Lomagna: Paolo Roversi e il giallo “L'enigma Kaminski”

Nella serata di martedì 16 settembre, la biblioteca di Lomagna ha ospitato uno degli autori di noir più letti in Italia: Paolo Roversi.
Tra le decine di gialli pubblicati negli ultimi anni, per l'occasione l'autore ha presentato “L'enigma Kaminski”, l'ultima uscita della serie “Un caso alla vecchia maniera per il commissario Botero”. Un libro che eredita il panorama del giallo mistery di Agatha Christie e Arthur Conan Doyle, che porta a un tempo passato, ma con un ritmo e velocità di una narrazione contemporanea.
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Il protagonista, Botero, ha il fascino di Sherlock Holmes, dell'investigatore che grazie alla logica e osservazione riesce a risolvere il caso, senza l'uso della tecnologia pur vivendo nell'era moderna. Un metodo investigativo che catapulta lui e la sua squadra negli anni settanta, adottato a seguito di un incidente che gli ha fatto perdere in parte la memoria e lo ha reso tecno fobico. Fax, macchine fotografiche a rullino, telefono fisso e niente cellulare, accompagnati da jeans a zampa e pantaloni a campana, non aiutano il gruppo a essere visto di buon occhio dai colleghi, che soprannominano Botero “Amish” e la sua base “La cortina di ferro”, perché appare come ferma in un momento di stasi.
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 L'assessore Alessandra Gulino con l'autore 
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Il romanzo si apre al Duomo di Milano, dove l'8 dicembre viene rinvenuto un cadavere all'interno di un confessionale e nonostante la chiesa fosse piena per la festa di Sant'Ambrogio, nessuno ha visto nulla. Il caso viene affidato a Botero, ma il suo nemico storico Kaminski, il criminale spietato che ha organizzato l'attentato che ha colpito l'investigatore, torna all'attacco, seminando terrore e morte. “L'avversario deve essere al livello dell'eroe, che lo può vincere in qualsiasi momento. La partita è equilibrata e questo rende la storia avvincente, anche se il lettore sa che il giallo è rassicurante, perché si chiude con il bene che prevale sul male” ha spiegato Roversi. Per ottenere questo effetto, l'autore ha studiato tre enigmi di crescente difficoltà che Kaminski sottopone a Botero, che minacciano il suo lavoro e incolumità. Un gioco enigmistico, con suspense e capitoli veloci sono le regole per un buon giallo, che in questo libro vengono rispettate. “Il delitto deve essere presentato subito e al finale il lettore non deve sentirsi tradito” ha aggiunto Roversi, chiudendo l'elenco degli ingredienti per “preparare” un buon noir.
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 Paolo Roversi e la relatrice Amanda Colombo
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Il libro è accompagnato dalla playlist del cuore dell'investigatore, che nel racconto lo aiuta a risvegliare i ricordi. Una serie di canzoni nostalgiche, che aiutano il lettore ad immergersi ancora di più nella vita di Botero, riscoprendo la città di Milano dal basso, grazie alle passeggiate notturne del protagonista.

L'incontro si è concluso con un firma copie e una serie di domande e curiosità da parte del pubblico.
I.Bi.
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