Merate: ex Diana e ex Nava. 2 convenzioni 'incompiute'
Ci sono almeno due "casi" aperti avviati nell'aprile del 2012 con l'approvazione da parte della Giunta Robbiani, assessore Valli, del primo Piano di Governo del Territorio (PGT). Riguardano la trasformazione dell'area industriale ex Diana in edilizia residenziale e l'edificabilità - oggettivamente eccessiva - dell'area ex Salumificio Nava di di Antonio Baslini. Vediamoli.

Trasformazione ex Diana in edilizia residenziale (ex Ambito di completamento nr.2). La convenzione prevede la cessione al Comune di un'area di 7mila metri quadrati in fregio alla strada cosiddetta delle Piramidi da destinare a parco pubblico. Ma l'area è ancora cantierata nonostante sia passato ormai un decennio. L'assessore all'urbanistica Mattia Muzio ha spiegato che: ". . la cessione al Comune non è ancora avvenuta. L'operatore che è subentrato per realizzare l'ultima palazzina prevista si farà carico anche della sistemazione del parco. Sono in corso delle interlocuzioni con la proprietà per la presentazione del progetto definitivo di questa porzione, il cui impianto generale rimarrà sostanzialmente analogo a quello previsto originariamente. La cessione avverrà ad opere concluse". Quindi temiamo che passeranno ancora anni prima che quel terreno diventi un parco pubblico.

L'area ex Salumificio Nava in fase di definizione del PGT era classificata AC4. Si trova appena sotto il vecchio oratorio in via Antonio Baslini. L'ex salumificio che secondo gli accordi iniziali doveva essere abbattuto è rimasto com'era. Del resto sono passati molti anni prima che la proprietà decidesse di procedere. Nel frattempo è intervenuta la variante di PGT del 2016 (legislatura Massironi) che non comprendeva questo ambito di completamento. Così l'immobile è rimasto al suo posto mentre il terreno oggi ospita una trentina di villette. Comunque anche in questo caso ci viene in aiuto l'assessore Muzio che spiega: "Nel 2021 fu richiesto e rilasciato un permesso di costruire limitato all’area a sud dell’ex salumificio, classificata dal PGT allora vigente come “R4 – Tessuto residenziale a media e bassa densità – da razionalizzare”. Contestualmente venne richiesta e presentata un’unica autorizzazione paesaggistica, riferita all’intero intervento: essa aveva però valore esclusivamente paesaggistico e riguardava due tessuti urbanistici differenti. La richiesta di edificazione effettiva, invece, riguardava solo l’area ricadente nel tessuto “R4” e il permesso di costruire è stato rilasciato secondo gli indici previsti per questa zona. Sempre nel 2021 l’area dell’ex salumificio è stata classificata come ambito di rigenerazione, recepito nel PGT vigente, in coerenza con quanto avvenuto anche per altri ambiti analoghi".
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Trasformazione ex Diana in edilizia residenziale (ex Ambito di completamento nr.2). La convenzione prevede la cessione al Comune di un'area di 7mila metri quadrati in fregio alla strada cosiddetta delle Piramidi da destinare a parco pubblico. Ma l'area è ancora cantierata nonostante sia passato ormai un decennio. L'assessore all'urbanistica Mattia Muzio ha spiegato che: ". . la cessione al Comune non è ancora avvenuta. L'operatore che è subentrato per realizzare l'ultima palazzina prevista si farà carico anche della sistemazione del parco. Sono in corso delle interlocuzioni con la proprietà per la presentazione del progetto definitivo di questa porzione, il cui impianto generale rimarrà sostanzialmente analogo a quello previsto originariamente. La cessione avverrà ad opere concluse". Quindi temiamo che passeranno ancora anni prima che quel terreno diventi un parco pubblico.

L'area ex Salumificio Nava in fase di definizione del PGT era classificata AC4. Si trova appena sotto il vecchio oratorio in via Antonio Baslini. L'ex salumificio che secondo gli accordi iniziali doveva essere abbattuto è rimasto com'era. Del resto sono passati molti anni prima che la proprietà decidesse di procedere. Nel frattempo è intervenuta la variante di PGT del 2016 (legislatura Massironi) che non comprendeva questo ambito di completamento. Così l'immobile è rimasto al suo posto mentre il terreno oggi ospita una trentina di villette. Comunque anche in questo caso ci viene in aiuto l'assessore Muzio che spiega: "Nel 2021 fu richiesto e rilasciato un permesso di costruire limitato all’area a sud dell’ex salumificio, classificata dal PGT allora vigente come “R4 – Tessuto residenziale a media e bassa densità – da razionalizzare”. Contestualmente venne richiesta e presentata un’unica autorizzazione paesaggistica, riferita all’intero intervento: essa aveva però valore esclusivamente paesaggistico e riguardava due tessuti urbanistici differenti. La richiesta di edificazione effettiva, invece, riguardava solo l’area ricadente nel tessuto “R4” e il permesso di costruire è stato rilasciato secondo gli indici previsti per questa zona. Sempre nel 2021 l’area dell’ex salumificio è stata classificata come ambito di rigenerazione, recepito nel PGT vigente, in coerenza con quanto avvenuto anche per altri ambiti analoghi".
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