Brivio: una responsabilità collettiva

Il sabato sera, alla festa di Brivio, il mio paese natale, due ragazze – Giorgia e Milena – hanno perso la vita in un modo che non dovrebbe accadere. Un furgone, guidato da chi non avrebbe mai dovuto essere alla guida, le ha travolte. In questi giorni si è discusso molto: i divieti di sosta, l’illuminazione, i controlli. Tutti temi importanti, certo, ma che non restituiranno due vite giovani, due sorrisi, due famiglie spezzate. La festa di Brivio ha più di 150 anni di storia. È un momento di comunità, di appartenenza, di radici. Non può e non deve diventare un terreno di polemiche sterili. Può invece essere l’occasione per chiederci insieme come custodire ciò che abbiamo di più prezioso: la vita. Non si tratta di trovare un colpevole secondario, ma di riconoscere che ogni evento pubblico porta con sé una responsabilità collettiva: quella di garantire sicurezza, rispetto, cura. Non tutto è prevedibile, ma molto si può prevenire. Forse la vera eredità di Giorgia e Milena non dovrà essere il silenzio di due nomi, ma il coraggio di una comunità che, senza smettere di celebrare la propria festa secolare, sceglie di farlo con ancora più attenzione e amore per chi vi partecipa.
Roberto Villa
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.