Merate, strage di Bologna: la testimonianza di Roberto Castaldo, sopravvissuto, diventa un vinile
Ricordi, emozioni, sofferenze, morti, sopravvissuti, interrogativi senza risposte e le lancette dell'orologio biologico che vorrebbero ritornare alle 10.24 del 2 agosto 1980, un minuto prima che una deflagrazione alla stazione di Bologna compisse una strage e segnasse per sempre un'epoca. Tutto questo Roberto Castaldo, meratese di 72 anni, lo ha raccontato nelle scuole, nelle piazze, sui giornali. Lui, ferroviere allora 27enne scampato alla bomba, ricorda in maniera lucida e nitida quegli attimi che ora sono diventati un brano della band BSMC, di origine calabrese ma di stanza a Roma, del filone post punk, inciso su vinile che verrà disponibile dal mese di settembre.
Trasporre in musica quello che finora è stato affidato alle parole di testimoni e raggiungere così, attraverso un mezzo forse più “orecchiabile” di tanti discorsi, anche le giovani generazioni che di quel giorno hanno, probabilmente, solo qualche paragrafo sui libri di storia. Questo lo scopo del progetto.

Per costruire l'impalcatura del brano, dai testi alle note, la band si è servita delle interviste rilasciata da Castaldo, residente da tanti anni nella frazione Cassina di Merate, mentre in un video sono state inserite immagini e spezzoni di repertorio della RAI dove si vede l'uomo che si adopera a supporto dei soccorritori.

La stessa canzone, già online da inizio agosto, è stata inoltre recentemente inserita nella playlist creata da un gruppo di amici a ricordo di Davide Caprioli, un compagno allora 19enne, liceale, morto nello scoppio alla stazione. Per ricordarlo i suoi coetanei hanno composto e raccolto una serie di canzoni su Bologna e sulla strage. E non poteva dunque mancare l'inserimento anche di 10.24 dove Castaldo (tramite la voce del cantante) racconta i pochi istanti prima della deflagrazione ma soprattutto il dopo. Fatto di fumo, sangue, carne bruciata, calcinacci, urla strazianti. E il corso di una vita cambiato per sempre. il
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Per costruire l'impalcatura del brano, dai testi alle note, la band si è servita delle interviste rilasciata da Castaldo, residente da tanti anni nella frazione Cassina di Merate, mentre in un video sono state inserite immagini e spezzoni di repertorio della RAI dove si vede l'uomo che si adopera a supporto dei soccorritori.

La stessa canzone, già online da inizio agosto, è stata inoltre recentemente inserita nella playlist creata da un gruppo di amici a ricordo di Davide Caprioli, un compagno allora 19enne, liceale, morto nello scoppio alla stazione. Per ricordarlo i suoi coetanei hanno composto e raccolto una serie di canzoni su Bologna e sulla strage. E non poteva dunque mancare l'inserimento anche di 10.24 dove Castaldo (tramite la voce del cantante) racconta i pochi istanti prima della deflagrazione ma soprattutto il dopo. Fatto di fumo, sangue, carne bruciata, calcinacci, urla strazianti. E il corso di una vita cambiato per sempre. il
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S.V.