Cernusco: i bambini di strada di suor Natalina Isella. La testimonianza
Ogni volta che torna in Italia dalla sua Bukavu, suor Natalina Isella porta la testimonianza di quanto è riuscita a fare con la sua missione dal 2002 e di quanto ancora ci sia da lavorare per i bambini di strada della Repubblica Democratica del Congo.


Presso l'Oratorio San Luigi di Cernusco, con l'organizzazione della commissione missionaria interdecanale di Merate e Brivio, la religiosa l'ha fatto nel corso di un incontro intitolato “Una serata al “focolare” con Natalina”, come quel focolare che da più di vent'anni si impegna a trovare per i bambini rimasti senza famiglia.
Ad introdurre la serata sono stati don Stefano Rocca e padre Mario Ghezzi.


Suora laica dell'Istituto Discepolo del Crocifisso, in missione in Congo dal 1977, suor Natalina ha infatti fondato nel 2002 il centro di accoglienza Ek'abana (“la casa delle bambine” in swaili), dove accoglieva in principio le bambine emarginate dalla comunità perchè accusate di stregoneria.
Con gli anni la sua causa si è allargata all'educazione di tutti i bambini bisognosi del territorio e alla mediazione familiare, finalizzata al reinserimento dei piccoli nelle famiglie di origine o in famiglie di affidamento.


Tanti i temi sfiorati nel corso della serata: dalla povertà dei bambini, che tra le difficoltà di ogni giorno trovano il modo di divertirsi ed affrontare la vita con il sorriso, alla figura delle donne, che con un piccolo credito fornito da Ek'abana trovano il modo di reinventarsi per sostenere le proprie famiglie, creando dei piccoli mercatini.
Si è fatta anche portatrice di un messaggio di inclusione: tanti sono i bimbi affetti da disabilità fisiche e psichiche (nella maggior parte dei casi tacciati di stregoneria) a cui offre aiuto nell'apprendimento, per poterli poi reintrodurre nelle scuole. “è una delle più intelligenti della sua classe” ha raccontato Natalina mostrando le immagini di una piccola con gravi difficoltà motorie, che ora grazie alle cure degli educatori del centro Ek'abana può andare a scuola, giocare ed imparare con gli altri bambini “ora i suoi compagni la guardano, ma per proteggerla, non più per escluderla”.


Attualmente la città sta attraversando un momento di estrema crisi con l'entrata dei ribelli del movimento M23, che da inizio anno sta portando guerra e distruzione nel Paese: “Hanno svaligiato tutto. Non c'è più lavoro: le banche sono chiuse da febbraio, le ONG sono andate via e tanti giovani che vi lavoravano hanno perso l'occupazione, la violenza è dilagante e la gente inizia ad avere fame”.
A inizio novembre Natalina rientrerà a Bukavu, ma nel frattempo tante sono le iniziative che la terranno impegnata nelle prossime settimane, a sostegno dei suoi progetti.
Per donazioni:
Intestazione conto: AMICI DI SILVANA – ODV
IBAN: IT53J0503451130000000007711
causale: Ek’abana – Natalina Isella


Presso l'Oratorio San Luigi di Cernusco, con l'organizzazione della commissione missionaria interdecanale di Merate e Brivio, la religiosa l'ha fatto nel corso di un incontro intitolato “Una serata al “focolare” con Natalina”, come quel focolare che da più di vent'anni si impegna a trovare per i bambini rimasti senza famiglia.
Ad introdurre la serata sono stati don Stefano Rocca e padre Mario Ghezzi.

Don Stefano Rocca

Suora laica dell'Istituto Discepolo del Crocifisso, in missione in Congo dal 1977, suor Natalina ha infatti fondato nel 2002 il centro di accoglienza Ek'abana (“la casa delle bambine” in swaili), dove accoglieva in principio le bambine emarginate dalla comunità perchè accusate di stregoneria.
Con gli anni la sua causa si è allargata all'educazione di tutti i bambini bisognosi del territorio e alla mediazione familiare, finalizzata al reinserimento dei piccoli nelle famiglie di origine o in famiglie di affidamento.

Padre Mario

Tanti i temi sfiorati nel corso della serata: dalla povertà dei bambini, che tra le difficoltà di ogni giorno trovano il modo di divertirsi ed affrontare la vita con il sorriso, alla figura delle donne, che con un piccolo credito fornito da Ek'abana trovano il modo di reinventarsi per sostenere le proprie famiglie, creando dei piccoli mercatini.
Si è fatta anche portatrice di un messaggio di inclusione: tanti sono i bimbi affetti da disabilità fisiche e psichiche (nella maggior parte dei casi tacciati di stregoneria) a cui offre aiuto nell'apprendimento, per poterli poi reintrodurre nelle scuole. “è una delle più intelligenti della sua classe” ha raccontato Natalina mostrando le immagini di una piccola con gravi difficoltà motorie, che ora grazie alle cure degli educatori del centro Ek'abana può andare a scuola, giocare ed imparare con gli altri bambini “ora i suoi compagni la guardano, ma per proteggerla, non più per escluderla”.


Attualmente la città sta attraversando un momento di estrema crisi con l'entrata dei ribelli del movimento M23, che da inizio anno sta portando guerra e distruzione nel Paese: “Hanno svaligiato tutto. Non c'è più lavoro: le banche sono chiuse da febbraio, le ONG sono andate via e tanti giovani che vi lavoravano hanno perso l'occupazione, la violenza è dilagante e la gente inizia ad avere fame”.
A inizio novembre Natalina rientrerà a Bukavu, ma nel frattempo tante sono le iniziative che la terranno impegnata nelle prossime settimane, a sostegno dei suoi progetti.
Per donazioni:
Intestazione conto: AMICI DI SILVANA – ODV
IBAN: IT53J0503451130000000007711
causale: Ek’abana – Natalina Isella
F.F.