Minoranze fuori dall'Aula, come 25 anni fa. Il sindaco Perego andò avanti

Buona sera direttore,
riascoltando la registrazione del consiglio comunale di lunedì 4 novembre ’25, ho assistito agli interventi di Dario Perego e Massimo Panzeri al punto quattro dell’ordine del giorno, “AFFIDAMENTO IN HOUSE PROVIDING ALLA SOCIETÀ SILEA S.P.A. DEL SERVIZIO DI GESTIONE E MANUTENZIONE DEL VERDE PUBBLICO.” Alla fine dei loro interventi, i due capogruppo di Noi Merate e Prospettive per Merate, seguiti dai loro compagni, hanno abbandonato l’aula accusando di essere stati presi in giro. Nella mia esperienza di consigliere comunale succedeva qualche volta di sentire dall’intervento di presentazione iniziale dell’assessore alla partita che si stava per discutere e approvare una delibera solo per presa d’atto, per confermare una precedente delibera di Giunta che per regolamento doveva essere avallata dal Consiglio comunale. Non voglio comunque entrare nel merito ed esaminare questa vicenda, non ne ho né la capacità né gli elementi. Penso che il sindaco e la giunta si confronteranno con la Segretaria comunale per verificare la bontà della procedura, e se hanno sbagliato si correggeranno. Non vedo proprio Mattia Salvioni e i suoi collaboratori un gruppo di monelli con la prerogativa di prendere in giro la minoranza. Può darsi anche che si siano sbagliati Dario Perego e Massimo Panzeri, che però non sono dei pivelli. Può darsi che abbiano usato una strategia per intimidire la maggioranza o abbiano voluto effettuare una forte azione correttiva in chiave di intervento deciso da fratello maggiore. Ma chi sono io per giudicare le intenzioni di Perego e Panzeri? Non ti ho scritto per esprimere giudizi, ma per dirti che questo evento mi ha riportato alla memoria un fatto simile di venticinque anni fa, circa. Eravamo nei primi anni del millennio, sulla poltrona più alta di Villa Confalonieri sedeva proprio Dario Perego. Massimo Panzeri non aveva ancora scoperto la sua vocazione di impegno politico nell’amministrazione comunale. A quei tempi si deliberava per vendere la Scuola Materna di Cassina Fra Martino ….. Ti ricordi? A Cassina esisteva una scuola dell’infanzia. Inoltre si deliberava per rendere edificabile un terreno verde di proprietà comunale a Brugarolo, per venderlo e finanziare i progetti per la costruzione di una nuova scuola materna a Sartirana e un centro culturale a Merate Centro, dove ora sorge il nuovo municipio. Non ricordo bene qual era di preciso l’ordine del giorno della riunione del consiglio comunale di quella sera. Merateonline stava muovendo i primi passi e probabilmente qualcosa si potrebbe trovare negli archivi. L’analogia con la serata del 4 novembre 2025 sta nel fatto che anche allora i gruppi di minoranza si sentirono presi in giro e, dopo gli interventi di denuncia dei capigruppo, abbandonarono l’aula. Parliamo di Mario Gallina, Luigino Galbusera, Cesare Perego, Pierpaolo Arlati, Alessandro Patti, Silvio Mandelli. Per la cronaca, le discussioni sull’argomento proseguirono in modo aspro ben oltre il consiglio comunale, i gruppi di minoranza insieme cercarono di proporre un referendum abrogativo che la giunta comunale soffocò “a colpi di maggioranza” Mi colpì all’epoca, in quella sessione del consiglio comunale, il comportamento di Dario Perego: non ebbe alcuna reazione, proseguì senza esternare emozioni e terminò il consiglio comunale approvando senza scrupoli, con i soli voti della maggioranza, quanto si era prefissato, senza mostrare segni di dispiacere o costernazione per il fatto che le minoranze non fossero più in aula. Probabilmente era convinto della bontà delle sue scelte, di agire cioè per il bene della città. Sicuramente, o molto probabilmente, di quanto successo venticinque anni fa Dario Perego non se ne ricordava proprio nel momento in cui ha voltato le spalle al sindaco Salvioni per dirigersi verso l’uscita. Di una cosa sono comunque convinto, correggimi se sbaglio. Probabilmente se il sindaco Dario Perego di 25 anni fa incontrasse il sindaco attuale Mattia Salvioni gli darebbe questo consiglio per come prendere il gesto delle minoranze: "non ti curar di lor ma guarda e passa".

P.S. Apprendo in questo momento che a New York è stato eletto un sindaco quasi coetaneo di Mattia Salvioni. Pare non abbia esperienza di consigliere comunale o assessore, ma sono sicuro che governerà al meglio la grande Mela! …Come Mattia sta facendo per la nostra città della piccola Mela!
Lanfranco Consonni
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