Merate, la città amministrata ma non guidata
Gentile Direttore, leggo la notizia che via Trento resterà chiusa per un po’ di tempo. Bene. Non mi soffermo sulla durata dei lavori: mi soffermo sul decadimento delle idee, sulla mancanza di visione e di iniziativa. Quando si dice che a Merate viviamo un governo tecnico – alla Mario Monti, per intenderci – non è un’esagerazione. Questo piccolo intervento pubblico ne è la dimostrazione. Arriva il tecnico, segnala che i sottoservizi vanno sistemati, e tutti si fermano lì. Nessuno, tra chi dovrebbe fare Politica, pensa che si potrebbe approfittare dei lavori per abbellire la via, proseguire la pavimentazione, migliorare l’illuminazione, creare un “cannocchiale” di pregio da piazza Vittoria a viale Cornaggia, o almeno predisporre la parte tecnica per le illuminazioni natalizie. Nulla. Nessuna programmazione, nessuna iniziativa. Solo amministrazione ordinaria. Eppure il tempo dell’apprendimento è finito: sono passati due anni dalle elezioni, ci avviciniamo al terzo, e nulla si muove. I giornali sono sempre più poveri di notizie, la macchina amministrativa è ferma, e dagli uffici comincia a uscire la polvere da sotto il tappeto: disguidi, lamentele, mancanza di una guida forte, assenza di progetti. La città non chiede miracoli, ma un’idea, una direzione, un segno di vita. Perché, alla fine, la domanda resta una sola: è davvero questa la Merate che abbiamo scelto?
La Voce sotto la Torre