Osnago: 310mila € in più per il sociale. I dati in Consulta
È una vera e propria “emergenza del sociale” quella che sta vivendo il comune di Osnago, così come emerso dalla riunione della “Consulta per la Coesione Sociale e la Sicurezza” tenutasi nella serata di martedì 21 ottobre presso la sala del consiglio comunale.
La riunione è stata di fatto la prima dopo quella di insediamento. Presenti, oltre alla presidente Diana Maggioni di “Progetto Osnago”, il sindaco Felice Rocca, l’assessore Alessandra Grasso, la consigliera di maggioranza Beatrice Marucelli, Maria Grazia Arlati della Associazione Agaph, Pieraldo Bellano della associazione “degli…Anta”, Paolo Stucchi della associazione “Narconon” e Liliana Gaviraghi della associazione “Faro”.

Ad aprire i lavori è stato l’assessore Alessandra Grasso, che ha presentato un quadro generale dell’andamento delle spese per il sociale, mettendo in luce il forte aumento che ha colpito il Comune nell'ultimo anno.
Il numero di utenti in Rsa dal 2024 è passato da 3 (di cui 1 con amministratore di sostegno) a 8 (di cui 5 con amministratore di sostegno nella persona del sindaco). L’impegno economico è passato da 46.373 euro a 99.000 euro. Ancor più gravosa la spesa per minori in comunità, che prima del 2024 erano 0 e poi sono divenuti 5, prevedendo un costo di 188.000 euro per il Comune. Non di poco conto anche il numero di utenti in Centri Diurni, passato da 6 a 8 con una spesa aumentata da 45.540 a 66.872 euro. Il trasporto sociale ha visto crescere il numero di utenti da 44 a 52, ma in questo caso si è registrato un decremento della spesa, da 24.156 euro a 16.755. In compenso è aumentato il costo per l’Assistenza Domiciliare per Minori, passando da 29.000 euro a 36.000 euro.

Numeri alla mano, l’incremento della spesa per il sociale dopo il 2024 è stato di 310.000 euro. Attualmente l’amministrazione Rocca sta effettuando degli interventi per verificare la possibilità di risparmiare in qualche modo, ad esempio incontrando periodicamente gli uffici per un’analisi delle spese e svolgendo un lavoro coordinato tra essi, coinvolgendo i famigliari degli utenti, richiedendo sussidi, cercando di gestire al meglio i patrimoni immobiliari degli utenti che hanno il sindaco come amministratore di sostegno e infine valutando i progetti educativi per minori, come ad esempio l’affido a famiglie del paese.
“È una vera e propria emergenza sociale quella che stiamo affrontando” ha commentato il sindaco Rocca. “310.000 euro in più non sono una banalità. Abbiamo dovuto cambiare piani, obbiettivi”. Per far fronte a questa situazione, il primo cittadino non ha escluso che nel 2026 di dovrà ricorrere a degli incrementi a carico di cittadini e aziende. “Non vogliamo tagliare servizi, né ridurne la qualità. Allo stesso tempo però abbiamo necessità di trovare risorse” ha proseguito, ricordando che questa difficoltà è comunque diffusa anche all’infuori di Osnago.
Rocca ha poi posto l’attenzione sul tema dell’amministratore di sostegno. “Ormai davanti ad anziani soli si ricorre all’amministratore, spesso anche a causa di famigliari che si disinteressano. Io al momento sono amministratore di 8 persone. Per loro mi prendo anche delle responsabilità, come la somministrazione o meno di vaccini, gestisco il loro patrimonio immobiliare e il loro conto corrente”.
La parola è passata ai membri della consulta per uno scambio di opinioni. La presidente Diana Maggioni ha voluto riportare le parole del presidente di Anci Lombardia di qualche giorno fa, quando ha sottolineato come tutti i comuni siano in ginocchio attualmente per via delle spese sociali.

Maria Grazia Arlati ha proposto invece un altro punto di vista. “La stessa sofferenza che hanno i Comuni, ce l’hanno anche le famiglie” ha detto, spiegando che chi ha un disabile adulto in casa spesso è tagliato fuori dai servizi. “Molti di noi hanno a bilancio psicologa, oss e fisioterapista, perché costa meno un professionista con partita iva che accedere ai servizi. Sembra che la Lombardia sia il paese in cui c'è tutto per le disabilità. Non è così. È veramente difficile”. La soluzione nell’immediato, secondo Arlati, sarebbe un tavolo di confronto. “Si pensava che con il Pnrr si potesse fare qualunque cosa, invece no. Io posso comprare casa per mia figlia, ma poi come fa a vivere? Serve una partnership da costruire”.
Per l’ex assessore Pieraldo Bellano un tema da non sottovalutare è la solitudine degli anziani, una piaga che l’associazione “degli…Anta” cerca di combattere con momenti di convivialità aperti a tutti. “L’offerta della nostra associazione è un modo per risolvere la solitudine. Per quanto ci riguarda, problemi economici tra gli utenti che frequentano non ne vediamo”. Cambiando argomento, Bellano ha chiesto se ci siano famiglie disposte a prendere in affido minori. “È quello per cui stiamo cercando di spingere” ha risposto l’assessore Grasso, spiegando tuttavia che le valutazioni a cui sono sottoposte le famiglie allungano moltissimo i tempi. “Ai corsi per affidatari qualche famiglia c’è, ma va anche detto che non c’è la ressa” ha puntualizzato il sindaco Rocca.
Paolo Stucchi non ha esitato a definire “devastanti” i numeri presentati e ha chiesto la possibilità di fare un’analisi dettagliata delle spese, per capire quali siano nello specifico e magari, perché no, individuare dove poter risparmiare. Ha poi proposto il mezzo della raccolta fondi per far fronte in parte all’emergenza. Il sindaco Rocca ha ammesso che non è così facile, tuttavia l’amministrazione sta già ragionando a un concetto di “Fondo d’Ambito” o “Fondo di Comunità”, che sarebbero utili anche di fronte a eventuali lasciti.
Parlando di razionalizzazione di spese, il primo cittadino ha accennato a una sperimentazione attuata da quest’anno per cercare di risparmiare sull’educativa scolastica. Sono infatti state assegnate 5 ore in più alla coordinatrice di plesso per studiare i casi degli alunni supportati affinché possa individuare casi in cui due o più studenti possano essere seguiti in gruppo, andando così a risparmiare le ore che costerebbero le lezioni individuali.
Altro tema toccato è stato quello dei volontari. Il sindaco Rocca ne ha sottolineato l’estrema importanza e ha portato come esempio la dottoressa Carla Magni e la campagna di prevenzione del tumore al seno in soggetti under-45, che ha riscosso un grande successo ed è stata molto apprezzata e fruita. “I volontari sono fondamentali – ha aggiunto. – L’intera Italia di basa sul volontariato”.
Segue seconda parte
La riunione è stata di fatto la prima dopo quella di insediamento. Presenti, oltre alla presidente Diana Maggioni di “Progetto Osnago”, il sindaco Felice Rocca, l’assessore Alessandra Grasso, la consigliera di maggioranza Beatrice Marucelli, Maria Grazia Arlati della Associazione Agaph, Pieraldo Bellano della associazione “degli…Anta”, Paolo Stucchi della associazione “Narconon” e Liliana Gaviraghi della associazione “Faro”.

L’assessore Alessandra Grasso, la presidente Diana Maggioni e il sindaco Felice Rocca
Ad aprire i lavori è stato l’assessore Alessandra Grasso, che ha presentato un quadro generale dell’andamento delle spese per il sociale, mettendo in luce il forte aumento che ha colpito il Comune nell'ultimo anno.
Il numero di utenti in Rsa dal 2024 è passato da 3 (di cui 1 con amministratore di sostegno) a 8 (di cui 5 con amministratore di sostegno nella persona del sindaco). L’impegno economico è passato da 46.373 euro a 99.000 euro. Ancor più gravosa la spesa per minori in comunità, che prima del 2024 erano 0 e poi sono divenuti 5, prevedendo un costo di 188.000 euro per il Comune. Non di poco conto anche il numero di utenti in Centri Diurni, passato da 6 a 8 con una spesa aumentata da 45.540 a 66.872 euro. Il trasporto sociale ha visto crescere il numero di utenti da 44 a 52, ma in questo caso si è registrato un decremento della spesa, da 24.156 euro a 16.755. In compenso è aumentato il costo per l’Assistenza Domiciliare per Minori, passando da 29.000 euro a 36.000 euro.

Maria Grazia Arlati e Pieraldo Bellano
Numeri alla mano, l’incremento della spesa per il sociale dopo il 2024 è stato di 310.000 euro. Attualmente l’amministrazione Rocca sta effettuando degli interventi per verificare la possibilità di risparmiare in qualche modo, ad esempio incontrando periodicamente gli uffici per un’analisi delle spese e svolgendo un lavoro coordinato tra essi, coinvolgendo i famigliari degli utenti, richiedendo sussidi, cercando di gestire al meglio i patrimoni immobiliari degli utenti che hanno il sindaco come amministratore di sostegno e infine valutando i progetti educativi per minori, come ad esempio l’affido a famiglie del paese.
“È una vera e propria emergenza sociale quella che stiamo affrontando” ha commentato il sindaco Rocca. “310.000 euro in più non sono una banalità. Abbiamo dovuto cambiare piani, obbiettivi”. Per far fronte a questa situazione, il primo cittadino non ha escluso che nel 2026 di dovrà ricorrere a degli incrementi a carico di cittadini e aziende. “Non vogliamo tagliare servizi, né ridurne la qualità. Allo stesso tempo però abbiamo necessità di trovare risorse” ha proseguito, ricordando che questa difficoltà è comunque diffusa anche all’infuori di Osnago.
Rocca ha poi posto l’attenzione sul tema dell’amministratore di sostegno. “Ormai davanti ad anziani soli si ricorre all’amministratore, spesso anche a causa di famigliari che si disinteressano. Io al momento sono amministratore di 8 persone. Per loro mi prendo anche delle responsabilità, come la somministrazione o meno di vaccini, gestisco il loro patrimonio immobiliare e il loro conto corrente”.
La parola è passata ai membri della consulta per uno scambio di opinioni. La presidente Diana Maggioni ha voluto riportare le parole del presidente di Anci Lombardia di qualche giorno fa, quando ha sottolineato come tutti i comuni siano in ginocchio attualmente per via delle spese sociali.

Paolo Stucchi
Maria Grazia Arlati ha proposto invece un altro punto di vista. “La stessa sofferenza che hanno i Comuni, ce l’hanno anche le famiglie” ha detto, spiegando che chi ha un disabile adulto in casa spesso è tagliato fuori dai servizi. “Molti di noi hanno a bilancio psicologa, oss e fisioterapista, perché costa meno un professionista con partita iva che accedere ai servizi. Sembra che la Lombardia sia il paese in cui c'è tutto per le disabilità. Non è così. È veramente difficile”. La soluzione nell’immediato, secondo Arlati, sarebbe un tavolo di confronto. “Si pensava che con il Pnrr si potesse fare qualunque cosa, invece no. Io posso comprare casa per mia figlia, ma poi come fa a vivere? Serve una partnership da costruire”.
Per l’ex assessore Pieraldo Bellano un tema da non sottovalutare è la solitudine degli anziani, una piaga che l’associazione “degli…Anta” cerca di combattere con momenti di convivialità aperti a tutti. “L’offerta della nostra associazione è un modo per risolvere la solitudine. Per quanto ci riguarda, problemi economici tra gli utenti che frequentano non ne vediamo”. Cambiando argomento, Bellano ha chiesto se ci siano famiglie disposte a prendere in affido minori. “È quello per cui stiamo cercando di spingere” ha risposto l’assessore Grasso, spiegando tuttavia che le valutazioni a cui sono sottoposte le famiglie allungano moltissimo i tempi. “Ai corsi per affidatari qualche famiglia c’è, ma va anche detto che non c’è la ressa” ha puntualizzato il sindaco Rocca.
Paolo Stucchi non ha esitato a definire “devastanti” i numeri presentati e ha chiesto la possibilità di fare un’analisi dettagliata delle spese, per capire quali siano nello specifico e magari, perché no, individuare dove poter risparmiare. Ha poi proposto il mezzo della raccolta fondi per far fronte in parte all’emergenza. Il sindaco Rocca ha ammesso che non è così facile, tuttavia l’amministrazione sta già ragionando a un concetto di “Fondo d’Ambito” o “Fondo di Comunità”, che sarebbero utili anche di fronte a eventuali lasciti.
Parlando di razionalizzazione di spese, il primo cittadino ha accennato a una sperimentazione attuata da quest’anno per cercare di risparmiare sull’educativa scolastica. Sono infatti state assegnate 5 ore in più alla coordinatrice di plesso per studiare i casi degli alunni supportati affinché possa individuare casi in cui due o più studenti possano essere seguiti in gruppo, andando così a risparmiare le ore che costerebbero le lezioni individuali.
Altro tema toccato è stato quello dei volontari. Il sindaco Rocca ne ha sottolineato l’estrema importanza e ha portato come esempio la dottoressa Carla Magni e la campagna di prevenzione del tumore al seno in soggetti under-45, che ha riscosso un grande successo ed è stata molto apprezzata e fruita. “I volontari sono fondamentali – ha aggiunto. – L’intera Italia di basa sul volontariato”.
Segue seconda parte
E.Ma.























