Confindustria: Lecco, Como e Sondrio insieme entro il 27
Confindustria Lecco & Sondrio e Confindustria Como convergono verso un’unione che, se tutto andrà per il meglio, si concretizzerà nella primavera del 2027 con la nascita di un nuovo ed unico soggetto.
A darne notizia è stato il presidente di Confindustria Lecco & Sondrio Marco Campanari al termine del suo intervento durante l’assemblea generale delle due associazioni, tenutasi nel pomeriggio di mercoledì 15 ottobre presso il polo fieristico e congressuale Lariofiere di Erba. “Rivoluzioni. La difesa dei valori dell’Occidente” il titolo dato all’incontro che ha visto due momenti distinti, uno per parlare di “L’Europa nel mondo: frontiere, sicurezza e futuro” e un secondo per dibattere su “Linee di confine: sovranità, traiettorie e scambi globali”.

Ad aprire la riunione, moderata da Annalisa Chirico, direttore responsabile di Fortune Italia, sono stati gli interventi dei presidenti Gianluca Brenna (Como) e Marco Campanari. Chirico ha ricordato che è la sesta volta che le due associazioni tengono insieme la loro assemblea generale e ha domandato a Campanari quale vuole essere la meta di questo percorso.
“Viviamo in un territorio vasto, molto ricco di specificità che sono il sale e il pepe di un’area che in realtà ha tantissimi punti di contatto e molti ambiti di coesione – ha spiegato. – Siamo un territorio molto esteso ma che ha tante ragioni per vivere i tanti punti di coesione che sperimentiamo in ogni nostra giornata”.


Il presidente di Lecco e Sondrio ha proseguito ripercorrendo gli ultimi anni delle due associazioni: “Abbiamo iniziato a conoscerci, a dialogare e mettere a fattor comune esperienze e fare progetti insieme, a creare servizi per i nostri associati insieme, insomma, a fare cose logiche, che nascono dal basso.
Nell’ultimo anno, non solo io e il presidente Brenna, ma anche con i nostri consigli di presidenza, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che tutto questo è così bello che non merita di essere accidentale: merita un percorso e una meta. Ci siamo resi conto di una cosa a cui già stavamo girando attorno concettualmente da un po’ di tempo e che invece ora abbiamo l’opportunità di fare: creare un nuovo soggetto confindustriale, importante per dimensione, e che andrebbe a posizionarsi tra le prime dieci associazioni del sistema; un soggetto che sarebbe molto ben patrimonializzato e quindi in grado di fare progetti ancora più importanti per tutte le nostre imprese; un soggetto che potrebbe essere ancora più innovativo nella forma di governance per la capacità di salvaguardare le specificità delle imprese e dei territori”.

I Consigli Generali delle due associazioni poche settimane fa hanno votato all’unanimità la “partenza” di questo progetto. “Andremo a esplorare nel corso dei prossimi mesi la fattibilità di tutto questo e, se come immaginiamo le cose andranno come devono andare – ha spiegato Campanari – entro la fine del 2026 le Assemblee Straordinarie delle due associazioni approveranno il testo di un progetto di aggregazione e nella primavera del 2027 nascerà una nuova Confindustria unica”.
Del resto solo poche settimane fa, sempre a Lariofiere, era stato presentato lo Studio Strategico Territoriale riguardante l’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna, realizzato dalla European House Ambrosetti e richiesto da Confindustria Lecco e Sondrio, e Confindustria Como. A esporre il risultato degli studi avviati nel novembre del 2023 era stato Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile Scenari e Intelligence TEHA Group, che oltre ad avere dettagliando un quadro preciso del territorio sotto diversi punti di vista, aveva anche annunciato i sette ambiti prioritari di intervento. Dall’industria manifatturiera alla digitalizzazione, passando per sostenibilità, capitale umano, turismo e rete infrastrutturali. Progetti a cui le associazioni ora più che mai guardano insieme.

Come ricordato dal presidente Brenna, le associazioni “hanno competenze e dei territori che sono complementari”. “Abbiamo tutte le risorse che servono per poter portare avanti questo studio – ha spiegato – che ha sette linee di intervento e che nelle prossime settimane, insieme ai colleghi di Lecco e Sondrio, cercheremo di impostare come lavoro congiunto per i prossimi mesi”.
A darne notizia è stato il presidente di Confindustria Lecco & Sondrio Marco Campanari al termine del suo intervento durante l’assemblea generale delle due associazioni, tenutasi nel pomeriggio di mercoledì 15 ottobre presso il polo fieristico e congressuale Lariofiere di Erba. “Rivoluzioni. La difesa dei valori dell’Occidente” il titolo dato all’incontro che ha visto due momenti distinti, uno per parlare di “L’Europa nel mondo: frontiere, sicurezza e futuro” e un secondo per dibattere su “Linee di confine: sovranità, traiettorie e scambi globali”.

Ad aprire la riunione, moderata da Annalisa Chirico, direttore responsabile di Fortune Italia, sono stati gli interventi dei presidenti Gianluca Brenna (Como) e Marco Campanari. Chirico ha ricordato che è la sesta volta che le due associazioni tengono insieme la loro assemblea generale e ha domandato a Campanari quale vuole essere la meta di questo percorso.
“Viviamo in un territorio vasto, molto ricco di specificità che sono il sale e il pepe di un’area che in realtà ha tantissimi punti di contatto e molti ambiti di coesione – ha spiegato. – Siamo un territorio molto esteso ma che ha tante ragioni per vivere i tanti punti di coesione che sperimentiamo in ogni nostra giornata”.

Marco Campanari
Per Campanari il territorio è permeato da valori fondanti che accomunano, come una fortissima cultura del lavoro, la predisposizione all’industrialità e la densità di imprese, soprattutto di Pmi. “Sono tre province che generano più o meno 35 miliardi di euro di valore aggiunto, quindi una parte importante della Lombardia e del Paese e sono due associazioni molto speculari, anche dal punto di vista della struttura: entrambe hanno circa 700 aziende associate, abbiamo strutture associative simili con specificità analoghe in termini di storia, educazione e capacità”. 
Il presidente di Lecco e Sondrio ha proseguito ripercorrendo gli ultimi anni delle due associazioni: “Abbiamo iniziato a conoscerci, a dialogare e mettere a fattor comune esperienze e fare progetti insieme, a creare servizi per i nostri associati insieme, insomma, a fare cose logiche, che nascono dal basso.
Nell’ultimo anno, non solo io e il presidente Brenna, ma anche con i nostri consigli di presidenza, ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti che tutto questo è così bello che non merita di essere accidentale: merita un percorso e una meta. Ci siamo resi conto di una cosa a cui già stavamo girando attorno concettualmente da un po’ di tempo e che invece ora abbiamo l’opportunità di fare: creare un nuovo soggetto confindustriale, importante per dimensione, e che andrebbe a posizionarsi tra le prime dieci associazioni del sistema; un soggetto che sarebbe molto ben patrimonializzato e quindi in grado di fare progetti ancora più importanti per tutte le nostre imprese; un soggetto che potrebbe essere ancora più innovativo nella forma di governance per la capacità di salvaguardare le specificità delle imprese e dei territori”.

Gianluca Brenna
I Consigli Generali delle due associazioni poche settimane fa hanno votato all’unanimità la “partenza” di questo progetto. “Andremo a esplorare nel corso dei prossimi mesi la fattibilità di tutto questo e, se come immaginiamo le cose andranno come devono andare – ha spiegato Campanari – entro la fine del 2026 le Assemblee Straordinarie delle due associazioni approveranno il testo di un progetto di aggregazione e nella primavera del 2027 nascerà una nuova Confindustria unica”.
Del resto solo poche settimane fa, sempre a Lariofiere, era stato presentato lo Studio Strategico Territoriale riguardante l’area del Lario, della Valtellina e della Valchiavenna, realizzato dalla European House Ambrosetti e richiesto da Confindustria Lecco e Sondrio, e Confindustria Como. A esporre il risultato degli studi avviati nel novembre del 2023 era stato Lorenzo Tavazzi, Senior Partner e Responsabile Scenari e Intelligence TEHA Group, che oltre ad avere dettagliando un quadro preciso del territorio sotto diversi punti di vista, aveva anche annunciato i sette ambiti prioritari di intervento. Dall’industria manifatturiera alla digitalizzazione, passando per sostenibilità, capitale umano, turismo e rete infrastrutturali. Progetti a cui le associazioni ora più che mai guardano insieme.

Come ricordato dal presidente Brenna, le associazioni “hanno competenze e dei territori che sono complementari”. “Abbiamo tutte le risorse che servono per poter portare avanti questo studio – ha spiegato – che ha sette linee di intervento e che nelle prossime settimane, insieme ai colleghi di Lecco e Sondrio, cercheremo di impostare come lavoro congiunto per i prossimi mesi”.
E.Ma.