Appalto Silea: Mattia Salvioni deve spiegare cosa è accaduto

Il sospetto, destinato a rimanere tale, è che della pubblicazione del bando da parte di Silea Spa per la gestione del verde pubblico di Merate, pochi del gruppo di maggioranza ne fossero al corrente. A giudicare da quanto si è visto e sentito in Aula verrebbe da pensare che né il capogruppo Ernesto Sellitto né l’assessora all’ambiente ecologia Silvia Sesana avessero contezza della situazione, fatta esplodere dopo un sapiente “girare intorno” dal capogruppo di Noi Merate, Dario Perego. Verso il quale, mentre l’ex sindaco tuonava contro Mattia Salvioni, i tre esponenti di Prospettive per Merate annuivano con intensi movimenti del capo. Come a dire: bel colpo. E poi verso il giovane Sindaco: visto che ti abbiamo preso in castagna?

Si tratta di una semplice interpretazione. Non sapremo mai come sia potuto accadere che il giorno dopo la convocazione della Commissione Ambiente e Territorio, Silea, in forza della delibera di Giunta nr. 162 del 22 settembre avesse già bandito la gara per l’assegnazione di una parte dei lavori ricompresi nella delibera stessa.

 Delibera chiarissima: si dà corso all’atto di indirizzo per identificare le migliori strategie e linee di indirizzo e gli obiettivi per il nuovo affidamento del servizio di gestione e manutenzione del verde pubblico, e più precisamente di procedere alla “. . . sperimentazione di un affidamento in house del servizio di manutenzione verde, in modo da verificare concretamente i vantaggi organizzativi, economici, ambientali e sociali derivanti dalla gestione integrata, anche in sinergia con l’affidamento già in essere a Silea S.p.A. per il ciclo dei rifiuti”. Assessorato Mattia Salvioni, responsabile del procedimento Ramona Lazzaroni, segretaria verbalizzante Viviana Tutore.

Le date, che se ne dica, hanno la loro importanza: il 22 settembre la Giunta delibera l’indirizzo di affidamento della gestione del verde a Silea, il 30 settembre Silea accoglie l’atto di indirizzo, il 27 ottobre Franco Paolo Tortorella, in qualità di presidente convoca la Commissione Ambiente e Territorio per venerdì 31 ottobre con al punto 1 la presentazione proposta progettuale per l’affidamento in house del servizio di manutenzione del verde pubblico a Silea Spa, il 30 ottobre viene convocato il Consiglio comunale con al punto 4 l’affidamento del servizio in house a Silea con seduta del 3 novembre. Ma il 28 ottobre Silea aveva già varato il bando di gara.

Dunque c’era tutto il tempo per informare i consiglieri di minoranza del fatto compiuto. Perché è vero che l’eventuale assegnazione dell’incarico al soggetto che si aggiudica la gara indetta da Silea è subordinato all’approvazione da parte del Consiglio comunale della cessione del servizio alla municipalizzata, ma è altrettanto vero che l’informazione è il minimo sindacale se si ha rispetto per tutte le componenti sedute in Aula.

E qui torniamo al punto di partenza: ingenuità da parte del Sindaco, sottovalutazione del dovere istituzionale o arroganza politica?

Salvioni in piena tempesta, con le voci che si sovrapponevano nella gara a chi alzava di più il tono, ha cercato di parare i colpi sostenendo la legittimità del percorso. Nulla da dire, le prerogative della Giunta sono inalienabili e la forza dei numeri poi in Consiglio può mettere una pietra sopra qualsiasi protesta. Come ha detto Massimo Panzeri, avete i numeri ma queste quattro sedie, riferite a quelle occupate dalla minoranza, che poi sono cinque, avranno pure un significato e un valore.

Allora sarebbe opportuno per superare questo brutto momento che Mattia Salvioni spiegasse bene l’accaduto. Non a noi, ovviamente, ma semmai tramite noi, a quanti hanno seguito la vicenda. E ancora si interrogano di come sia potuta accadere in termini così sgradevoli.

 
Claudio Brambilla
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.