Parco del Curone: raccolta delle castagne. Raccomandazioni

La "stagione delle castagne" rappresenta per il Parco del Curone uno dei momenti di maggiore afflusso con centinaia di persone che, specie nel fine settimana, affollano sentieri e boschi alla ricerca del "marroni". 
Le conseguenze sono state spesso sotto gli occhi di tutti: auto parcheggiate ovunque, campi invasi dai veicoli, proprietà private violate da chi non ha rispettato i confini. 
L'ente ha diramato una serie di indicazioni e di raccomandazioni affinchè questa usanza non diventi motivo di disturbo, sia per la fauna che per i residenti, e fonte di problemi anche più seri.
Tutti gli anni, nei fine settimana autunnali, i boschi del Parco vengono frequentati da un gran numero di persone per la raccolta delle castagne.
Il grande afflusso è spesso fonte di un grande disturbo, sia per l’ambiente che per i residenti. 
Il congestionamento del traffico e la carenza di posti per la sosta della auto può essere causa di forte disagio anche per i visitatori: ricordiamo che la sosta nei prati, nei boschi e nelle aree agricole, anche a bordo strada, è vietata.
Per evitare situazioni spiacevoli può quindi essere utile condividere alcune considerazioni.
Innanzitutto ricordiamo che i boschi, anche se nel Parco, sono aree di proprietà privata: i frutti, sia sugli alberi che caduti al suolo, appartengono quindi al proprietario del bosco.
Inoltre nei boschi del Parco, pur essendo i castagni diffusi, solo in limitate zone producono frutti interessanti per la raccolta.
Si può quindi comprendere come i boschi del Parco non siano luoghi ideali per la raccolta delle castagne, nonostante la nomea erroneamente diffusa da alcuni siti e riviste. 
A chi voglia comunque venire a cercare le castagne, si raccomanda di limitarsi alla raccolta di quelle presenti sui sentieri. 
Si rammenta altresì di rispettare e non aprire i recinti destinati al pascolo degli animali e di tenere sempre i cani al guinzaglio: ricordiamo inoltre che è vietato entrare nei torrenti e ruscelli, o farvi entrare i cani.
Auspichiamo che in questo periodo non manchi il rispetto per la naturalità del Parco, ricordando infine che le Guardie Ecologiche Volontarie del Parco, oltre a dare informazioni ambientali, possono, in caso di mancato rispetto della normativa, anche elevare le opportune contravvenzioni.
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