Cernusco: la doccia fredda e le giustificazioni del Sindaco

Riceviamo e pubblichiamo. Lo spazio è a disposizione per eventuali repliche o precisazioni

Analisi delle contraddizioni nelle dichiarazioni del sindaco Gennaro Toto
 Le dichiarazioni del sindaco Gennaro Toto mettono in luce alcune evidenti contraddizioni e punti deboli nella sua giustificazione. Analizziamo in dettaglio le incongruenze sollevate.
 
Responsabilità e doveri dell'Amministrazione
 Il sindaco ha ammesso che il Comune era ancora l'intestatario del contratto del gas. Questo dato è cruciale: il responsabile del pagamento delle bollette era l'amministrazione e del sindaco Gennaro Toto, non le società sportive che non avevano ancora ricevuto la voltura. Pertanto, l'eventuale "errore di comunicazione interna" (se c'è stata) non può essere additato come scusa. La gestione finanziaria delle utenze comunali rientra tra i compiti fondamentali dell'ente e la mancata vigilanza sui pagamenti evidenzia una lacuna nella procedura amministrativa e della intera maggioranza.
 
Mancata conoscenza o negligenza? 
La dichiarazione di non essere a conoscenza della sospensione della fornitura risulta molto discutibile. Le aziende fornitrici di servizi, per legge, sono tenute a inviare solleciti di pagamento e avvisi di distacco prima di agire. È improbabile che questi avvisi non siano mai arrivati al Comune o che, se arrivati, non siano stati gestiti in modo adeguato. La mancata ricezione degli avvisi suggerirebbe una grave disorganizzazione nella gestione della corrispondenza, mentre la loro mancata gestione segnalerebbe una negligenza da parte della contabilità. In entrambi i casi, la responsabilità finale ricade sull'ente pubblico che non ha saputo prevenire un problema prevedibile e il sindaco ne è responsabile.
 
Un approccio reattivo anziché proattivo
 Infine, l'affermazione di non essere stato "contattato" evidenzia un approccio di gestione passivo. Un sindaco e la sua amministrazione dovrebbero avere un sistema di monitoraggio proattivo per un'utenza così vitale per la comunità come quella di un centro sportivo. Attendere una segnalazione o una "chiamata" da parte dell'azienda o dei cittadini dimostra una mancanza di supervisione e di pianificazione. La responsabilità di prevenire un disservizio spetta a chi gestisce l'utenza e, in questo caso, la reazione è arrivata solo dopo che il problema si è già verificato, causando disagi alla cittadinanza.
 In sintesi, le giustificazioni fornite non scagionano completamente l'amministrazione, ma mettono in evidenza una possibile mancanza di vigilanza, controllo e responsabilità nella gestione di un servizio pubblico essenziale.
Enzino
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