Montevecchia: riscossioni e convenzioni in consiglio
Sono state approvate tutte all'unanimità le delibere previste all'ordine del giorno del consiglio comunale di Montevecchia, convocato per giovedì 6 novembre in sala consiliare.
Dopo la conferma dei verbali della precedente seduta del 29 settembre, l'assemblea ha affrontato i temi più tecnici, a partire dalla gestione in concessione della riscossione coattiva delle entrate comunali: è stato infatti dato l’ok alla sperimentazione di un servizio esterno per la riscossione degli avvisi di accertamento esecutivi legati alla TARI, all’IMU, alle entrate patrimoniali e alle sanzioni del Codice della Strada, con una durata di due anni prorogabili per altri due.

La scelta di non affidarsi più all'Agenzia delle Entrate - ha spiegato il sindaco Ivan Pendeggia - nasce dai tempi di riscossione troppo lunghi dell'ente pubblico e dal fatto che questo interviene solo nei casi più gravi. Si attiverà quindi il bando di gara per società private, con l'intento di avere una più pronta coattività e riscuotere anche cifre meno “importanti”, che pur sempre hanno un peso sulle casse comunali. “Cerchiamo così di massimizzare gli introiti da accertamenti esecutivi” ha precisato il primo cittadino.

Via libera anche alla gara aperta per la concessione del servizio di gestione, accertamento e riscossione del cosiddetto “Canone Unico”, che comprende il canone di esposizione pubblicitaria e quello per l’occupazione di spazi e aree pubbliche.
Il servizio – in scadenza e finora affidato alla società San Marco spa - riguarderà anche la costituzione di una banca dati per i canoni di polizia idraulica relativi al reticolo idrico minore di competenza comunale. In questo caso la durata sarà di cinque anni, con possibilità di proroga fino a dieci.
Sul fronte culturale, il Consiglio ha approvato la nuova convenzione per la gestione dei servizi bibliotecari nel territorio lecchese, che sarà valida dal 2026 al 2035: “significa semplicemente che affidiamo il sevizio al sistema bibliotecario lecchese come è sempre stato” ha chiosato il sindaco prima di lasciar spazio alla votazione.

L’accordo, che include anche la contitolarità dei dati ai sensi del GDPR, garantirà la continuità della rete bibliotecaria provinciale e la condivisione di servizi, risorse e progetti culturali tra i Comuni aderenti.
Spazio poi alla valorizzazione del territorio: Montevecchia -promotore del progetto insieme a Olgiate Molgora e La Valletta Brianza - entrerà ufficialmente nella Consulta dei Comuni e degli enti del Distretto del Cibo “Valle del Curone”, un’iniziativa volta a promuovere le eccellenze agroalimentari e la collaborazione tra enti locali. “Per legge il comune non può entrare a farvi parte in qualità di ente pubblico, ma tramite una consulta composta da un rappresentante per ogni comune e dai rappresentanti delle attività produttive” così il Sindaco Pendeggia ha illustrato il punto all'ordine del giorno, specificando che il Comune di Montevecchia ha aderito con un versamento di 1000 euro come contributo di startup (così come il Comune di Olgiate, mentre La Valletta si è fatto carico dei costi dell'iter burocratico). “Permetterà partecipazione a bandi ai nostri operatori agricoli, enogatsronomici, ma non solo, anche farmaceutica legata ai prodotti del territorio: i distretti diventanto veicolo di comunicazione, sviluppo e innovazione”.

Il plauso per l'iniziativa anche dalla minoranza, con il commento del consigliere Carmela Palella: “Apprezzo molto perchè faceva parte di un programma che mi interessava approfondire all'interno del territorio”.
Approvata anche la convenzione per la gestione e l’utilizzo del marchio turistico “Brianza Valley – Un cuore verde a due passi dalla città”, che resterà in vigore fino al 2035 e che punta a rafforzare l’immagine della Brianza come meta di turismo naturalistico e sostenibile: “è nato come un progetto turistico, ma si sta rivelando un progetto che ha anche risvolti sociali e medicali” sono state le parole del Primo Cittadino, che si è detto orgoglioso del marchio, di cui, peraltro, è stato ideatore del nome “si sta evolvendo come una realtà di grande respiro e potrebbe anche diventare un progetto “scuola” per tanti altri posti”.

“Brianza Valley” si presenta come una vetrina, ma vuole anche essere incubatrice di cultura, socialità, attività e commercio: tra i progetti più concreti, la volontà – tramite la costituzione di un fondo d'ambito e l’Ambito di Merate – di avviare la “Agenzia Casa”, un servizio che permetterà di offrire affitti calmierati agli inquilini garantendo al tempo stesso certezza di pagamento ai proprietari. Un’altra possibile destinazione del fondo riguarda invece l’ambito sanitario: il Comune di Montevecchia punta infatti a far confluire parte delle risorse nelle donazioni a favore dell’ospedale Mandic di Merate, con l’acquisto di nuove apparecchiature mediche e ospedaliere.

In chiusura, il Consiglio ha approvato due nuovi regolamenti, presentati all'assemblea dal vicesindaco Francesca Maria Colombo: quello per la concessione di patrocini, contributi e vantaggi economici, pensato per rendere più trasparenti i criteri di assegnazione dei sostegni comunali, e quello per l’utilizzo della “Casetta BIS”, la struttura comunale destinata ad attività sociali, culturali e associative.
Dopo la conferma dei verbali della precedente seduta del 29 settembre, l'assemblea ha affrontato i temi più tecnici, a partire dalla gestione in concessione della riscossione coattiva delle entrate comunali: è stato infatti dato l’ok alla sperimentazione di un servizio esterno per la riscossione degli avvisi di accertamento esecutivi legati alla TARI, all’IMU, alle entrate patrimoniali e alle sanzioni del Codice della Strada, con una durata di due anni prorogabili per altri due.

La scelta di non affidarsi più all'Agenzia delle Entrate - ha spiegato il sindaco Ivan Pendeggia - nasce dai tempi di riscossione troppo lunghi dell'ente pubblico e dal fatto che questo interviene solo nei casi più gravi. Si attiverà quindi il bando di gara per società private, con l'intento di avere una più pronta coattività e riscuotere anche cifre meno “importanti”, che pur sempre hanno un peso sulle casse comunali. “Cerchiamo così di massimizzare gli introiti da accertamenti esecutivi” ha precisato il primo cittadino.

Via libera anche alla gara aperta per la concessione del servizio di gestione, accertamento e riscossione del cosiddetto “Canone Unico”, che comprende il canone di esposizione pubblicitaria e quello per l’occupazione di spazi e aree pubbliche.
Il servizio – in scadenza e finora affidato alla società San Marco spa - riguarderà anche la costituzione di una banca dati per i canoni di polizia idraulica relativi al reticolo idrico minore di competenza comunale. In questo caso la durata sarà di cinque anni, con possibilità di proroga fino a dieci.
Sul fronte culturale, il Consiglio ha approvato la nuova convenzione per la gestione dei servizi bibliotecari nel territorio lecchese, che sarà valida dal 2026 al 2035: “significa semplicemente che affidiamo il sevizio al sistema bibliotecario lecchese come è sempre stato” ha chiosato il sindaco prima di lasciar spazio alla votazione.

L’accordo, che include anche la contitolarità dei dati ai sensi del GDPR, garantirà la continuità della rete bibliotecaria provinciale e la condivisione di servizi, risorse e progetti culturali tra i Comuni aderenti.
Spazio poi alla valorizzazione del territorio: Montevecchia -promotore del progetto insieme a Olgiate Molgora e La Valletta Brianza - entrerà ufficialmente nella Consulta dei Comuni e degli enti del Distretto del Cibo “Valle del Curone”, un’iniziativa volta a promuovere le eccellenze agroalimentari e la collaborazione tra enti locali. “Per legge il comune non può entrare a farvi parte in qualità di ente pubblico, ma tramite una consulta composta da un rappresentante per ogni comune e dai rappresentanti delle attività produttive” così il Sindaco Pendeggia ha illustrato il punto all'ordine del giorno, specificando che il Comune di Montevecchia ha aderito con un versamento di 1000 euro come contributo di startup (così come il Comune di Olgiate, mentre La Valletta si è fatto carico dei costi dell'iter burocratico). “Permetterà partecipazione a bandi ai nostri operatori agricoli, enogatsronomici, ma non solo, anche farmaceutica legata ai prodotti del territorio: i distretti diventanto veicolo di comunicazione, sviluppo e innovazione”.

Il plauso per l'iniziativa anche dalla minoranza, con il commento del consigliere Carmela Palella: “Apprezzo molto perchè faceva parte di un programma che mi interessava approfondire all'interno del territorio”.
Approvata anche la convenzione per la gestione e l’utilizzo del marchio turistico “Brianza Valley – Un cuore verde a due passi dalla città”, che resterà in vigore fino al 2035 e che punta a rafforzare l’immagine della Brianza come meta di turismo naturalistico e sostenibile: “è nato come un progetto turistico, ma si sta rivelando un progetto che ha anche risvolti sociali e medicali” sono state le parole del Primo Cittadino, che si è detto orgoglioso del marchio, di cui, peraltro, è stato ideatore del nome “si sta evolvendo come una realtà di grande respiro e potrebbe anche diventare un progetto “scuola” per tanti altri posti”.

“Brianza Valley” si presenta come una vetrina, ma vuole anche essere incubatrice di cultura, socialità, attività e commercio: tra i progetti più concreti, la volontà – tramite la costituzione di un fondo d'ambito e l’Ambito di Merate – di avviare la “Agenzia Casa”, un servizio che permetterà di offrire affitti calmierati agli inquilini garantendo al tempo stesso certezza di pagamento ai proprietari. Un’altra possibile destinazione del fondo riguarda invece l’ambito sanitario: il Comune di Montevecchia punta infatti a far confluire parte delle risorse nelle donazioni a favore dell’ospedale Mandic di Merate, con l’acquisto di nuove apparecchiature mediche e ospedaliere.

In chiusura, il Consiglio ha approvato due nuovi regolamenti, presentati all'assemblea dal vicesindaco Francesca Maria Colombo: quello per la concessione di patrocini, contributi e vantaggi economici, pensato per rendere più trasparenti i criteri di assegnazione dei sostegni comunali, e quello per l’utilizzo della “Casetta BIS”, la struttura comunale destinata ad attività sociali, culturali e associative.
FF.























