Paderno: il Gruppo Alpini celebra il 60° anniversario tra storia e valori
Sessant’anni di impegno, solidarietà e memoria. Il Gruppo Alpini di Paderno d’Adda ha festeggiato domenica 5 ottobre un traguardo importante, il 60° anniversario della sua fondazione (1965-2025), con una cerimonia intensa e partecipata che ha raccolto istituzioni, cittadini e rappresentanti delle associazioni d’arma del territorio.



Sin dalle prime ore del mattino, le penne nere si sono ritrovate presso la sede di via Airoldi per l’ammassamento, da dove ha preso avvio la cerimonia ufficiale. Dopo l’alzabandiera e gli onori iniziali, il corteo – accompagnato dalla Fanfara Alpina di Prezzate – ha sfilato lungo le vie del paese fino al Monumento ai Caduti di fronte al cimitero, dove è stata deposta una corona d’alloro in segno di riconoscenza e memoria per chi ha sacrificato la propria vita per la patria.



Da lì, la sfilata è proseguita verso uno dei luoghi più simbolici di Paderno, il Monumento degli Alpini: un’area suggestiva che si affaccia sul fiume Adda, sormontata dalle campane che ogni giorno suonano il Padre nostro alle 10 e il Silenzio ai Caduti alle 21. È qui che si sono tenuti i discorsi ufficiali, in un momento di profonda riflessione collettiva.
Ad aprire gli interventi è stato Daniele Riva, capogruppo degli Alpini di Paderno, che ha ricordato con emozione la nascita del sodalizio locale: "Sessant’anni fa veniva annunciata la fondazione del gruppo alpini di Paderno d’Adda. Oggi ci ritroviamo qui, al monumento che ogni giorno ci ricorda i nostri caduti, per rinnovare l’impegno a non cancellare la memoria. Come quando in montagna ci si ferma a guardare il percorso fatto, anche noi oggi ci voltiamo indietro, consapevoli della strada percorsa e di quella ancora da fare. Viva l’Italia e viva gli Alpini".



A seguire, il sindaco di Paderno d’Adda, Giampaolo Torchio, ha sottolineato il valore civico e comunitario degli alpini, tracciando un parallelo tra i sessant’anni del gruppo e la crescita del paese: "Sessant’anni fa Paderno era molto diversa. Sono cambiati i lavori, le abitudini e i ritmi della vita, ma il vostro spirito è rimasto lo stesso: un punto fermo nella comunità. Oggi la partecipazione e il volontariato sono in calo, e proprio per questo la vostra presenza è ancora più necessaria. Vi chiedo di essere un ponte per le nuove generazioni, di trasmettere i vostri valori come un’ancora di riferimento". Il sindaco ha poi voluto ricordare il valore simbolico dei cori alpini: "Quasi tutti i vostri canti parlano del dolore della guerra e della ricerca di pace. Oggi, con la guerra che torna a sfiorarci, quelle parole assumono un significato ancora più profondo".



A chiudere gli interventi è stato Emiliano Invernizzi, presidente della sezione ANA di Lecco, che ha raccolto l’invito del primo cittadino e rilanciato con un messaggio di responsabilità e speranza: "Rispondo al Sindaco dicendo che noi ci siamo, e continueremo ad esserci. Da sempre, in questo paese e in tutta la provincia. Il nostro primo motto è ‘per non dimenticare’, ma oggi dobbiamo chiederci: a cosa è servito ricordare se ci ritroviamo punto e a capo? La pace non è mai un dato acquisito: è una luce che si accende e si spegne. Sta a noi coltivarla nei gesti quotidiani, perché se non lo faremo, saranno i nostri figli e nipoti a pagarne il prezzo. Grazie agli Alpini, e grazie a tutti voi. Viva l’Italia e viva gli Alpini".



La giornata si è poi conclusa con la Santa Messa e il pranzo conviviale presso il ristorante "Toscano" di Robbiate, occasione per ritrovarsi in un clima di amicizia e riconoscenza. Sessant’anni dopo la fondazione del gruppo, gli Alpini di Paderno d’Adda continuano a rappresentare un presidio di memoria, solidarietà e impegno civile. Una presenza discreta ma costante, che affonda le radici nella storia e guarda al futuro con la stessa determinazione di chi, passo dopo passo, sa che ogni salita merita di essere affrontata insieme.



Sin dalle prime ore del mattino, le penne nere si sono ritrovate presso la sede di via Airoldi per l’ammassamento, da dove ha preso avvio la cerimonia ufficiale. Dopo l’alzabandiera e gli onori iniziali, il corteo – accompagnato dalla Fanfara Alpina di Prezzate – ha sfilato lungo le vie del paese fino al Monumento ai Caduti di fronte al cimitero, dove è stata deposta una corona d’alloro in segno di riconoscenza e memoria per chi ha sacrificato la propria vita per la patria.



Da lì, la sfilata è proseguita verso uno dei luoghi più simbolici di Paderno, il Monumento degli Alpini: un’area suggestiva che si affaccia sul fiume Adda, sormontata dalle campane che ogni giorno suonano il Padre nostro alle 10 e il Silenzio ai Caduti alle 21. È qui che si sono tenuti i discorsi ufficiali, in un momento di profonda riflessione collettiva.
Ad aprire gli interventi è stato Daniele Riva, capogruppo degli Alpini di Paderno, che ha ricordato con emozione la nascita del sodalizio locale: "Sessant’anni fa veniva annunciata la fondazione del gruppo alpini di Paderno d’Adda. Oggi ci ritroviamo qui, al monumento che ogni giorno ci ricorda i nostri caduti, per rinnovare l’impegno a non cancellare la memoria. Come quando in montagna ci si ferma a guardare il percorso fatto, anche noi oggi ci voltiamo indietro, consapevoli della strada percorsa e di quella ancora da fare. Viva l’Italia e viva gli Alpini".



A seguire, il sindaco di Paderno d’Adda, Giampaolo Torchio, ha sottolineato il valore civico e comunitario degli alpini, tracciando un parallelo tra i sessant’anni del gruppo e la crescita del paese: "Sessant’anni fa Paderno era molto diversa. Sono cambiati i lavori, le abitudini e i ritmi della vita, ma il vostro spirito è rimasto lo stesso: un punto fermo nella comunità. Oggi la partecipazione e il volontariato sono in calo, e proprio per questo la vostra presenza è ancora più necessaria. Vi chiedo di essere un ponte per le nuove generazioni, di trasmettere i vostri valori come un’ancora di riferimento". Il sindaco ha poi voluto ricordare il valore simbolico dei cori alpini: "Quasi tutti i vostri canti parlano del dolore della guerra e della ricerca di pace. Oggi, con la guerra che torna a sfiorarci, quelle parole assumono un significato ancora più profondo".



A chiudere gli interventi è stato Emiliano Invernizzi, presidente della sezione ANA di Lecco, che ha raccolto l’invito del primo cittadino e rilanciato con un messaggio di responsabilità e speranza: "Rispondo al Sindaco dicendo che noi ci siamo, e continueremo ad esserci. Da sempre, in questo paese e in tutta la provincia. Il nostro primo motto è ‘per non dimenticare’, ma oggi dobbiamo chiederci: a cosa è servito ricordare se ci ritroviamo punto e a capo? La pace non è mai un dato acquisito: è una luce che si accende e si spegne. Sta a noi coltivarla nei gesti quotidiani, perché se non lo faremo, saranno i nostri figli e nipoti a pagarne il prezzo. Grazie agli Alpini, e grazie a tutti voi. Viva l’Italia e viva gli Alpini".



La giornata si è poi conclusa con la Santa Messa e il pranzo conviviale presso il ristorante "Toscano" di Robbiate, occasione per ritrovarsi in un clima di amicizia e riconoscenza. Sessant’anni dopo la fondazione del gruppo, gli Alpini di Paderno d’Adda continuano a rappresentare un presidio di memoria, solidarietà e impegno civile. Una presenza discreta ma costante, che affonda le radici nella storia e guarda al futuro con la stessa determinazione di chi, passo dopo passo, sa che ogni salita merita di essere affrontata insieme.
M.Pen.