo storico sodalizio fondato nel 1880, aveva ricevuto e che quest'anno, sembra per una questione di “date”, non riceverà.
“L'assessore Patrizia Riva si è impegnata a fare delle verifiche” ha spiegato Passoni “ma al momento la motivazione è che abbiamo presentato la domanda fuori tempo massimo. In realtà come prevede l'articolo 4 del regolamento, come ho fatto tutti gli anni, ho depositato la richiesta entro il 30 ottobre dello scorso anno. Non capisco quindi dove sia stato l'errore e il perchè dell'esclusione”.
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Nei 46.500 euro finora stanziati, dunque, non compare la scuola d'arte che ha sede al piano superiore della sala civica di viale Lombardia.
La seduta di commissione è stata aperta con l'elencazione dei criteri che sono stati tenuti in considerazione per valutare l'assegnazione e l'ammontare della stessa.
Dunque numero di eventi realizzati durante l'anno, qualità e varietà degli stessi, capacità di rinnovo dell'offerta, raggiungimento di diversi target di età, capacità di collaborazione tra associazioni.
L'assessora Patrizia Riva ha, dunque, comunicato la proposta dei contributi da assegnare, indicando anche quelli dell'anno precedente e fornendo qualche informazione su ciascuna realtà.
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Breve la discussione, con la consigliera Franca Maggioni che a latere del tema contributi, ha chiesto spiegazioni sul perchè nella home page del sito istituzionale ci fosse un “riquadro” dedicato al Cinema di Merate quando esistono anche altre realtà meritevoli di una “pubblicità” attraverso tale canale.
Il punto successivo ha riguardato la convenzione, di durata decennale ma con programma triennale, con il sistema bibliotecario lecchese, per il quale il comune versa 1,10 euro ad abitante, e relativa contitolarità per il trattamento dei dati personali tra i comuni aderenti.
A chiudere la seduta la proposta dell'assessora Riva di chiedere ai commercianti uno spazio per la promozione del 1522, numero nazionale gratuito e attivo 24 ore su 24, dedicato alle vittime di violenza e stalking.
S.V.
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