Uso tecnologie digitali: un servizio aperto nei comuni
Uno sportello per aiutare chi è in difficoltà nell’uso delle tecnologie digitali: è il servizio - promosso da Regione Lombardia con fondi Pnrr - che il Centro Provinciale per l’Istruzione degli Adulti (Cpia) di Lecco, in partenariato con enti tra cui la provincia di Lecco, l’Ambito di Merate, Retesalute e altri, sta mettendo in campo nel nostro territorio.
Secondo i più recenti dati Istat in Italia il tasso di diffusione di Internet è pari all’86,2% e sale al 93,4% nelle famiglie con un componente tra i 16 e i 74 anni. Ma nei nuclei familiari composti esclusivamente da anziani il dato non è confortante: solo 6 su 10 infatti si connettono a Internet da casa. Se poi si vanno a vedere le percentuali scorporate per genere, risulta ancora oggi un divario a svantaggio di quello femminile, che appare più marcato nelle classi con età più avanzata: tra gli ultra 75enni, infatti, il 38,3% degli uomini fa uso delle tecnologie digitali contro il 26,5% delle donne.
Il Punto Digitale Facile, come è stato chiamato lo sportello attivo da qualche mese in alcuni Comuni del territorio, appare quindi decisamente utile e non è comunque riservato ai soli anziani ma aperto a tutti coloro che non possiedono competenze digitali o non le possiedono in misura sufficiente.
In particolare si rivolge a giovani provenienti da famiglie con basso livello di istruzione e/o basso reddito; disoccupati, inoccupati o inattivi; persone in cerca di occupazione, iscritti al collocamento mirato e presi in carico dai servizi per l’impiego e/o dai servizi sociali territoriali; persone in carico ai servizi sociali e socio-sanitari; residenti o domiciliati di cittadinanza straniera; lavoratori fragili e vulnerabili o con minori possibilità occupazionali.
In base ai dati forniti dall’Ambito meratese gli sportelli aperti sono a oggi quelli di Merate (presso la Biblioteca comunale, martedì 14,30/17,30), di Osnago (sala Anta, viale delle Rimembranze, venerdì 9/12), di Missaglia (palazzina Teodolinda, venerdì 14,30/17,30), di Casatenovo (Municipio, viale delle Rimembranze, giovedì 10/13), di Cremella (via don Colombo 1, giovedì 9,30/12).
Gli accessi sono stati in tutto 38, non molti per la verità.
Ma il motivo è probabilmente da ricercarsi nella scarsa conoscenza da parte della popolazione sull’esistenza del servizio e forse anche in un’accessibilità non immediata essendo richiesta una prenotazione per poterne usufruire.
Lo sportello con maggior numero di accessi è quello di Missaglia.
Ma quali sono state le richieste più frequenti dell’utenza?
Ai primi posti troviamo l’attivazione della Carta d’Identità Elettronica (Cie) e l’accesso e utilizzo del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid).
Altre richieste hanno riguardato l’attivazione e consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, la prenotazione di visite mediche, di appuntamenti online (per esempio per il rilascio del passaporto), la compilazione e l’invio di pratiche digitali presso enti pubblici.
Soddisfatta della risposta da parte dei Comuni, che definisce “buona”, la dottoressa Giulia Gentili, referente dell’Area Progettazione dell’Ambito di Merate.
La responsabile preannuncia che altre Amministrazioni stanno per aderire al progetto, ragion per cui è stato riaperto il bando per la ricerca di facilitatori.
Le attività che competono a questa figura sono molteplici e vanno dall’accesso ai servizi pubblici digitali, al sostegno alla gestione di social network, alla ricerca di opportunità lavorative, all’eCommerce e all’internet banking, il tutto nel rispetto della privacy dell’utente. Inoltre è richiesto l’affiancamento nella ricerca e nell’interpretazione critica dei dati e delle informazioni online, l’avvicinamento all’utilizzo degli applicativi digitali di base, fruiti sia da smartphone che da pc, software di elaborazione testi, fogli di calcolo, creazione di presentazioni e videoconferenze, gestione della posta elettronica.
Un altro compito importante dei facilitatori è quello della sensibilizzazione al rispetto dei processi della sicurezza informatica al fine di tutelare l’utenza dai rischi della Rete, proteggere privacy e dati, salvaguardare file, sistemi, e dispositivi.
L’avviso pubblico per la selezione è consultabile sul sito del Cpia Lecco.
Secondo i più recenti dati Istat in Italia il tasso di diffusione di Internet è pari all’86,2% e sale al 93,4% nelle famiglie con un componente tra i 16 e i 74 anni. Ma nei nuclei familiari composti esclusivamente da anziani il dato non è confortante: solo 6 su 10 infatti si connettono a Internet da casa. Se poi si vanno a vedere le percentuali scorporate per genere, risulta ancora oggi un divario a svantaggio di quello femminile, che appare più marcato nelle classi con età più avanzata: tra gli ultra 75enni, infatti, il 38,3% degli uomini fa uso delle tecnologie digitali contro il 26,5% delle donne.
Il Punto Digitale Facile, come è stato chiamato lo sportello attivo da qualche mese in alcuni Comuni del territorio, appare quindi decisamente utile e non è comunque riservato ai soli anziani ma aperto a tutti coloro che non possiedono competenze digitali o non le possiedono in misura sufficiente.
In particolare si rivolge a giovani provenienti da famiglie con basso livello di istruzione e/o basso reddito; disoccupati, inoccupati o inattivi; persone in cerca di occupazione, iscritti al collocamento mirato e presi in carico dai servizi per l’impiego e/o dai servizi sociali territoriali; persone in carico ai servizi sociali e socio-sanitari; residenti o domiciliati di cittadinanza straniera; lavoratori fragili e vulnerabili o con minori possibilità occupazionali.

Gli accessi sono stati in tutto 38, non molti per la verità.
Ma il motivo è probabilmente da ricercarsi nella scarsa conoscenza da parte della popolazione sull’esistenza del servizio e forse anche in un’accessibilità non immediata essendo richiesta una prenotazione per poterne usufruire.
Lo sportello con maggior numero di accessi è quello di Missaglia.
Ma quali sono state le richieste più frequenti dell’utenza?
Ai primi posti troviamo l’attivazione della Carta d’Identità Elettronica (Cie) e l’accesso e utilizzo del Sistema Pubblico di Identità Digitale (Spid).
Altre richieste hanno riguardato l’attivazione e consultazione del Fascicolo Sanitario Elettronico, la prenotazione di visite mediche, di appuntamenti online (per esempio per il rilascio del passaporto), la compilazione e l’invio di pratiche digitali presso enti pubblici.
Soddisfatta della risposta da parte dei Comuni, che definisce “buona”, la dottoressa Giulia Gentili, referente dell’Area Progettazione dell’Ambito di Merate.
La responsabile preannuncia che altre Amministrazioni stanno per aderire al progetto, ragion per cui è stato riaperto il bando per la ricerca di facilitatori.
Le attività che competono a questa figura sono molteplici e vanno dall’accesso ai servizi pubblici digitali, al sostegno alla gestione di social network, alla ricerca di opportunità lavorative, all’eCommerce e all’internet banking, il tutto nel rispetto della privacy dell’utente. Inoltre è richiesto l’affiancamento nella ricerca e nell’interpretazione critica dei dati e delle informazioni online, l’avvicinamento all’utilizzo degli applicativi digitali di base, fruiti sia da smartphone che da pc, software di elaborazione testi, fogli di calcolo, creazione di presentazioni e videoconferenze, gestione della posta elettronica.
Un altro compito importante dei facilitatori è quello della sensibilizzazione al rispetto dei processi della sicurezza informatica al fine di tutelare l’utenza dai rischi della Rete, proteggere privacy e dati, salvaguardare file, sistemi, e dispositivi.
L’avviso pubblico per la selezione è consultabile sul sito del Cpia Lecco.
A.Vi.