Merate: scuola d’arte, 150 opere in villa Confalonieri
“Opere con una qualità molto alta”: così il presidente della Scuola d’arte pura e applicata, Ernesto Passoni, ha definito le oltre 150 opere tra quadri e ceramiche esposte in villa Confalonieri per la sedicesima mostra-concorso biennale inaugurata sabato pomeriggio.
E in effetti basta aggirarsi per le sale al piano terra e al piano superiore della storica dimora per toccare con mano la bravura e l’impegno profusi dagli allievi.


Del resto l’attrattività della scuola con sede a Merate in viale Lombardia è testimoniata anche dai numeri: alla precedente biennale avevano partecipato in 112, oggi gli allievi/soci sono 204.
Passoni ha aperto la cerimonia di inaugurazione ringraziando l’Amministrazione comunale sia per la concessione della prestigiosa sede sia per il contributo in denaro che servirà a premiare i primi classificati nelle diverse discipline. Ringraziamenti sono andati anche alla giuria, composta da Barbara Cattaneo, Priscilla Mancini, Patrizia Riva, Pierantonio Cavagna, Ernesto Passoni, Maria Alessandra Panbianco, oltre che a Fotolibera e al socio onorario Gianni Comi per l’allestimento e naturalmente a tutto il personale della scuola (direzione, segreteria, corpo insegnante).
Il presidente ha voluto anche ricordare la storia dell’istituzione la cui origine risale nientemeno che al 1880 quando era nata come Società di mutuo soccorso. Nel 2014, a seguito di un decreto-legge del governo Monti che poneva limiti a queste società fino a decretarne praticamente la fine, 20 soci fondatori diedero vita all’attuale Associazione di Promozione Sociale.
“La scuola, con le sue diverse discipline, arricchisce il patrimonio culturale di ciascuno e ogni due anni possiamo vedere i risultati di questo lavoro così importante”, ha affermato l’assessora alla Cultura Patrizia Riva intervenuta alla cerimonia in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
E’ toccato poi alla direttrice Maria Trivulzio illustrare nel dettaglio l’esposizione: “Sono presenti opere di allievi con livelli diversi: da chi muove i primi passi a chi frequenta corsi avanzati. Tutti uniti dal desiderio di partecipare, condividere e mettersi in dialogo. E’ proprio questa condivisione tra generazioni, esperienze e tecniche che rende la mostra un’occasione di incontro e crescita collettiva. Ogni opera testimonia impegno, ricerca e passione: il coraggio di mettersi in gioco, di esplorare nuovi linguaggi, di esprimere la propria visione attraverso la materia, il colore, la luce… . Ci sono disegni che raccontano con pochi tratti un’emozione, acquerelli che sembrano respirare, pitture a olio e acrilico che catturano con la loro intensità, ceramiche che uniscono forma e divertimento”.


Una sottolineatura particolare meritano i lavori dei bambini e dei ragazzi che, ha detto la direttrice, “con la loro spontaneità e freschezza ci ricordano come l’arte sia prima di tutto un gioco, una scoperta, un linguaggio universale”.
Una sezione specifica è poi dedicata all’arteterapia le cui opere “ci ricordano quanto l’arte possa essere anche cura, accoglienza, rinascita”.
L’esposizione resterà aperta nei seguenti giorni e orari: domeniche 9 e 16 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; martedì 11 e 18 novembre dalle 9 alle 12; sabato 15 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Domenica 16 novembre alle 10 l’evento si concluderà con la cerimonia di premiazione.
E in effetti basta aggirarsi per le sale al piano terra e al piano superiore della storica dimora per toccare con mano la bravura e l’impegno profusi dagli allievi.

Maria Trivulzio, Ernesto Passoni, Patrizia Riva

Del resto l’attrattività della scuola con sede a Merate in viale Lombardia è testimoniata anche dai numeri: alla precedente biennale avevano partecipato in 112, oggi gli allievi/soci sono 204.
Passoni ha aperto la cerimonia di inaugurazione ringraziando l’Amministrazione comunale sia per la concessione della prestigiosa sede sia per il contributo in denaro che servirà a premiare i primi classificati nelle diverse discipline. Ringraziamenti sono andati anche alla giuria, composta da Barbara Cattaneo, Priscilla Mancini, Patrizia Riva, Pierantonio Cavagna, Ernesto Passoni, Maria Alessandra Panbianco, oltre che a Fotolibera e al socio onorario Gianni Comi per l’allestimento e naturalmente a tutto il personale della scuola (direzione, segreteria, corpo insegnante).
Il presidente ha voluto anche ricordare la storia dell’istituzione la cui origine risale nientemeno che al 1880 quando era nata come Società di mutuo soccorso. Nel 2014, a seguito di un decreto-legge del governo Monti che poneva limiti a queste società fino a decretarne praticamente la fine, 20 soci fondatori diedero vita all’attuale Associazione di Promozione Sociale.
“La scuola, con le sue diverse discipline, arricchisce il patrimonio culturale di ciascuno e ogni due anni possiamo vedere i risultati di questo lavoro così importante”, ha affermato l’assessora alla Cultura Patrizia Riva intervenuta alla cerimonia in rappresentanza dell’Amministrazione comunale.
E’ toccato poi alla direttrice Maria Trivulzio illustrare nel dettaglio l’esposizione: “Sono presenti opere di allievi con livelli diversi: da chi muove i primi passi a chi frequenta corsi avanzati. Tutti uniti dal desiderio di partecipare, condividere e mettersi in dialogo. E’ proprio questa condivisione tra generazioni, esperienze e tecniche che rende la mostra un’occasione di incontro e crescita collettiva. Ogni opera testimonia impegno, ricerca e passione: il coraggio di mettersi in gioco, di esplorare nuovi linguaggi, di esprimere la propria visione attraverso la materia, il colore, la luce… . Ci sono disegni che raccontano con pochi tratti un’emozione, acquerelli che sembrano respirare, pitture a olio e acrilico che catturano con la loro intensità, ceramiche che uniscono forma e divertimento”.


Una sottolineatura particolare meritano i lavori dei bambini e dei ragazzi che, ha detto la direttrice, “con la loro spontaneità e freschezza ci ricordano come l’arte sia prima di tutto un gioco, una scoperta, un linguaggio universale”.
Una sezione specifica è poi dedicata all’arteterapia le cui opere “ci ricordano quanto l’arte possa essere anche cura, accoglienza, rinascita”.
L’esposizione resterà aperta nei seguenti giorni e orari: domeniche 9 e 16 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18; martedì 11 e 18 novembre dalle 9 alle 12; sabato 15 novembre dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18.
Domenica 16 novembre alle 10 l’evento si concluderà con la cerimonia di premiazione.
A.Vi.























