Merate: “Tutti gli occhi su Gaza”. Presidio in piazza
Tra le 250 e le 300 persone nel tardo pomeriggio di venerdì 3 ottobre hanno raccolto l'appello, lanciato all'ultimo dall'amministrazione di Merate, per ritrovarsi in piazza degli Eroi e dare vita a un presidio per dire basta al genocidio in atto nella striscia di Gaza.



Dai bambini agli anziani, tutti si sono radunati attorno alla fontana, vista un po' come il mare che lambisce le terre del massacro, e qui con striscioni e barche colorate di carta, poi adagiate sull'acqua, hanno detto il loro no alla guerra e al ritorno a un dialogo costruttivo per un cessate il fuoco duraturo.
Con la fascia tricolore il sindaco Mattia Salvioni ha letto il suo messaggio di condanna di tutte le guerre, di vicinanza alle popolazioni affamate e dilaniate dai conflitti, di impegno affinchè dalla nostra città si “levi un grido di consapevolezza che non si può stare in silenzio, un grido di pace forte e inarrestabile. Da Merate noi possiamo essere testimoni dei valori di pace, libertà, democrazia e solidarietà”-
E' stata poi la lettura di alcuni brani, poesie e testimonianze che hanno raccontato il dolore, la drammaticità della guerra e la speranza che sempre c'è nel cuore dell'uomo.
Contestualmente i tanti bambini presenti sono stati invitati a prendere le barchette di carta adagiate davanti alla fontana a formare la scritta GAZA e a lasciarle fluttuare nell'acqua.
Libere, tranquille. In pace.



Dai bambini agli anziani, tutti si sono radunati attorno alla fontana, vista un po' come il mare che lambisce le terre del massacro, e qui con striscioni e barche colorate di carta, poi adagiate sull'acqua, hanno detto il loro no alla guerra e al ritorno a un dialogo costruttivo per un cessate il fuoco duraturo.
Con la fascia tricolore il sindaco Mattia Salvioni ha letto il suo messaggio di condanna di tutte le guerre, di vicinanza alle popolazioni affamate e dilaniate dai conflitti, di impegno affinchè dalla nostra città si “levi un grido di consapevolezza che non si può stare in silenzio, un grido di pace forte e inarrestabile. Da Merate noi possiamo essere testimoni dei valori di pace, libertà, democrazia e solidarietà”-
E' stata poi la lettura di alcuni brani, poesie e testimonianze che hanno raccontato il dolore, la drammaticità della guerra e la speranza che sempre c'è nel cuore dell'uomo.
Contestualmente i tanti bambini presenti sono stati invitati a prendere le barchette di carta adagiate davanti alla fontana a formare la scritta GAZA e a lasciarle fluttuare nell'acqua.
Libere, tranquille. In pace.
