Cernusco: in Consiglio odg con 9 debiti fuori bilancio

Non uno, non due, bensì ben nove riconoscimenti di debiti fuori bilancio, una circostanza mai vista in nessun comune, saranno discussi nel prossimo Consiglio comunale di Cernusco convocato alle ore 19 di martedì 30 settembre (CLICCA QUI per l'ordine del giorno). Continua l’anomalia di questa Amministrazione guidata da Gennaro Toto che già è stata ripresa in due occasioni dal Prefetto di Lecco per ritardi nella produzione di documenti contabili. Altre tre variazioni, al bilancio pluriennale e al bilancio d’esercizio, un’ultima con riconoscimento di debiti fuori bilancio, l’approvazione del bilancio consolidato 2024 (che ricomprende cioè le quote parti nelle partecipate) e l’approvazione del regolamento per il servizio di refezione scolastica e la Commissione mensa, completano l’ordine del giorno.
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Nel frattempo sulla fila impressionante di riconoscimenti di debiti fuori bilancio riceviamo un’interessante lettera di un lettore. All’Amministrazione comunale, se lo desidera, lo spazio per la replica.

Cosa sono i debiti fuori bilancio per un comune
I debiti fuori bilancio rappresentano obbligazioni assunte da un ente locale (come un comune) senza la necessaria copertura finanziaria nel bilancio preventivo, in violazione del principio di equilibrio di bilancio previsto dal TUEL (Testo Unico Enti Locali, D.Lgs. 267/2000). Si tratta di una “patologia” contabile diffusa, spesso derivante da:
•  Sentenze giudiziarie esecutive (es. risarcimenti o condanne).
•  Acquisto di beni o servizi senza impegno di spesa preventivo.
•  Imprevisti in appalti o contratti (es. costi superiori al previsto).
•  Obblighi da forza maggiore o transazioni.
Questi debiti non appaiono nella struttura classica del bilancio e non influenzano direttamente il risultato di amministrazione, ma devono essere riconosciuti dal Consiglio comunale con delibera specifica (art. 194 TUEL) per essere pagati, eventualmente rateizzati o coperti da mutui.
I rischi per il comune
Un comune che accumula debiti fuori bilancio senza riconoscerli tempestivamente o gestirli adeguatamente incorre in rischi sia finanziari che amministrativi. Ecco i principali, basati sulla normativa e sulla giurisprudenza contabile:
1.  Squilibri finanziari e compromissione dell’equilibrio di bilancio:
I debiti fuori bilancio possono creare “pesanti squilibri” che vanificano avanzi apparenti o occultano disavanzi reali, violando l’art. 191 TUEL sull’equilibrio di bilancio. Questo espone l’ente a oneri non prevedibili, con il rischio di dover ricorrere a tagli di spesa, aumenti di tasse o riduzioni di servizi pubblici.
2.  Dissesto finanziario o pre-dissesto:
Se i debiti superano soglie critiche (es. pro-capite elevati), l’ente rischia la dichiarazione di dissesto (art. 242 e ss. TUEL), con nomina di un commissario e piano di riequilibrio pluriennale. Nel 2023, 154 comuni italiani erano già in dissesto per questo motivo, con 1.777 in squilibrio finanziario. Il debito pregresso include questi debiti, e la mancata copertura può vanificare piani di risanamento, esponendo a oneri statali ma con vincoli del Patto di Stabilità.
3.  Responsabilità erariale per gli amministratori:
Il mancato riconoscimento o la gestione scorretta può configurare danno erariale, con la Corte dei conti che quantifica il danno (spesso al 30% dell’importo non giustificato) a carico di sindaco, assessori, consiglieri, segretario e responsabili finanziari. Ad esempio, per acquisti ordinari senza copertura, i giudici contabili ritengono gli interessati responsabili se non dimostrano l’utilità della spesa.
4.  Rischio di contenziosi e maggiori oneri:
Senza riconoscimento tempestivo, maturano interessi, rivalutazioni monetarie o azioni esecutive (es. pignoramenti dopo 120 giorni da notifica sentenza). Questo aumenta il debito e può portare a controversie legali, con costi aggiuntivi. Le transazioni per sanare devono essere approvate dal Consiglio se multiesercizio, altrimenti la Giunta rischia di “celare” debiti fuori bilancio.
5.  Sanzioni amministrative e reputazionali:
La mancata iscrizione viola principi di trasparenza (art. 119 Cost.), con possibile intervento della Commissione per la finanza e gli organici degli enti locali per misure di risanamento senza oneri statali. Inoltre, l’organo di revisione deve monitorare il fondo rischi contenzioso; se zero o incongruo, è criticità da segnalare.
Come mitigare i rischi
•  Riconoscimento immediato: Delibera consiliare urgente per evitare aggravii, valutando l’utilità e la copertura (es. fondo rischi o mutui).
•  Monitoraggio: Ricognizione periodica e accantonamenti preventivi.
•  Supporto statale: In casi estremi, accesso a fondi per debiti pregressi, ma con ripartizione basata su indici di degrado socio-economico.
In Italia, il riconoscimento di un debito fuori bilancio da parte di un comune, ai sensi dell’art. 194 del TUEL (Testo Unico Enti Locali, D.Lgs. 267/2000), comporta una serie di rischi e conseguenze, sia di natura amministrativa che legale, a seconda delle circostanze e della gestione del debito. Ecco un’analisi sintetica dei principali rischi:
1.  Responsabilità amministrativo-contabile:
 •  Gli amministratori (sindaco, assessori, consiglio comunale) e i funzionari coinvolti nella gestione del debito fuori bilancio possono essere ritenuti responsabili per danno erariale se il debito deriva da irregolarità, come mancata programmazione finanziaria, violazioni delle norme di contabilità pubblica o comportamenti dolosi/colposi.
 •  La Corte dei Conti può indagare e, in caso di colpa grave o dolo, imporre sanzioni pecuniarie personali agli amministratori o ai funzionari.
2.  Squilibrio di bilancio:
 •  Il riconoscimento di un debito fuori bilancio può aggravare la situazione finanziaria del comune, soprattutto se i fondi disponibili sono insufficienti. Questo può portare a un disavanzo di bilancio o, nei casi più gravi, a una situazione di dissesto finanziario (art. 244 TUEL).
 •  In caso di dissesto, il comune deve adottare misure straordinarie, come l’aumento delle imposte locali o la nomina di un commissario straordinario.
3.  Violazione delle norme di contabilità pubblica:
 •  I debiti fuori bilancio spesso derivano da spese non autorizzate o non correttamente impegnate. Il riconoscimento di tali debiti deve seguire un iter rigoroso (delibera consiliare con verifica della legittimità del debito e copertura finanziaria). Una gestione impropria può essere contestata dalla Corte dei Conti o dal revisore dei conti.
4.  Rischi politici e reputazionali:
 •  La gestione di debiti fuori bilancio può generare critiche da parte dei cittadini e delle forze politiche, soprattutto se il debito è legato a cattiva gestione o sprechi. Questo può compromettere la fiducia nella giunta e nel consiglio comunale.
5.  Sanzioni per ritardo o omissione:
 •  Se il comune non riconosce tempestivamente un debito fuori bilancio legittimo (ad esempio, derivante da sentenze giudiziarie o forniture già effettuate), può incorrere in ulteriori costi, come interessi di mora o spese legali, aggravando la posizione debitoria.
6.  Controlli e vincoli di finanza pubblica:
 •  Il riconoscimento di debiti fuori bilancio è soggetto a controlli da parte del revisore dei conti e, in alcuni casi, del Ministero dell’Interno. Un abuso o una gestione non conforme può portare a limitazioni nella capacità di spesa del comune o a interventi correttivi.
Come mitigare i rischi:
•  Verifica della legittimità del debito: Il consiglio comunale deve accertare che il debito sia effettivamente dovuto (es. sentenze esecutive, forniture certificate, ecc.).
•  Pianificazione finanziaria: Il comune deve individuare le risorse per coprire il debito, ad esempio attraverso avanzi di amministrazione o tagli di spesa.
•  Trasparenza: Comunicare chiaramente le ragioni del debito ai cittadini e agli organi di controllo.
•  Prevenzione: Rafforzare i controlli interni per evitare la formazione di nuovi debiti fuori bilancio, ad esempio rispettando le procedure di impegno di spesa.
In sintesi, il riconoscimento di un debito fuori bilancio comporta rischi significativi, soprattutto se gestito in modo non conforme alle normative. È essenziale che il comune agisca con trasparenza, rigore amministrativo e una solida pianificazione finanziaria per limitare le conseguenze.
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