4 novembre - scarsa partecipazione

Osservando i vari articoli in merito alle manifestazioni per la ricorrenza del 4-novembre, si nota con un certo rammarico che c’è una scarsissima partecipazione (per non dire nulla) da parte dei cittadini. Si vedono solo persone delle istituzioni, delle associazioni, e in molti casi sono più numerosi i componenti delle bande musicali (decimate anche quelle) rispetto ai cittadini che seguono i cortei. Che tristezza. C’è una disaffezione generale. Forse i nostri paesini sono diventati talmente multietnici che le cose importanti della nostra storia, di noi italiani, passano in secondo piano. I giovani studenti e i loro genitori sono molto ignoranti in questo senso. Quel poco di storia che studiano alle scuole non viene percepita come una risorsa fondamentale per evitare il ripetersi di certe situazioni. Partecipare alle commemorazioni del 4-novembre e del 25-aprile secondo me è un dovere di tutti i cittadini. Il 4-novembre non è nemmeno percepito un “giorno festivo” perché si va a lavorare (è festivo solo nella busta paga), mentre il 25-aprile spesso le persone lo vedono solo come un ponte per andare a fare il weekend da qualche parte. Sarebbe opportuno inserire degli espedienti come progetti scolastici ad esempio, che in qualche modo impegnano gli studenti a partecipare a questi cortei, come si faceva fino agli anni ‘80. Così, quando queste nuove generazioni saranno adulte, potranno tramandare ai loro figli i valori dei nostri nonni e bisnonni, che sono morti anche per noi. Inoltre queste manifestazioni servono anche da insegnamento per gli stranieri che decidono di restare a vivere in Italia.
Giuseppe
Se gli studenti delle Superiori non dovessero ricominciare con i Sumeri e i sette re di Roma (ammesso che siano esistiti) ma studiassero la storia recente d'Italia forse la partecipazione sarebbe maggiore. Cambiamo i ministri ma la didattica è sempre quella.
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