Osnago: libero l’ex asilo nido Si pensa a un nuovo utilizzo

La seconda parte della riunione della “Consulta per la Coesione Sociale e la Sicurezza” di Osnago di martedì 21 ottobre si è focalizzata sulla valutazione di spazi comunali agibili e in particolar modo dell’ex asilo nido, liberatosi da quest’anno scolastico. 
L’amministrazione al momento sta valutando possibili utilizzi futuri. È stato preso in considerazione il bando di Fondazione Cariplo “Welfare in Ageing” per trasformare l’edificio in un polo per la popolazione anziana e allo stesso tempo uno spazio “intergenerazionale”, a disposizione anche di giovani, i quali avrebbero chiesto uno spazio aggregativo.  
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L’assessore Alessandra Grasso E la presidente Diana Maggioni

Si tratta per il momento però solo di un’idea, anche perché non è ancora certa la candidatura al bando né l’eventuale suddivisione degli spazi all’interno dell'edificio. Tra le richieste di utilizzo figura già quella dell’associazione “degli…Anta”. Pieraldo Bellano ha ricordato la richiesta già inoltrata all’amministrazione per avere uno spazio più ampio. “Quello che abbiamo ormai da 25 anni sta diventando stretto. Abbiamo 65 iscritti, in media 25 frequentatori che diventano 30 la domenica”. Per Liliana Gaviraghi però l’ex nido non sarebbe la soluzione ideale, poiché troppo scomodo per gli anziani. Piuttosto lo spazio De André. 
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È intervenuta quindi Maria Grazia Arlati ponendo l’attenzione sulla necessita di uno spazio per il “Dopo di noi”. Il sindaco Felice Rocca ha accennato l’idea di dividere l’ex nido in due parti e dedicarne una all’ospitalità di soggetti con disabilità e rimasti senza genitori. Per Arlati però solo mezzo spazio sarebbe insufficiente per lo sviluppo del progetto. “Lì potrebbero starci solo una o due persone. Non va bene. I bisogni del ‘Dopo di noi’ sono quelli della disabilità complessa, che troverebbe soluzione in un posto grande e con portierato sociale” ha detto, aggiungendo che la Cassinetta sarebbe perfetta. 
Su questo fronte il sindaco ha spiegato che per un progetto definitivo occorrono 300.000 euro. “Inoltre per la Cassinetta dobbiamo capire se ci fanno abbattere alcune barriere architettoniche” ha aggiunto, ammettendo che se il Comune avesse le risorse a disposizione provvederebbe subito a riqualificare l’edificio e renderlo fruibile. 
E.Ma.
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