La fatica di essere ambulante

Ci sono mercati e mercati. Tutti i commercianti sono tenuti ad avere partita Iva, registri, pos, fare fatture e scontrini, gli ambulanti devono pure avere il casellario giudiziario in ordine, il documento unico di regolarità contributiva, partecipare al bando comunale per l'assegnazione di uno stallo fisso al mercato. Un ambulante può pure partecipare occasionalmente a un mercato se c'è posto, pagando il suolo pubblico, se ha fatto domanda regolare e la polizia gli dà il permesso. Il pos per questi commercianti è obbligatorio e la polizia annonaria fa sempre controlli. Sempre che il comune abbia un corpo di polizia locale. In pratica un ambulante ha più obblighi e controlli di polizia di un sindaco anche se entrambi possono invitarti a una presentazione commerciale tipo piramidale, o giù di lì. Gli hobbysti invece non hanno partita iva, possono partecipare alle fiere occasionali e agli eventi dedicati, tipo il mercatino natalizio, hanno solo l'obbligo di pagare il suolo pubblico senza fare scontrino e pos. Per praticità anche gli hobbysti accettano pagamenti elettronici. Pure i professionisti possono partecipare agli eventi con gli hobbysti mantenendo gli obblighi di legge, gli hobbysti non hanno invece i requisiti per fare gli ambulanti. A controllare c'è sempre la polizia locale. Se qualcuno crede che i mercati siano senza controlli sappia che invece quando un ambulante salta la tari perde la licenza, se una giunta comunale raccoglie le tasse ma non le versa a Silea succede nulla. Se poi somministrate alimenti dovete rispettare le norme igieniche al mercato ma anche nel magazzino, e avere un luogo a norma in cui ricoverare il mezzo. Gli hobbysti non possono somministrare alimenti. Un sindaco invece può distribuire ai bambini in gita gelati trasportati in qualche modo e farsi fotografare per l'occasione. In pratica per fare l'ambulante ci vogliono requisiti morali superiori a quelli necessari per stabilire le regole del mercato e rilasciare i permessi.