Sartirana: la celebrazione in onore dei soldati italiani e degli alpini
E' stata una omelia dal sapore patriottico quella che padre Pedro ha proposto nel corso della funzione che si è celebrata venerdì sera a Sartirana in occasione della ricorrenza per i soldati italiani sacrificati per l'Italia e per san Maurizio, patrono degli alpini.


Emozionato, il religioso, di stanza a Sabbioncello, affiancato nella celebrazione da monsignor Benigno, suo compaesano del Perù, ha ricordato i valori della libertà e della pace, per cui hanno combattuto migliaia di giovani, sacrificando la loro vita, fino alla prigionia nei campi di concentramento e al sacrificio estremo.
Presenti alla ricorrenza, istituita in occasione dell'8 settembre e ora anche del 20, prima giornata degli internati italiani nei lager tedeschi, l'organizzatore Gianluigi Bonalume, il sindaco Mattia Salvioni, la vice Valeria Marinari, l'assessora Patrizia Riva, gli alpini di diversi gruppi e poi semplici cittadini.


Al termine della Messa, dopo un motivo suonato da padre Pedro al flauto di Pan, simboleggiante l'unione dalle Alpini alle Ande, è stato formato il corteo che si è portato sino sul sagrato della vecchia chiesa, di fronte alla lapide commemorativa e dopo gli onori ai caduti con la declamazione dell'Inno di Mameli e della Leggenda del Piave, per mano della banda sociale meratese, sono stati letti i nomi dei giovani soldati, seguiti dalla parola “grazie” pronunciata coralmente dai presenti.
Al termine i volontari della sportiva hanno offerto un momento conviviale in oratorio.

Il diacono Davide Canepa, padre Pedro e monsignor Benigno

Emozionato, il religioso, di stanza a Sabbioncello, affiancato nella celebrazione da monsignor Benigno, suo compaesano del Perù, ha ricordato i valori della libertà e della pace, per cui hanno combattuto migliaia di giovani, sacrificando la loro vita, fino alla prigionia nei campi di concentramento e al sacrificio estremo.
Presenti alla ricorrenza, istituita in occasione dell'8 settembre e ora anche del 20, prima giornata degli internati italiani nei lager tedeschi, l'organizzatore Gianluigi Bonalume, il sindaco Mattia Salvioni, la vice Valeria Marinari, l'assessora Patrizia Riva, gli alpini di diversi gruppi e poi semplici cittadini.


Al termine della Messa, dopo un motivo suonato da padre Pedro al flauto di Pan, simboleggiante l'unione dalle Alpini alle Ande, è stato formato il corteo che si è portato sino sul sagrato della vecchia chiesa, di fronte alla lapide commemorativa e dopo gli onori ai caduti con la declamazione dell'Inno di Mameli e della Leggenda del Piave, per mano della banda sociale meratese, sono stati letti i nomi dei giovani soldati, seguiti dalla parola “grazie” pronunciata coralmente dai presenti.
Al termine i volontari della sportiva hanno offerto un momento conviviale in oratorio.
S.V.