Toc toc c’è qualcuno in casa?

Toc toc, c’è qualcuno in casa? Nessuno risponde. O la casa è disabitata oppure gli inquilini dormono. La sensazione colta dalle minoranze – non senza un evidente pregiudizio – comincia però a prendere piede. In modo consistente. Straordinariamente bravi nel propagandare una Merate dal futuro radioso ci troviamo con un presente fatto di, strade sconnesse, segnaletica scarsa, controllo del territorio invisibile, segnale telefonico assente o quasi, verde per lo più incolto. E ancora, il tavolo della sanità è stato riportato in cantina (mentre il Mandic sta sempre peggio), la messa in sicurezza di via Verdi è affidata a un cartello che limita a 40 kn/h la velocità, il riordino del mercato è al terzo annuncio. Fervono solo scavi, riempimenti e ancora scavi. D’accordo che la teoria della moltiplicazione economica porta il nome di un economista di prima grandezza, John Maynard Keynes, ma si tratta di una metafora amici della Giunta. Da non prendere alla lettera.

Piuttosto diteci quando questo fare e disfare si presume avrà fine e, già che ci siete, fate vedere qualche vigile nei punti più critici per pedoni e automobilisti. Perché tra le tante cose che ci mancano sono proprio i volti dei vigili urbani, sempre schermati dietro i parabrezza di auto e “balena”.

Su, fatevi vedere, mischiatevi a noi cittadini, entrate nei negozi, salutate per Dio.

E anche Voi Assessori mostratevi non solo al tavolino del bar. Si può lasciare un centro con aiuole spelacchiate e panche in pietra terribilmente sporche?

Avete un progetto che sia tutto vostro, non retaggio delle precedenti Amministrazioni?

Finora, amici di ViviAmo Merate, abbiamo sopportato solo aumenti di balzelli, financo post mortem, ma a che cosa sia servito l’extra gettito non è dato sapere.

Non vorremmo che con Brianza Valley – che ancora nessuno ne conosce scopo, finalità e, soprattutto, attività concreta – la fantasia al potere si sia spenta. E ora si tiri a campare gestendo l’ordinario grazie alla scarsa consistenza delle opposizioni.

Fateci sussultare, sorprendeteci, perché altrimenti ci svegliamo dal sogno della città smart per scorgere soltanto stanchi e scazzati movieri.
Claudio Brambilla
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