Nuovo ponte: Roberto Gagliardi il segretario che arriva da Marte

Periodicamente Roberto Gagliardi invia un comunicato alla stampa. Il sospetto è che lo faccia per confermare al manipolo Forzista di esistere. Ancora. Nonostante tutto. Così, prende un argomento a caso, possibilmente già oggetto di un comunicato del suo mentore, Mauro Piazza che da Forzista è diventato Leghista, e ne ripercorre in modo pedissequo i contenuti. Questa volta parla del progetto regionale del ponte Paderno-Calusco. Non ci sono novità rispetto al comunicato di Piazza inviato il mese scorso. Ma, capite che un po' di tempo occorre per spacciare come nuovo un testo usato. Quindi, col suo consueto frasario da piazzista, butta giù concetti da far tremare i polsi: è tempo di agire con decisione, scandisce. Poi, per pararsi il posteriore da eventuali critiche locali aggiunge: ma con ascolto e rispetto delle comunità. Ma Roberto sveglia, ritorna in te (ammesso che mai ci sei stato): tutti i sindaci del territorio sono contrari e da mesi e mesi tengono assemblee molto affollate, presentano studi approfonditi, avanzano proposte alla signora Terzi. Non te ne sei accorto?

 Poi, siccome Gagliardi non è un falco della notte ma nemmeno geppetto, per non dare ragione a Piazza (Mauro) tira in ballo il consigliere regionale Jonathan Lobati, il cui metodo, scrive il Nostro, è quello di porre al centro del proprio lavoro il dialogo con i territori, i comuni. Ma Roberto, Lobati è un consigliere bergamasco, parla ai comuni oltre l'Adda. A Calusco in particolare cui il progetto di un ponte accanto all'attuale sta bene perché tanto riesce a dirottare il traffico verso l'autostrada. 

Robertoooo . . .E infine prima di dare la parola al coordinatore di Merate Nicola Piazza, annuncia la convocazione di un tavolo per un confronto con i sindaci e gli amministratori del territorio. Questo arriva da Marte, signori. Non sa un cazzo di niente. 

Ma nemmeno il Nicola Piazza sembra essere molto aggiornato. Almeno sul tema centrale che non è il progetto dal punto di vista tecnico e ingegneristico (giusto per far sapere che lui è un ingegnere), ma l'indotto, il traffico veicolare che genera il nuovo ponte messo proprio lì: la Regione stima un aumento giornaliero di autovetture pari a 2,5 volte e l'afflusso di 2.100 TIR, bisonti della strada che fino a oggi da qui non transitano. Su strade costruite negli anni ’50. In più mettiamoci un centinaio di treni merci che sferragliano nelle notti robbiatesi, verderiesi e padernesi.

A questo punto la domanda è d'obbligo (e speriamo meriti una risposta perché di mezzo ci siamo tutti ma proprio tutti): Franca Maggioni, Antonio Conrater, Dario Perego di Forza Italia, Massimo Panzeri, Paola Panzeri della Lega, Alfredo Casaletto, Alessandro Albertini, Antonio De Luca di Fratelli d’Italia condividete questo progetto nonché la posizione dei vostri dirigenti lecchesi? Siete convinti che l’elaborato nr. 1 un ponte nuovo a trenta metri dall'attuale sia la soluzione migliore per tutto il territorio, da Bernareggio, Aicurzio Sulbiate, Ronco, fino alla sponda del fiume?

Ecco saperlo e farlo sapere è già un buon metodo per porre i cittadini al centro del lavoro. E il tavolo? A uno come Roberto Gagliardi può servire sì e no per giocare a briscola chiamata.
Claudio Brambilla
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