A Villa dei Cedri, Rosanna e Maria Anna si raccontano

Nel corso dell’estate, due giovani del progetto Living Land, Emma Ripamonti e Nicolò Bonanomi, hanno trascorso alcune settimane a Villa dei Cedri, incontrando gli ospiti, ascoltando le loro storie, raccogliendo ricordi, emozioni e pensieri. 
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Da quegli incontri sono nate piccole narrazioni di vita, frammenti preziosi che raccontano la ricchezza delle generazioni che abitano la RSA meratese e la bellezza del dialogo tra giovani e anziani.

Prima intervista

Rosanna Tamandi è nata a Merate, ma ha vissuto il mondo. Ha viaggiato molto con suo marito Cesare, fotografo per la Kodak, e grazie al figlio Marino, musicista internazionale che si è esibito nei più diversi continenti.
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“Marino prendeva il pullman per andare a Lecco, perché lì c’era il liceo, e tornava a casa alle tre di notte a fare i compiti. A sette anni gli comprai una pianola, la posò sul tavolo e cominciò a suonare una melodia sentita in televisione.
‘Marino, andresti a studiare pianoforte?’
‘Sì mamma, andrei.’
Da lì è cominciato tutto.”

Marino studia con due insegnanti del Conservatorio, la maestra Chiarabella Pastorelli e suo marito. Anche se timido, è molto dotato e, grazie a loro, riesce comunque a sostenere gli esami da privatista.
Quando arriva il momento del servizio militare, si iscrive a Lettere e salta la leva.
La figlia invece, oggi affermata docente universitaria, non ha mai amato la musica, ma è sempre stata bravissima nello studio.
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“All’esame di magistrale prese il massimo dei voti. Le suore la adoravano. Ricordo che dissero: ‘Ragazze, sono di moda gli zoccoli ma qui non si portano’.
Le altre protestarono: ‘Ma la Formenti li porta!’
E la suora rispose: ‘Lei è così leggera che non si sentono’.
La proteggevano in tutto, e io la lasciavo andare.”

Con suo marito Cesare, Rosanna gestiva un negozio di fotografia in Viale Verdi, a Merate — esiste ancora oggi, anche se con una nuova gestione.
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“Abbiamo viaggiato tanto per lavoro, ma anche per piacere.
Ricordo un viaggio a Ibiza: una sera l’animatore disse ‘Chi ha il reggiseno rosso me lo porti’. Io l’ho tolto e gliel’ho dato. Quando mi ha chiesto di rimetterlo, non ricordavo più che non ce l’avevo… mio marito fece una faccia!
Il giorno dopo, in ascensore, tre ragazzi mi dissero: ‘Non è che ci fa rivedere quello che abbiamo visto sotto la giacca ieri?’.
E per tre giorni è andata avanti così.”

“Una sera abbiamo ballato insieme: una rosa tra le mani e la musica di sottofondo.
Il giorno dopo, al ristorante, lessi un cartello: ‘Questa sera si esibiranno i ballerini di tango’.
E mio marito mi disse: ‘No, due volte no’.”

Rosanna ama il ballo, e anche così ha conosciuto Cesare:

“Tutta la sua famiglia andava a ballare. Lui aveva le scarpe di camoscio e una dama che gli pagava l’ingresso.
Io, gelosa, gli dissi: ‘Basta andare a ballare!’
Poi, però, ci siamo sposati a 21 anni.
Era simpatico, la prima volta che l’ho visto mi ha raccontato una barzelletta.”
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Oggi Rosanna vive alla RSA Villa dei Cedri di Merate. Parlare con lei è come sfogliare un album di fotografie di famiglia, di viaggi e di vita. Una vita che, grazie all’ascolto dei giovani, continua a viaggiare nel mondo. 
Intervista raccolta da Nicolò Bonanomi

Seconda intervista

Maria Anna Ferrandina ha 88 anni, è nata in Basilicata e da bambina si è trasferita con la famiglia prima a Cantù e poi a Milano. Da allora, una passione non l’ha mai abbandonata: la musica. 

«A Natale lo zio mi regalò un piccolo pianoforte. Avevo cinque anni e da quel momento non ho più smesso di suonare. A volte ho avuto momenti di apatia… avevo persino pensato di vendere il mio pianoforte! Ma poi, grazie a mio nipote Alberto, ho ripreso a studiare e ho trovato un giovane insegnante che mi ha fatto ritrovare la voglia di suonare.»
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Oggi Maria Anna continua a tenersi attiva tra le lezioni di pianoforte e le passeggiate nel parco di Villa dei Cedri.
A giugno ha persino suonato in concerto, insieme al suo maestro, per gli altri residenti.
«Quando penso che avrei potuto venderlo… avrei fatto una di quelle scemenze! Ora sono felice di poterlo suonare ancora, qui a Villa dei Cedri.» 

 Una storia di vita che racconta come le passioni, coltivate con costanza e amore, possano davvero accompagnarci per sempre.
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Un grande GRAZIE a Fondazione Comunitaria del Lecchese e a Fondazione Frassoni per aver finanziato questo progetto biennale!

Intervista raccolta da Emma Ripamonti
Progetto “RSA, dove le generazioni si incontrano”  - in collaborazione con Living Land
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