Verderio: la comunità saluta don Emanuele e don Giancarlo
Domenica mattina la comunità parrocchiale dei santi Nazaro e Celso di Verderio inferiore ha salutato don Emanuele Ronco e don Giancarlo Beltrami chiamati dall'arcivescovo a lasciare l'attuale servizio, per altre destinazioni.
Una cerimonia molto partecipata e animata dai canti, durante la quale è stato consegnato anche il mandato ai catechisti ed educatori.


La funzione è stata anche l'occasione per salutare don Abramo, sacerdote proveniente dall'Asia, rimasto per una ventina di giorni in paese, accanto a don Gianni De Micheli guida della comunità pastorale dell'Addolorata.
Nel corso della sua omelia don Emanuele, che in passato era stato anche cappellano dell'ospedale Mandic, ha ricordato le parole di san Paolo che si apprestava a lasciare la sua comunità e ribadiva l'impegno e l'amore profusi nella missione.
“Ora dovete soccorrere voi i più deboli ricordandovi che vi è più gioia nel dare che nel ricevere” ha detto “voglio esprimere un grande grazie ai malati che mi hanno insegnato tanto: pazienza, fiducia e amore. E poi i genitori dei ragazzi con difficoltà fisiche, mentali, morali. Coloro che definiamo sfortunati. Loro sono stati i miei maestri. Mi hanno trasmesso le parole più vere e mi hanno salvato la vita”.
Don Giancarlo, rifacendosi alle parole del Vangelo, ha invitato ad “amare anche i nemici, come ha fatto Gesù e a tendere alla perfezione che è quella di essere misericordiosi gli uni verso gli altri”.


Dopo la funzione la festa in oratorio ha concluso la giornata carica di emozioni.
Una cerimonia molto partecipata e animata dai canti, durante la quale è stato consegnato anche il mandato ai catechisti ed educatori.

Don Ambramo, don Giancrlo, don Emanuele

La funzione è stata anche l'occasione per salutare don Abramo, sacerdote proveniente dall'Asia, rimasto per una ventina di giorni in paese, accanto a don Gianni De Micheli guida della comunità pastorale dell'Addolorata.
Nel corso della sua omelia don Emanuele, che in passato era stato anche cappellano dell'ospedale Mandic, ha ricordato le parole di san Paolo che si apprestava a lasciare la sua comunità e ribadiva l'impegno e l'amore profusi nella missione.
“Ora dovete soccorrere voi i più deboli ricordandovi che vi è più gioia nel dare che nel ricevere” ha detto “voglio esprimere un grande grazie ai malati che mi hanno insegnato tanto: pazienza, fiducia e amore. E poi i genitori dei ragazzi con difficoltà fisiche, mentali, morali. Coloro che definiamo sfortunati. Loro sono stati i miei maestri. Mi hanno trasmesso le parole più vere e mi hanno salvato la vita”.
Don Giancarlo, rifacendosi alle parole del Vangelo, ha invitato ad “amare anche i nemici, come ha fatto Gesù e a tendere alla perfezione che è quella di essere misericordiosi gli uni verso gli altri”.


Dopo la funzione la festa in oratorio ha concluso la giornata carica di emozioni.
S.V.