Caro Giuseppe1 il tono del messaggio sa di propaganda anni '60, sa molto di muffa
Caro Giuseppe, il tono del tuo messaggio sa di muffa, di quella propaganda anni ’60 che guardava i meridionali dall’alto in basso e li invitava a “tornarsene a casa loro”. Che ci siano opinioni diverse sulla storia del Risorgimento e del Mezzogiorno è legittimo.
Ma ridurre tutto a “falsità” sulla base di un libro o di un’intervista è superficiale e presuntuoso: la storiografia è complessa, attraversata da mille voci, e non si liquida con uno slogan.
Ma la parte peggiore è la tua battuta finale sulla candidatura alle Regionali. Non è solo una stoccata politica: è veleno puro. Fa passare l’idea che chi parla del Sud con orgoglio lo faccia per tornaconto personale, e non per amore della propria terra.
Sembra quasi un “tornatene a casa tua”, ed è davvero brutto. Come se un meridionale non potesse permettersi di essere fiero delle proprie radici senza doversene quasi vergognare. Questo non è solo un errore di tono: è uno schifo.
Ma ridurre tutto a “falsità” sulla base di un libro o di un’intervista è superficiale e presuntuoso: la storiografia è complessa, attraversata da mille voci, e non si liquida con uno slogan.
Ma la parte peggiore è la tua battuta finale sulla candidatura alle Regionali. Non è solo una stoccata politica: è veleno puro. Fa passare l’idea che chi parla del Sud con orgoglio lo faccia per tornaconto personale, e non per amore della propria terra.
Sembra quasi un “tornatene a casa tua”, ed è davvero brutto. Come se un meridionale non potesse permettersi di essere fiero delle proprie radici senza doversene quasi vergognare. Questo non è solo un errore di tono: è uno schifo.
Alessandra Colombo