Merate: a villa Lavezzari di “Colombo Group” la vita di Luciano Grella protostilista
La presentazione del libro dedicato alla vita di Luciano Grella è stata una vera celebrazione del bello, nello spirito di quello che fu l’estro artistico del sarto di fama internazionale. A partire dalla cornice scelta per l’occasione, villa Lavezzari a Merate, “prestata” in amicizia da Colombo Group srl.


In molti, domenica pomeriggio, si sono ritrovati nella splendida dimora per ricordare il visionario stilista originario del veronese, ma brianzolo d’adozione, scomparso lo scorso anno all’età di 84 anni. La sua storia, il suo talento e la sua umanità rivivono oggi nelle pagine del volume scritto dal figlio Umberto Grella, dal titolo “Hai reso più bello il mondo. Ora dovrai rifare il guardaroba agli angeli”


Non solo professionista e artista noto in tutto il mondo: Luciano Grella è stato dal 1991 anche storico presidente nazionale di Confartigianato Moda. Amante del bello, creativo istrionico e progressista (sua la prima realizzazione di gonna da uomo), è stato anche curatore di svariate sfilate e mostre. Nel 2007 gli fu conferito il Premio Maestro Città di Milano e nel 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo insignì dell'onorificenza dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nominandolo cavaliere.


Domenica pomeriggio ad accogliere il pubblico e fare gli onori di casa, Massimiliano Colombo, della società Colombo Group e il sindaco di Merate Mattia Salvioni. “Luciano ha contribuito a portare l'italianità e il made in Italy nel mondo” ha detto il primo cittadino “credo che il significato di questo incontro sia quello di non dimenticare quello che è stato fatto e di lasciare alle future generazioni una sfida: reinterpretare ciò che arriva dal passato per portarlo nel futuro”.


La parola è poi passata a Enrico Radice, del centro promozione artigianato Cabiate, che ha ricordato lo stilista anche come pioniere del mondo del design: “Luciano Grella non deve essere considerato come un normale artigiano: era anche comunicazione ed una serie di cose che andavano oltre il suo atelier, tra esposizioni, mostre e formazione”.
“Ha impregnato la sua vita di creatività” l'ha ricordato l'amico ed architetto Giorgio Ponti, che dell'artista ha voluto soprattutto celebrare l'uomo “allegro, simpatico, che godeva il suo lavoro come fosse un regalo della vita”.


“Un protostilista” l'ha poi descritto Edgardo Zilioli, ex dirigente Nylstar, che ha definito i suoi abiti “senza età”.
È stato quindi presentato il docufilm “Luciano Grella, maestro d’eleganza”, diretto dalla figlia dello stilista, Diletta Grella. Il lavoro ripercorre l’intera parabola umana e professionale del celebre sarto: dall’infanzia segnata dalla povertà durante la guerra, agli studi all’Istituto Secoli e poi all’Accademia Marangoni, dove mosse i primi passi nel mondo dell’Alta Moda. A fare da filo conduttore è l’intervista realizzata dal giornalista Alex Gusella, davanti ai cui microfoni Grella si è raccontato.
“Credo che questo tipo di condivisione possa rappresentare davvero una ricchezza per le generazioni più giovani” ha sottolineato Gusella, rivolgendosi al pubblico in sala ed introducendo il proprio lavoro.
Nel filmato, la voce dello stilista ha riecheggiato con parole che riassumevano così la sua filosofia creativa: “Il vestito è ben riuscito quando scompare sulla persona”. Con affetto, Grella ha ricordato il sodalizio con le sorelle Fontana, la caricaturista Brunetta Matelli, ma soprattutto con la moglie Irma - presente alla proiezione - con cui negli anni Sessanta aprì il suo primo atelier e condivise una vita di lavoro e passione per il proprio mestiere: “Era bravissima nei ricami. Abbiamo creato abiti meravigliosi per tutto il mondo”.
Poi la chiusura, specchio delle sue creazioni divertenti, sperimentali ed irriverenti: “Io mi sono solo divertito a giocare. La vita è un gioco e, se sai giocare, o bene o male, devi giocare”.


Infine la chiacchierata con l'autore Umberto, condotta dall'architetto ed interior designer Daniela Cerutti: tra aneddoti e scorci di vita quotidiana, l'avvocato e scrittore ha raccontato il rapporto con il padre Luciano. “Io credo di aver vissuto una fiaba: sono stato un uomo molto fortunato” ha ammesso Umberto Grella, riconoscendo al padre di avergli trasmesso il senso del buon gusto e dell'eleganza e di avergli permesso di venire in contatto con persone straordinarie “ho tanti episodi fiabeschi nella mia vita che sicuramente mi hanno dato tanta soddisfazione e mi hanno fatto apprezzare il bello”.
Al termine dell'evento, i presenti hanno potuto apprezzare i locali della villa e il suo parco restaurati in tutto il suo splendore.


La villa, oggi sede del gruppo Colombo srl, è stata riqualificata interamente per mano della società, ha spiegato Massimiliano Colombo, dalla restaurazione degli interni alla ristrutturazione dell'edificio, senza dimenticare la sistemazione dei giardini.
Ora Colombo Group si prefissa per il 2026 un progetto ambizioso, nato ormai due anni fa: creare un orto botanico, il primo del suo genere in Italia. “Stiamo selezionando le specie e varietà vegetali, prevalentemente erbacce perenni e rosai” ha spiegato Massimiliano “vorremmo esporle e far vedere come crescono e si sviluppano, per poi spiegare al pubblico come poterle contestualizzare nel proprio verde, anche e soprattutto urbano”.
Con l'evento di domenica, che ha ospitato l'amico Umberto Grella e i suoi ospiti si apre, dunque, una nuova stagione per villa Lavezzari.


Umberto Grella con la mamma Irma
In molti, domenica pomeriggio, si sono ritrovati nella splendida dimora per ricordare il visionario stilista originario del veronese, ma brianzolo d’adozione, scomparso lo scorso anno all’età di 84 anni. La sua storia, il suo talento e la sua umanità rivivono oggi nelle pagine del volume scritto dal figlio Umberto Grella, dal titolo “Hai reso più bello il mondo. Ora dovrai rifare il guardaroba agli angeli”

Luciano Grella

Non solo professionista e artista noto in tutto il mondo: Luciano Grella è stato dal 1991 anche storico presidente nazionale di Confartigianato Moda. Amante del bello, creativo istrionico e progressista (sua la prima realizzazione di gonna da uomo), è stato anche curatore di svariate sfilate e mostre. Nel 2007 gli fu conferito il Premio Maestro Città di Milano e nel 2021 il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo insignì dell'onorificenza dell'Ordine al Merito della Repubblica Italiana, nominandolo cavaliere.

Massimiliano Colombo

Domenica pomeriggio ad accogliere il pubblico e fare gli onori di casa, Massimiliano Colombo, della società Colombo Group e il sindaco di Merate Mattia Salvioni. “Luciano ha contribuito a portare l'italianità e il made in Italy nel mondo” ha detto il primo cittadino “credo che il significato di questo incontro sia quello di non dimenticare quello che è stato fatto e di lasciare alle future generazioni una sfida: reinterpretare ciò che arriva dal passato per portarlo nel futuro”.

Enrico Radice, centro promozione artigianato Cabiate

L'architetto Giorgio Ponti
La parola è poi passata a Enrico Radice, del centro promozione artigianato Cabiate, che ha ricordato lo stilista anche come pioniere del mondo del design: “Luciano Grella non deve essere considerato come un normale artigiano: era anche comunicazione ed una serie di cose che andavano oltre il suo atelier, tra esposizioni, mostre e formazione”.
“Ha impregnato la sua vita di creatività” l'ha ricordato l'amico ed architetto Giorgio Ponti, che dell'artista ha voluto soprattutto celebrare l'uomo “allegro, simpatico, che godeva il suo lavoro come fosse un regalo della vita”.

Edgardo Zilioli, ex dirigente Nylstar

Il giornalista Alex Gusella
“Un protostilista” l'ha poi descritto Edgardo Zilioli, ex dirigente Nylstar, che ha definito i suoi abiti “senza età”.
È stato quindi presentato il docufilm “Luciano Grella, maestro d’eleganza”, diretto dalla figlia dello stilista, Diletta Grella. Il lavoro ripercorre l’intera parabola umana e professionale del celebre sarto: dall’infanzia segnata dalla povertà durante la guerra, agli studi all’Istituto Secoli e poi all’Accademia Marangoni, dove mosse i primi passi nel mondo dell’Alta Moda. A fare da filo conduttore è l’intervista realizzata dal giornalista Alex Gusella, davanti ai cui microfoni Grella si è raccontato.
“Credo che questo tipo di condivisione possa rappresentare davvero una ricchezza per le generazioni più giovani” ha sottolineato Gusella, rivolgendosi al pubblico in sala ed introducendo il proprio lavoro.
Nel filmato, la voce dello stilista ha riecheggiato con parole che riassumevano così la sua filosofia creativa: “Il vestito è ben riuscito quando scompare sulla persona”. Con affetto, Grella ha ricordato il sodalizio con le sorelle Fontana, la caricaturista Brunetta Matelli, ma soprattutto con la moglie Irma - presente alla proiezione - con cui negli anni Sessanta aprì il suo primo atelier e condivise una vita di lavoro e passione per il proprio mestiere: “Era bravissima nei ricami. Abbiamo creato abiti meravigliosi per tutto il mondo”.
Poi la chiusura, specchio delle sue creazioni divertenti, sperimentali ed irriverenti: “Io mi sono solo divertito a giocare. La vita è un gioco e, se sai giocare, o bene o male, devi giocare”.

L'architetto Daniela Cerutti

L'avvocato e autore del libro Umberto Grella
Infine la chiacchierata con l'autore Umberto, condotta dall'architetto ed interior designer Daniela Cerutti: tra aneddoti e scorci di vita quotidiana, l'avvocato e scrittore ha raccontato il rapporto con il padre Luciano. “Io credo di aver vissuto una fiaba: sono stato un uomo molto fortunato” ha ammesso Umberto Grella, riconoscendo al padre di avergli trasmesso il senso del buon gusto e dell'eleganza e di avergli permesso di venire in contatto con persone straordinarie “ho tanti episodi fiabeschi nella mia vita che sicuramente mi hanno dato tanta soddisfazione e mi hanno fatto apprezzare il bello”.
Al termine dell'evento, i presenti hanno potuto apprezzare i locali della villa e il suo parco restaurati in tutto il suo splendore.


La villa, oggi sede del gruppo Colombo srl, è stata riqualificata interamente per mano della società, ha spiegato Massimiliano Colombo, dalla restaurazione degli interni alla ristrutturazione dell'edificio, senza dimenticare la sistemazione dei giardini.
Ora Colombo Group si prefissa per il 2026 un progetto ambizioso, nato ormai due anni fa: creare un orto botanico, il primo del suo genere in Italia. “Stiamo selezionando le specie e varietà vegetali, prevalentemente erbacce perenni e rosai” ha spiegato Massimiliano “vorremmo esporle e far vedere come crescono e si sviluppano, per poi spiegare al pubblico come poterle contestualizzare nel proprio verde, anche e soprattutto urbano”.
Con l'evento di domenica, che ha ospitato l'amico Umberto Grella e i suoi ospiti si apre, dunque, una nuova stagione per villa Lavezzari.
Federica Frigerio