Olgiate: nomi e vicende dei Caduti nella grande guerra

Nella serata di venerdì 31 ottobre, presso la Sala Consiliare del Comune di Olgiate Molgora, si è tenuta la presentazione del volume “I caduti di Olgiate Molgora nella Grande Guerra (1915-1918)”, una raccolta di nomi, documenti, testimonianze e perfino canti della guerra: tracce vive di un’epoca che continua a parlare. Il lavoro, curato da Patrizia Figini, restituisce e valorizza la ricerca condotta negli anni da Marco Panzeri e da Claudio Ponzoni, il cui prezioso contributo è stato portato avanti anche dopo la sua scomparsa, con il supporto del Gruppo Alpini, dell’Amministrazione comunale, del maestro Antonello Brivio, della figlia Ornella Ponzoni e di numerosi volontari.
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 Patrizia Figini
Ad aprire l’incontro è stata Figini, che ha ricordato come l'iniziativa non intenda semplicemente ripercorrere le vicende del conflitto, ma soprattutto restituire dignità ai giovani soldati olgiatesi che non fecero più ritorno. «Sono storie che non si trovano nei libri di storia - ha sottolineato - ma costituiscono la vera essenza della memoria di una comunità». L'obiettivo della serata, ha evidenziato, è onorare i giovani, le loro vite e la loro umanità. Un messaggio particolarmente attuale in un periodo storico attraversato da continue tensioni: «Sensibilizzare è fondamentale, affinché il sacrificio di questi ragazzi non sia vano». 
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Nel corso dell’evento, Marco Panzeri ha ripercorso il lungo lavoro di ricerca avviato in occasione del centenario della Grande Guerra, svolto attraverso l’analisi dei monumenti ai caduti di Olgiate e Valicelli, la consultazione dell’Albo d’Oro, degli archivi parrocchiali e di fonti militari. Panzeri ha rivolto un invito alla cittadinanza: chi riconoscesse nei nomi riportati un proprio familiare è incoraggiato a contribuire con fotografie e ricordi, così da completare e arricchire il patrimonio di memoria condivisa.
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Marco Panzeri
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Ornella Ponzoni

Particolarmente significativo l’intervento del gruppo “Artiglieri della Valtellina”, presenti in uniforme storica. Il presidente della sezione provinciale di Sondrio Emanuele Barini, ha illustrato il progetto “ANArtI per Forte Montecchio Lusardi”, una delle più importanti fortificazioni europee della Prima Guerra Mondiale, mai entrata in combattimento e tutt'ora perfettamente conservata. «Il nostro impegno nasce dal desiderio di salvare la memoria per le generazioni future - ha dichiarato Barini - il nostro fermo proposito è resistere a ogni costo». Un prezioso lavoro di valorizzazione, volto a impedire che le vicende degli uomini coinvolti cadano nell’oblio.
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Emanuele Barini

 Durante il suo intervento, Ornella Pozzoni, ha ricordato con emozione lo spirito e la passione del padre, sottolineando l’importanza di trasmettere alle nuove generazioni il patrimonio storico del territorio: conoscere il passato significa comprendere il presente per costruire il futuro.
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 A destra l'assessore Paola Colombo

A chiudere la serata l’assessore Paola Colombo, che ha invitato la comunità a custodire e promuovere il valore della pace, bene prezioso e tutt’altro che scontato, riconoscendo la difficoltà nel coinvolgere i più giovani ma ribadendo l’importanza di iniziative come questa.
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Terzo da sinistra Giuseppe Virgilio, vice presidente 

Il prossimo appuntamento è fissato per domenica 9 novembre, con un corteo commemorativo: ritrovo nel parcheggio della scuola primaria in V.le Sommi Picenardi e omaggio ai due monumenti ai caduti della Grande Guerra
F.Ri.
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