Cernusco: dopo il gas anche la Tim avverte, servizio a rischio per “grave inadempimento”
Dopo la società del gas, anche quella di telefonia mobile annuncia la possibile messa in mora del comune di Cernusco Lombardone. Un “grave inadempimento”, cioè, più sobriamente, a quanto pare, alcune bollette non sarebbero state pagate alla scadenza. Almeno così risulterebbe da una nota inviata al comune dalla Capo di Gabinetto della Prefettura di Lecco.

La quale il 2 ottobre scorso ha ricevuto, per conoscenza, il telegramma con cui l’Ente veniva informato da Tim Spa che, a partire dal 6 ottobre a causa di un grave inadempimento il servizio di telefonia mobile sarebbe stato sospeso, con la sola eccezione delle linee di emergenza al servizio del sindaco Gennaro Toto e delle linee telefoniche di alcuni servizi di pubblica utilità. Il primo cittadino dovrà però rispondere, e velocemente, all’Ufficio Territoriale di Governo e spiegare come sia potuto accadere un tale fatto, del tutto inedito nell’intera Brianza (ma sospettiamo anche oltre).
Nel frattempo sembra sia stata avviata una sorta di petizione online da inviare alla Prefettura per chiedere a S.E. Paolo Giuseppe Alfredo Ponta di intervenire con i mezzi di cui la Legge mette a disposizione, compreso il commissariamento. Del resto la situazione è oggettivamente insostenibile tra scontri all’interno del Municipio con diversi dipendenti, debiti fuori bilancio, bolletta del gas impagata e un quadro di incuria generale segnalato da molti cernuschesi pare ce ne sia abbastanza per giustificare anche un provvedimento drastico.
Lo spazio resta a disposizione per eventuali precisazioni.

La quale il 2 ottobre scorso ha ricevuto, per conoscenza, il telegramma con cui l’Ente veniva informato da Tim Spa che, a partire dal 6 ottobre a causa di un grave inadempimento il servizio di telefonia mobile sarebbe stato sospeso, con la sola eccezione delle linee di emergenza al servizio del sindaco Gennaro Toto e delle linee telefoniche di alcuni servizi di pubblica utilità. Il primo cittadino dovrà però rispondere, e velocemente, all’Ufficio Territoriale di Governo e spiegare come sia potuto accadere un tale fatto, del tutto inedito nell’intera Brianza (ma sospettiamo anche oltre).
Nel frattempo sembra sia stata avviata una sorta di petizione online da inviare alla Prefettura per chiedere a S.E. Paolo Giuseppe Alfredo Ponta di intervenire con i mezzi di cui la Legge mette a disposizione, compreso il commissariamento. Del resto la situazione è oggettivamente insostenibile tra scontri all’interno del Municipio con diversi dipendenti, debiti fuori bilancio, bolletta del gas impagata e un quadro di incuria generale segnalato da molti cernuschesi pare ce ne sia abbastanza per giustificare anche un provvedimento drastico.
Lo spazio resta a disposizione per eventuali precisazioni.
