Lomagna, don Conocchia: l'accoglienza è speranza

Nell'ultima giornata della seconda edizione del Festival della Fede in onore di suor Luisa “Kenbe Fèm”, don Andrea Conocchia ha ricevuto un premio dalla comunità pastorale.
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Il parroco di Torvajanica, che ha presieduto la messa delle 10.30 insieme al parroco di Lomagna don Andrea Restelli, nella sua omelia ha ricordato suor Luisa come una Santa già arrivata in paradiso, luogo per il quale tutti siamo stati creati. Il don ha invitato i presenti a riflettere personalmente sulla posizione occupata dal Signore in ognuno, spiegando come Cristo sia un tesoro presente in ogni uomo, essendo egli nato, morto e risorto per la salvezza dell'umanità.
Abbracciando lo spirito del Vangelo, la lode si incontra con l'amore, le persone, la realtà: la vita, per radunare tutte le genti e le lingue, aprendo il cuore e le braccia a tutti, senza pregiudizi ,per camminare insieme nell'esperienza di essere stati santificati. Questo messaggio si riflette nel lavoro quotidiano del parroco di Torvajanica, che a partire del periodo della pandemia, ha accolto nella sua chiesa più di 150 donne transessuali bisognose di aiuto materiale e spirituale.
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Grazie alla rete, creatasi con l'aiuto concreto di Papa Francesco, che sempre si è preso cura delle periferie esistenziali, il don sta continuando ad aiutare sempre più donne, mettendo inoltre a disposizione uno sportello di primo ascolto con supporto psicologico, per immaginare percorsi di vita diversi, che spesso per tante è la prostituzione.
Con commozione il religioso ha ricordato in particolare tre donne che hanno segnato il suo cammino. L'argentina Noemi, che anche da morta non è stata accettata dalla famiglia, che ha rifiutato di ricevere la sua salma. Giuliana, morta di AIDS e tuttora ospitata nel frigorifero dell'ospedale di Torvergata perchè nessuno la sta cercando. Infine Lilli, una cara amica di papa Francesco, che le scriveva con affetto tutti i giorni, trovata mangiata dai cinghiali in una foresta, dopo essere stata uccisa nel luogo dove si prostituiva. Grazie all'elemosineria di papa Francesco la famiglia ha potuto celebrare il suo funerale. “Ricordate che i piccoli e le periferie sono al centro del Vangelo e che quello che facciamo al prossimo lo facciamo direttamente a Gesù che perdona tutti. Se il Signore dice sempre sì' e di sentirci tutti fratelli, come possiamo noi dire di no verso il prossimo?”.
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Don Andrea Restelli ha dunque conferito il premio “Kenbe Fèm” a nome di tutta la comunità e ha promesso che presto suor Genevieve Jeanningros, la suora tanto amica di papa Francesco e che, anche lei tanto ha fatto per le persone transgender, riceverà lo stesso riconoscimento, per sottolineare come misericordia, amore e accoglienza siano grandi segni di speranza.
I.Bi.
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