Merate: inaugurata la mostra in onore degli internati italiani

Nella mattinata di sabato 6 settembre, con l'inaugurazione della mostra "Schiavi di Hitler" nell'atrio del municipio, è stato avviato il ciclo di tre incontri, organizzati dall'Assessorato alla Promozione Culturale e Turistica, in vista del 20 settembre: Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi. 
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Patrizia Riva, Maura Sala e Valter Merazzi

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Un'esposizione di 22 pannelli che raccontano, attraverso le parole dei protagonisti, la storia, gli avvenimenti e le sensazioni, dalla cattura alla deportazione e l'arrivo nei lager, fino, per chi ci è riuscito, al ritorno a casa. "Come Amministrazione abbiamo deciso di onorare i militari internati italiani e parlare dell'armistizio dell'8 settembre a distanza di 80 anni, avendo superato le asperità e i coinvolgimenti che il tempo recente portava, che impedivano una lettura storica" ha spiegato l'assessora Patrizia Riva.

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Alla fine della guerra, 700.000 soldati furono abbandonati a se stessi e deportati nei campi di concentramento tedesco, 50.000 dei quali persero la vita. "Di questi coraggiosi, che non ricevettero alcun riconoscimento al loro ritorno, non si è mai parlato". Oggi la memoria viene ripristinata, con la nuova legge 6 del 2025, è stato scelto il 20 settembre per ricordare la data in cui i militari italiani catturati dopo l'armistizio furono definiti internati e sottoposti a lavoro coatto e violenze. 
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A partire dal 2000, Maura Sala e Valter Merazzi  del Centro Studi “Schiavi di Hitler” di Cernobbio, che ha curato la mostra, hanno iniziato un lavoro di ricerca, perché in Italia, oltre al report incompleto della Croce Rossa italiana, non esiste ancora un documento ufficiale che racchiuda l'elenco di tutti gli internati. 
Grazie a un lavoro svolto dalla biblioteca, è stato possibile individuare i 70 meratesi che sono stati deportati in Germania, il cui nome viene lasciato alla memoria delle generazioni future, richiamando l'appello finale della mostra a non dimenticare i dolori della guerra.

"Vi prego, voi che sapete e potete scrivere, non stancatevi mai di far capire ai giovani e agli uomini tutti, la grande stupidità della guerra che costringe l'uomo contro la sua volontà, ad uccidere un altro uomo che non ha mai visto e che non gli ha fatto nessuna offesa. Non c'è esperienza più triste e dolorosa che la stupidità di distruggere la creazione stupenda di Dio destinata a tutti gli esseri umani".
Benedetti Loreto

I prossimi appuntamenti per ricordare gli internati sono il 12 settembre alle ore 21.00 con la  presentazione del libro “Marta, ti racconto chi era tuo nonno” scritto da Giampierluigi Bonalume in collaborazione con l’Associazione Eugenio Nobili e il 19 settembre alle ore 20.45 con la messa e la cerimonia in ricordo dei soldati italiani e di San Maurizio Patrono degli Alpini, presso la chiesa parrocchiale di Sartirana.
I.Bi.
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