Imbersago: quattro sodalizi per progetti di inclusività
Nella mattinata di sabato 13 settembre, Monsereno No Limits E.T.S. di Imbersago ha ospitato l'evento conclusivo di "AUT-IN Nessuno Escluso-Ambito di Merate".
Un progetto innovativo nel welfare sociale e di comunità, senza un target specifico, ha spiegato la coordinatrice dell'area disabilità dell'ambito di Merate Alessandra Madaschi, perché punta a mostrare l'integrazione delle fragilità come un valore aggiunto.

Un'idea nata due anni fa grazie alla collaborazione di quattro realtà: Paso, Casa dei Ragazzi IAMA Onlus, La Vecchia Quercia e Monsereno No Limits, che hanno risposto alla manifestazione d'interesse diramata da Regione Lombardia per la promozione e integrazione di persone con disabilità e autismo. Con la sinergia tra partner, istituzioni e terzo settore si è sviluppata una progettualità che ha al centro la persona, per valorizzarne le capacità e qualità.
Ognuna delle quattro realtà ha proposto delle esperienze specifiche, basate sulla propria offerta, includendo persone di tutte le età e capacità. La Vecchia Quercia ha portato “Portineria di quartiere”, un'attività che parte dai contesti: il quartiere la Colombina di Casatenovo e il Centro Paolo VI di Bevera. In questi due luoghi i ragazzi sono diventati dei portinai, prendendosi cura delle strutture e delle persone. Alla Colombina è stato creato uno spazio 0-3, allestito da persone con disabilità per accogliere le famiglie, insieme allo sportello Cicogna di recupero dei capi di abbigliamento. Al Centro Paolo VI, partendo dalla riqualificazione dell'appartamento dell'ex custode, si è passati all'apertura e gestione del bar, così come alla vendita di articoli religiosi del negozio, presenti in loco.

A Monsereno si sono focalizzati sull'adattamento di persone fragili in un contesto comunitario, come in un centro estivo che ha coinvolto i 24 partecipanti a condividere per una settimana la quotidianità del maneggio, con momenti di divertimento, autonomia e crescita. Un passaggio successivo è stato fatto con otto ragazzi che hanno potuto vivere fuori casa, trascorrendo tutte le giornate nella struttura, acquisendo nuove abitudini in un contesto nuovo. Infine, intere famiglie sono state coinvolte nella “Fattoria didattica inclusiva”, con laboratori legati al mondo equestre per permettere a tutti i componenti di vivere insieme un'esperienza nuova.
La Casa dei ragazzi Iama Onlus ha inserito il progetto nel piano di Casa Sofia, che accoglie minori con disabilità o fragilità socio familiari. Quindici bambini tra i 6 e 16 anni hanno partecipato ai
percorsi di potenziamento delle autonomie e competenze socio relazionali, come il “Percorso natura”, con la cura del verde e gli animali e il “Percorso fare insieme e da solo”, che sviluppa autonomie personali da spendere poi nel gruppo e sul territorio.

La Cooperativa Paso ha studiato due esperienze diverse nel loro “Atelier delle competenze 2024-2025” per dare sfogo alla creatività. Il primo, è il laboratorio di Ri-ciclo Attivo, presso la Cicloofficina della stazione di Cernusco Lombardone, che dà nuova vita a pezzi di recupero di vecchie bici, costruendo nuove creazioni. Il secondo è un laboratorio di fumetto dove concretizzare, grazie alle tavolette digitali, i personaggi e le storie che nascono nella testa di ognuno. Importanza è stata data inoltre all'attività fisica con il laboratorio sportivo, che ha trasmesso abilità e competenze per favorire l'espressione e all'informatica, con l'apprendimento del coding per programmare un gioco.
termine degli interventi i presenti hanno potuto avere un assaggio delle attività presentate, partecipando ai laboratori allestiti ai banchetti distribuiti nel cortile del maneggio.
Un progetto innovativo nel welfare sociale e di comunità, senza un target specifico, ha spiegato la coordinatrice dell'area disabilità dell'ambito di Merate Alessandra Madaschi, perché punta a mostrare l'integrazione delle fragilità come un valore aggiunto.

Un'idea nata due anni fa grazie alla collaborazione di quattro realtà: Paso, Casa dei Ragazzi IAMA Onlus, La Vecchia Quercia e Monsereno No Limits, che hanno risposto alla manifestazione d'interesse diramata da Regione Lombardia per la promozione e integrazione di persone con disabilità e autismo. Con la sinergia tra partner, istituzioni e terzo settore si è sviluppata una progettualità che ha al centro la persona, per valorizzarne le capacità e qualità.
Ognuna delle quattro realtà ha proposto delle esperienze specifiche, basate sulla propria offerta, includendo persone di tutte le età e capacità. La Vecchia Quercia ha portato “Portineria di quartiere”, un'attività che parte dai contesti: il quartiere la Colombina di Casatenovo e il Centro Paolo VI di Bevera. In questi due luoghi i ragazzi sono diventati dei portinai, prendendosi cura delle strutture e delle persone. Alla Colombina è stato creato uno spazio 0-3, allestito da persone con disabilità per accogliere le famiglie, insieme allo sportello Cicogna di recupero dei capi di abbigliamento. Al Centro Paolo VI, partendo dalla riqualificazione dell'appartamento dell'ex custode, si è passati all'apertura e gestione del bar, così come alla vendita di articoli religiosi del negozio, presenti in loco.

A Monsereno si sono focalizzati sull'adattamento di persone fragili in un contesto comunitario, come in un centro estivo che ha coinvolto i 24 partecipanti a condividere per una settimana la quotidianità del maneggio, con momenti di divertimento, autonomia e crescita. Un passaggio successivo è stato fatto con otto ragazzi che hanno potuto vivere fuori casa, trascorrendo tutte le giornate nella struttura, acquisendo nuove abitudini in un contesto nuovo. Infine, intere famiglie sono state coinvolte nella “Fattoria didattica inclusiva”, con laboratori legati al mondo equestre per permettere a tutti i componenti di vivere insieme un'esperienza nuova.
La Casa dei ragazzi Iama Onlus ha inserito il progetto nel piano di Casa Sofia, che accoglie minori con disabilità o fragilità socio familiari. Quindici bambini tra i 6 e 16 anni hanno partecipato ai
percorsi di potenziamento delle autonomie e competenze socio relazionali, come il “Percorso natura”, con la cura del verde e gli animali e il “Percorso fare insieme e da solo”, che sviluppa autonomie personali da spendere poi nel gruppo e sul territorio.

La Cooperativa Paso ha studiato due esperienze diverse nel loro “Atelier delle competenze 2024-2025” per dare sfogo alla creatività. Il primo, è il laboratorio di Ri-ciclo Attivo, presso la Cicloofficina della stazione di Cernusco Lombardone, che dà nuova vita a pezzi di recupero di vecchie bici, costruendo nuove creazioni. Il secondo è un laboratorio di fumetto dove concretizzare, grazie alle tavolette digitali, i personaggi e le storie che nascono nella testa di ognuno. Importanza è stata data inoltre all'attività fisica con il laboratorio sportivo, che ha trasmesso abilità e competenze per favorire l'espressione e all'informatica, con l'apprendimento del coding per programmare un gioco.
termine degli interventi i presenti hanno potuto avere un assaggio delle attività presentate, partecipando ai laboratori allestiti ai banchetti distribuiti nel cortile del maneggio.
I.Bi.